Il pro player Killa sull’abuso di Adderall nella scena di Call of Duty!

Il pro player Killa sull’abuso di Adderall nella scena di Call of Duty!

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Secondo l’opinione del celebre pro statunitense Adam “Killa” Sloss, l’abuso di Adderall nella scena competitiva di Call of Duty sarebbe ben lontano dall’essere debellato, un commento che ha riportato altissima l’attenzione nei confronti del problema “doping” negli esports.

L’Adderall è un farmaco psicostimolante usato per la cura della ADHD (sindrome da deficit di attenzione ed iperattività) che in questi ultimi anni ha visto un preoccupante e non autorizzato aumento nell’utilizzo anche tra gli studenti (che la chiamano “Addy“) visto che migliora l’attenzione di chi lo utilizza aumentandone sia la concentrazione, che le prestazioni muscolari (facendo inoltre diminuire la sensazione di stanchezza), che migliorandone i tempi di reazione (clicca qui per ulteriori informazioni).

L’uso di  questo farmaco è estremamente pericoloso e legittimato solo nei casi in cui venga prescritto da un medico, ed uno dei primi giocatori ad ammettere di averne fatto largo uso fu ad esempio Kory “Semphis” Friesen, che nel 2015 rilasciò un’intervista incredibile su You Tube, nella quale affermava che sia lui che il resto del suo team (all’epoca dei fatti erano i Cloud9) usavano abitualmente l’adderall per i propri impegni competitivi.

Negli anni la cosa è andata via via ad allargarsi, arrivando a coinvolgere finanche alcuni giocatori della Overwatch League con il professionista Taimou arrivò esplicitamente a dire che “vi sono almeno 20 casi di abuso di adderall nella OWL (l’intervista risale a Novembre 2018), ed oggi l’argomento torna prepotentemente alla ribalta grazie alle recenti dichiarazioni che Adam “Killa” Sloss, ex campione del mondo di COD, ha rilasciato al The Washington Post.

Stando a quanto riferito dal noto pro statunitense di Call of Duty, la questione dell’Adderall sarebbe ancora molto lontana dall’essere risolta, e riguarderebbe, quasi indistintamente, tutti i protagonisti della scena. Accuse fortissime, che però giungono da quello stesso atleta che nel 2019 decideva di ritirarsi dalla scena per l’eccessivo abuso di farmaci che caratterizzava la sua attività agonistica.

Appare quindi improbabile che queste affermazioni siano prive di fondamento, e per questo meriterebbero immediatamente tutte le attenzioni dell’organizzazione della Lega (un problema che comunque riguarda tutti e non solo Activision Blizzard…ma anche Epic Games, Riot, Respawn, Valve etc).

“Nessuno ne parla perché tutti ci sono dentro”, questa l’affermazione di apertura dell’intervento di Killa…una valutazione che speriamo non resti inascoltata e che garantisca un intervento risolutivo da parte dei publisher sull’argomento.

MW3 Stagione 3: la Roadmap svela 6 Mappe e 2 Modalità Nuove

MW3 Stagione 3: la Roadmap svela 6 Mappe e 2 Modalità Nuove

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28/03/2024 13:33 di Amin "Gosoap" Bey El Hadj
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Con la Stagione 3 ormai alle porte per MW3, gli sviluppatori hanno svelato la roadmap dei contenuti in arrivo a partire dal 3 aprile.

La quantità di contenuti è veramente impressionante, con numerose nuove mappe, modalità di gioco e molto altro in cui tuffarsi.

La roadmap ha colpito profondamente la community, che ora guarda in modo diametralmente diverso al futuro non solo di MW3 come gioco singolo, ma anche di CoD come serie.

Roadmap della Stagione 3 di MW3

Nel post di annuncio gli sviluppatori hanno annunciato l’aggiornamento come un totale rinnovamento del comparto gameplay, con tante novità: “Un aggiornamento generazionale da SHG. 6 mappe, 3 giubbotti, alcuni nuovi perk, nuove armi…”.

mw3 stagione 3

Nuove Mappe

  • Emergency (6v6)
  • 6 Stars (6v6)
  • Grime (6v6)
  • Tanked (6v6)
  • Growhouse (6v6)
  • Checkpoint (6v6)

Modalità

  • Cattura la Bandiera
  • One in the Chamber
  • Campo Minato (NUOVA)
  • Scorta (NUOVA)

Voi cosa ne pensate community? La discussione, come sempre, è aperta!

  • Articolo realizzato in collaborazione con la community di riferimento di Warzone d’Italia (Facebook)

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9 Anni, Uccide il Padre con Pistola e Tomahawk: per la Polizia “è Colpa di Call of Duty e Warzone”

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19/03/2024 10:54 di Amin "Gosoap" Bey El Hadj
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I recenti sviluppi riguardo il terribile evento che si è consumato lo scorso 19 Febbraio nello stato dello Utah (USA), hanno creato un certo malcontento, soprattutto trai fan di Call Of Duty e Warzone.

L’arrivo dei soccorsi sul posto per un presunto suic**io aveva anticipato una brevissima investigazione, a seguito della quale un ragazzino di appena 9 anni era stato arrestato con l’accusa di aver ucciso a sangue freddo il padre.

Oggi, a distanza di un mese da questo efferato delitto, la Polizia locale ha fornito una ricostruzione dell’accaduto.

Call of Duty NON è il colpevole, ma per gli agenti sì: ecco come si è svolto l’efferato delitto

Secondo il report la vittima, un uomo di 32 anni, e suo figlio, erano andati a letto presto in una stanza condivisa nella casa familiare con altri otto inquilini. Durante la stessa notte, il figlio della vittima sarebbe uscito dalla stanza e avrebbe informato gli altri familiari che vivevano lì che suo padre stava sanguinando.

Secondo i resoconti della scena, la vittima “è stata colpita alla nuca e presentava lacerazioni alla testa, al viso, alle mani e alle braccia”. Nel mandato di arresto si indica che di trattava di “ferite da difesa”.

I soccorritori hanno ritrovato una pistola scarica ed un’accetta Tomahawk (arma bianca anticamente usata dagli Indiani d’America, oggi molto in voga nel mondo dei videogiochi) ricoperta di sangue. Nel mandato d’arresto, gli agenti delle forze dell’ordine hanno dichiarato che il ragazzo soffriva di “problemi comportamentali” e guardava spesso contenuti video e giocava a videogiochi non adatti alla propria età.

Come al solito principale indiziato il videogioco Call of Duty e mai la negligenza degli adulti

Il principale tra i giochi citati è stato Call of Duty: Warzone che, secondo il mandato d’arresto, “incorpora nel gameplay le stesse armi che sono state trovate e utilizzate per compiere questo efferato gesto, ossia una pistola di tipo Glock da 9 mm e un tomahawk”.

Nel mandato d’arresto si precisa inoltre che le informazioni contenute nello smartphone e nel tablet del ragazzo verranno utilizzate per indicare “come e/o perché questi specifici metodi e armi sono stati utilizzati nell’omicidio”.

Nell’attesa di ulteriori sviluppi, fateci sapere la vostra, come sempre con un commento sui nostri canali social.

  • Articolo realizzato in collaborazione con la community di riferimento di Warzone d’Italia (Facebook)

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Anche la celebre mode “Cattura la bandiera” potrebbe presto tornare su MW3

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15/03/2024 19:32 di Marco "Stak" Cresta
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Cattura la Bandiera su MW3 – Grazie ad un nuovo “teaser” rilasciato da uno sviluppatore di Activision su Reddit, sembrano esserci ormai pochissimi dubbi rispetto all’imminente ritorno di una storica modalità multiplayer.

Stiamo parlando nello specifico di Cattura la Bandiera, mode da sempre (o quasi) presente sui Call of Duty che forse più di ogni altra manca ai giocatori di Modern Warfare 3.

Cattura la Bandiera è stata “richiesta” da un giocatore all’interno di un thread di Activision dedicato ai “desideri della community”, ed ha attirato l’attenzione dei devs di Sledgehammer Games.

Uno di questi ha infatti inserito un’emoji con due occhi sgranati sotto al commento del player, un chiaro “teaser” rispetto al fatto che in Sledgehammer avevano già pensato a “Cattura la Bandiera” per il prossimo futuro della playlist multiplayer.

Il teaser su “Cattura la Bandiera” di MW3

Comment
byu/Eng11sh from discussion
inModernWarfareIII

Chissà se la nuova modalità tornerà già entro la prossima Stagione. Ricordiamo infatti che la Season 3 è prevista in uscita il 3 Aprile, e sappiamo ancora pochissimo rispetto ai contenuti che questa introdurrà.

Non appena saranno disponibili, non esiteremo a pubblicare nuovi e più dettagliati update sulla questione.

  • Articolo realizzato in collaborazione con la community di riferimento di Warzone d’Italia (Facebook)

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