Jake, DPS degli Outlaws, ha spiegato come è stato affrontare i Dragons nella 1° season della OWL
Come ben sappiamo gli Shanghai Dragons hanno concluso nel peggior modo possibile la prima stagione della Overwatch League. Oltre ad essersi riservati l’ultima piazza del campionato non sono nemmeno riusciti ad accaparrarsi la vittoria di un singolo match nell’arco delle quaranta partite disputate. Un risultato che è divenuto suo malgrado un record negativo nell’intero panorama e-sportivo.
Sebbene fosse chiaro a tutti che la rosa del team fosse la più debole, nessuno si sarebbe aspettato un risultato finale così deludente, specialmente dopo la promettente introduzione di metà stagione di tre giocatori di tutto rispetto provenienti dal paese più rappresentativo degli e-sport, la Corea del Sud.
Per approfondire vedi anche: Geguri ufficializza con i Dragons: è la prima donna della Overwatch League
Ma se per occhi profani la sfida con i dragoni fosse chiaramente già segnata, come veniva percepita invece dagli altri team? Ce lo spiega Jacob ‘Jake’ Lyon , giocatore in forza agli Outlaws ma anche cronista della OW World Cup di quest’anno, in un’apparizione al talk show Ultimate Advantage.
Normalmente le squadre che sono evidentemente più deboli possono almeno aspettarsi il beneficio di essere trattate di conseguenza, con gli avversari consci di affrontare una settimana meno impegnativa e quindi schierare giocatori che solitamente siedono in panchina.
All’inizio della stagione fu esattamente questo il caso: alcuni team utilizzavano le partite contro Shanghai quasi come un allenamento, per dare un po’ di respiro ai titolari e accontentare i giocatori che non avevano ancora avuto modo di mettersi alla prova.
Col passare delle settimane però, e con i dragoni sempre più vicini a concludere la stagione senza vittorie, sembra che la paura di essere il primo team a perdere contro Shanghai abbia preso il sopravvento. Affrontare una squadra che non aveva più nulla da perdere ha portato i team rivali ad impegnarsi di più e a riservarle un trattamento che comunemente viene destinato ai favoriti del torneo.
Sfortunatamente, nonostante un progressivo miglioramento ed evidenti segnali positivi, con la squadra in un paio di occasioni molto vicina a festeggiare la sua prima vittoria, per la seconda stagione i vertici dell’organizzazione hanno optato per una revisione quasi completa del team, adattandosi alla filosofia che vede vincente chi si munisce di frecce sudcoreane al proprio arco. Unico superstite del gruppo originale, il DPS Weida “Diya” Lu, proverà a rendere onore al suo Paese e ai fan di Shanghai in un campionato che vedrà l’introduzione di ben tre nuove franchigie cinesi pronte a rubargli l’onore della prima vittoria nella massima competizione di Overwatch.
Bisogna comunque considerare che una cosa positiva è sempre stata presente: la simpatia per questo team è stata universale e i fan non sono mai mancati. Lo dimostrano i bit spesi su twitch superiori addirittura a quelli per i Florida Mayhem, i San Francisco Shock o i Boston Uprising, oltre che le skins giallo-rosse comprate dagli utenti di tutto il mondo.
Vi ricordiamo che la seconda stagione della Overwatch League inizierà il 14 Febbraio con un ampliamento a venti squadre, pronte a sfidarsi per togliere il titolo ai London Spitfire, vincitori indiscussi della stagione inaugurale.