Nate Nanzer parla di Geguri: “ha ispirato milioni di ragazze in tutto il mondo”
La prima giocatrice della Overwatch League è un’ispirazione, secondo l’OWL Commissioner
Overwatch è un gioco estremamente diversificato. Se si guardano gli eroi, lo staff del gioco e i fan, rispetto agli altri titoli la componente femminile (e non solo) è molto più presente. Parliamo di personaggi di colore e LGBT (come Tracer), ma anche solo la componente “rosa” è molto evidente.
Nella scena competitiva, invece, la scena è tutta di Geguri. La giocatrice coreana, in passato addirittura accusata di utilizzare dei cheat per la sua bravura, è diventata un modello per moltissime amanti della Overwatch League. Secondo Nate Nanzer, infatti, Geguri ha “ispirato milioni di ragazze”.
Geguri è sempre stata riluttante ad indossare il ruolo di “donna” nel mondo dell’esport, e a ben ragione. Secondo quanto la giocatrice aveva dichiarato in una intervista in passato, l’importante per lei non è essere una ragazza, ma una giocatrice professionista.
Nonostante tutto, però, la giocatrice è diventata un simbolo di diversità. Insieme a Muma, giocatore degli Houston Outlaws dichiaratamente omosessuale, Geguri brilla come un faro nella scena dell’Overwatch professionista. La stessa Blizzard, infatti, ha compiuto diversi passi in direzione dell’inclusione, come ad esempio con il Pride Day alla Blizzard Arena.
La società, infatti, vuole rendere Overwatch un titolo inclusivo, eliminandone la tossicità. Grazie al sistema LFG e quello degli Endorsement, infatti, il titolo ha avuto un drastico calo degli atteggiamenti negativi in-game. E anche per la OWL, ha detto Nanzer, ci sono delle iniziative inclusive in programma, anche se non ha specificato di che si tratta.