“Di scontato non c’è nulla”: le pagelle della fine di Stage 2!
Ed eccoci arrivati alla fine della fase 2, le finali incombono ma la lotta per il terzo posto è ancora completamente aperta.
Molto si decide nello scontro tra Philadelphia e Gladiators, il team di Los Angeles à il candidato numero uno per accaparrarsi i play off mentre i Fusion devono sperare in più di un miracolo per passare ma scendono comunque in campo a petto infuori e vincono con autorevolezza lo scontro, un 3 a 1 che non ammette repliche ma che ancora non basta, molte cose dovrebbero ancora succedere per vederli avanzare nella competizione.
Tra queste cose vi è una sconfitta dei Dynasty che incredibilmente arriva per mano dei redivivi Houston, usciti dalla tomba insieme ai Boston per creare scompiglio nell’ultima settimana.
I ragazzi di Seoul, così come nella fase uno, sono nel loro periodo disastroso e conquistano appena una mappa su quattro contro gli Outlaws, veramente una disfatta per coloro che erano i favoriti e che getta ulteriori ombre su una squadra mai pronta nei momenti decisivi, grande con le piccole e piccola con le grandi, a nulla serve la vittoria contro i Mayhem, la frittata ormai è fatta e cala un mesto sipario sulle tigri che appaiono molto spelacchiate e malconce, il potenziale non manca ma se non cambia qualcosa difficilmente si avranno risultati diversi in futuro.
A questo punto però, è ancora tutto nelle mani dei Gladiators, i Fusion devono affrontare un’altra prova e continuare a pregare perchè nemmeno quello li renderebbe padroni del loro destino.
Ironia della sorte per sperare di superare Los Angeles bisogna battere una seconda volta chi, di quella città porta il nome, i quali giocano una delle migliori partite di questa fase regalando uno spettacolo tra i più emozionanti visti fino ad ora, 2 a 2 alla quinta mappa, al terzo round con il contatore che segna 99% da entrambe le parti e con il tempo supplementare pronto a sancire la fine delle ostilità che segna una rocambolesca quanto meritata vittoria per Carpe e c.
Ora non resta per loro altro da fare che sedersi e guardare se i Boston, che arrivano da una grande e combattutissima partita vinta contro gli Shock, riusciranno a strappare almeno una mappa contro i leoni.
Non deve essere stata una notte dal sonno facile ma fortunatamente per le loro coronarie non devono attendere troppo a lungo, gli Uprising vincono subito su Gibilterra (e successivamente chiuderanno con un 3 a 2 a loro favore) e consegnano il passaggio del turno ai Fusion, a testimonianza del fatto che, a volte, i miracoli possono accadere.
Per i primi due posti invece nulla accade, New York e London hanno già messo al sicuro i rispettivi posti in classifica e nello scontro con i Dallas, che dopo i vari rimescolamenti ed esclusioni si ritrovano con Seagull a fare il ruolo di D.Va, offrono solo un bello show per il pubblico, quando tutti si aspettavano 2 canonici 4-0 ecco che il meme team rialza la testa e fa vedere di cosa è capace rendendo oltremodo difficile la vita degli Excelsior chiudendo con una sconfitta per 3 a 2 e offrendo una dignitosissima prestazione anche con gli Spitfire, sperando sia di buon auspicio per il futuro.
Le Finali
Il primo scontro è Philadelphia–Spitfire, una partita già scritta per molti, compresi i presentatori che assegnano un pronostico tutto a favore degli azzurri.
In effetti Gibilterra sembrerebbe portare gli esiti in questa direzione, una partita rapida conclusa già al primo punto che non viene preso dai primi e che invece risulta una allegra scampagnata per i secondi.
Ma quello che pareva un riscaldamento in vista del derby coreano in finale diventa un incubo per i Londinesi, seconda e terza mappa ad appannaggio dei Fusion che li costringe ad tentare di ribaltare il risultato.
Si arriva alla quinta di spareggio che non è Ilios bensì Route 66, qui Profit e Libero non riescono quasi mai ad arginare la supremazia balistica della Widowmaker di Carpe e cedono il passo per la finale a Philadelphia, ciò che nessuno avrebbe mai immaginato sta accadendo ed è ad una sola partita dal realizzarsi.
La finale ancora una volta vede un pronostico tutto a favore di chi, in classifica, si trova più in alto ma dopo le prime 2 mappe il terrore
aleggia sul volto dei sostenitori di NY, gli americani sono brutalmente sotto 2 a 0.
Ma si sa che questo team più di tutti gli altri non è mai domo, cambia ritmo ed conquista agevolmente 2 mappe portando la sfida, ancora una volta, allo spareggio.
Questa volta il sogno si spezza, i favoriti svolgono il compito da primi della classe quali sono e prendono Gibilterra con solidità, quelli che tutti si aspettavano come vincitori alla fine hanno vinto ma gli applausi più grandi vanno agli sconfitti capaci di regalare a tutti gli appassionati qualcosa di memorabile.
Pagelle
- 10 a Carpe: prende per mano il team con delle prestazioni monstre e li guida fino ad un passo dal sogno, lui più di tutti merita gli onori della folla
- 9 agli Excelsior: le loro sedie sono ancora intrise dai sudori freddi generati da quello 0-2 prima del cambio di ritmo nella terza mappa, campioni con merito della fase 2
- 8 a Dreamkazper: se i Boston hanno ottenuto 2 vittorie nel finale è merito sopratutto suo e delle sue indiscusse qualità
- 7 a Houston: difficile dire se sia più merito loro o demerito degli avversari ma ritornano alla vittoria e condannano i Dynasty lasciando comunque un segno in questa parte di stagione
- 6 ai Dallas: si, avete letto bene, hanno subito 2 sconfitte eppure prendono la sufficenza?! Beh… perdere contro questi avversari (NYX e Spitfire) è di per se giustificabile, ciò che sorprende è il fatto che siano riusciti a mantenere una dignità che gli manca da troppo tempo portando a casa 3 mappe su 9, forse in futuro potrebbero addirittura smettere di essere lo zimbello (ruolo che contendono ai Dragons)
- 5 agli Shock: finalmente il tanto atteso Sinatraa scende in campo facendo vedere subito di che pasta è fatto, purtroppo i meccanismi con il nuovo arrivato sono ancora da affinare e questo genera 2 sconfitte (entrambe per 3 a 2) contro i loro diretti avversari
- 4 ai Gladiatros: si sono sciolti nel momento decisivo, mai in grado di trovare la giusta risposta ai loro rivali giocano senza quella fantasia che era stata artefice del loro successo
- 3 a Profit: poco più che un ombra nella partita più importante, veramente troppo poco per uno dei dps migliori della lega
- 2 a chi ha lasciato partire Fissure: certo se hai in squadra Gesture non sembra una cosa grave, ma regalare quello che FORSE è il miglior Winston della lega ad un avversario diretto suona davvero stupido
- 1 ai Dragons: ancora zero alla voce vittorie… non credo sia necessario aggiungere altro
- 0 ai Dynasy: mancare ancora una volta i playoff è imperdonabile, se poi si aggiunge il fatto che non hanno mai vinto uno scontro diretto e che si sono fatti sfuggire la qualificazione quando era alla portata allora le proporzioni della sconfitta la trasformano in una vera e propria disfatta.