Winota&Keruga Flash: Marco dei Lazzaretti racconta il suo Arena Open
Ben ritrovata community! Si è da poco concluso il week end dedicato all’Arena Open, il grande torneo di due giorni svoltosi direttamente nel client di Magic The Gathering Arena che permetteva di vincere 2000$ e non potevamo esimerci dal raccontare le esperienza dei giocatori che hanno raggiunto l’ambito premio. Oggi dedichiamo questo spazio a Marco Dei Lazzaretti, giocatore di lunga data pugliese reduce da due successi recentissimi: uno riguarda l’Arena Open, il secondo è la qualificazione al prossimo Players Tour che si svolgerà su Arena fra poco meno di dieci giorni.
foto: Marco Dei Lazzaretti
Ciao a tutti, sono Marco Dei Lazzaretti, giocatore della piccola community di Lecce.
La storia che vi sto per raccontare, per il sollievo di tutti i lettori, non sarà né la telecronaca noiosa e pedante di come i miei avversari si sono suicidati o di quanta invidia, del mio culo, avrebbe la Kardashian, né tantomeno aspettatevi i dettagli di ogni partita, mossa dopo mossa, perché ho il reset automatico della memoria.
Preferisco piuttosto raccontarvi quello che è stato il mio approccio a tale torneo, e di come sia nata la scelta di giocare determinati mazzi piuttosto che altri.
Il primo grande torneo a premi su Arena
Lo scorso weekend, 30 e 31 Maggio, si è disputato l’ “Arena Open”, che per chi non lo sapesse, suddiviso in due sessioni: partecipando al Day1 in modalità Bo1 (Best of One) bisognava ottenere 7 vittorie per qualificarsi al Day2, altrimenti raggiunte le 3 sconfitte, venivi eliminato e potevi iscriverti ad una nuova run.
I qualificati al giorno successivo, giocavano invece in modalità Bo3, potendo anche cambiare il mazzo rispetto al giorno precedente. Qui il torneo terminava alla seconda sconfitta, mentre i premi più interessanti iniziavano dalla 5^ vittoria (20’000 gemme paragonabili a circa 100€), passando per la 6^ vittoria dove il premio era di ben 1000$, fino ad arrivare alla vittoria numero 7, i tanto ambiti 2000$.
Day1: un bivio tra razionalità e spregiudicatezza
Dopo questa breve descrizione del torneo, diamo uno sguardo a quelli che sono stati i due mazzi che mi hanno accompagnato in questa avventura. Anche se totalmente diversi tra loro, ho avuto delle motivazioni ben precise che proverò ad argomentarvi. La scelta del primo mazzo è stata un po’ più “rocambolesca” rispetto al secondo.
Premetto che mi ero dato come limite 3 Buy-In e ammetto anche che il mazzo che avrei voluto giocare inizialmente era BR Lurrus. Se non fosse che una sera, girovagando tra vari video di Magic, sono incappato in uno di Brad Nelson che si intitolava “Bo1 Winotais the Best of All” e la descrizione recitava “I am convinced this is one of the best decks in Bo1 and after you watcht his video, you will too.”.
La lista è la seguente.
Ovviamente non mi sono fatto pregare per guardarlo e gustarmi mezz’ora di agenti a turno 3 o 4, con tanto di resa da parte degli avversari, impotenti di fronte a tanto… schifo?
Inizialmente quel video è passato in secondo piano, per poi ritornarmi in mente proprio il giorno del torneo. Mi sono così trovato a un bivio: continuare a seguire il piano iniziale (3 tentativi con BR Lurrus) oppure, concedermi un tentativo di questa follia. Il 90% di voi lettori non mi conosce, ma una persona così razionale come me, avrebbe mai potuto giocare un mazzo così instabile e far vincere tale pazzia? Ma certo che no!
…Non è vero!
Non ho saputo resistere. La tentazione è stata troppo forte.
Il risultato?
7-0 in meno di un’ora di gioco.
Ovviamente questo non significa che il mazzo sia (o era, R.I.P. Agent) il più forte in Standard, anzi. Semplicemente ho pensato che la sua esplosività potesse essere premiata in un torneo di questo tipo (senza side) e mi è andata bene.
Quattro volte su sette ho vinto il lancio della monetina, cosa di fondamentale importanza per questo mazzo, e né Clarion né Shatter sono mai arrivate quando sarebbe servito ai miei avversari (di certo però non sono stato io a dirgli di giocare con 20 carte in più! :P). Insomma, “di riffa o di raffa” ho ottenuto il risultato sperato.
A questo punto, era arrivato il momento di concentrarsi su cosa giocare in un formato ‘vero’ (Bo3) il Day2.
Day2: dubbi e certezze
Ogni formato ha il mazzo da battere e altri mazzi che gravitano attorno perché magari hanno un buon mu verso il primo. Il mio primo obiettivo è individuare sempre qual è il mazzo “predominante” e in questo meta Lukka-Yorion è (era) indubbiamente il nemico principale. In seconda battuta, faccio un resoconto di quali sono gli altri tier del formato che posso incontrare. In questo caso le risposte sono state principalmente due: Obosh Red e BR Lurrus.
Delineata la mia previsione del field, inizio ad analizzare i vari aspetti.
Il mazzo “più forte” mi piace? È nelle mie corde? E molto spesso, come in questo caso, la risposta è no.
Gli altri mazzi che ho individuato come avversari validi per il primo, mi piacciono? Sono nelle mie corde?
Per Obosh Red la risposta era “assolutamente no” mentre, sentivo più “mio” BR Lurrus, avendolo anche giocato per un po’.
Continuando con questo brainstorming personale, cerco di capire se esistono anche altre vie percorribili, anche meno “tradizionali”.
Nei giorni precedenti al torneo non ho giocato Standard, perché mi sono dedicato totalmente a draftare con l’obiettivo di entrare nella Top 1200 Mythic e craftare un po’ di WildCard. Le poche partite che ho giocato sono state con una classica lista di Temur Flash (senza companion e senza reclamation, con i Brineborn Cutthroat per intenderci), che tra l’altro mi aveva fatto una buona impressione nel mu con Yorion.
Per paura che fosse solo una mia opinione, ho deciso di confrontarmi con uno dei miei compagni di sventure, Antonio De Lorenzis, famoso per avere una forte attrazione nei confronti dei mazzi combo più strani e complessi dei vari formati, ma nonostante tutto uno dei giocatori con più visione e “ampiezza” di gioco della mia zona (solo perché siamo alla punta d’Italia, chiaramente).
Dopo un lunghissimo ed accurato brainstorming telefonico, arriviamo alla conclusione che, forse, Temur Flash era proprio il mazzo che poteva dire la sua in quel preciso momento. Decidiamo però di optare per la versione con le Reclamation e con Keruga come companion anche per avere un sostegno in più al classico game plan dell’altra lista di Temur (la combat, già ben supportata da lupi, giganti, fate e lucertole) con la ‘combo’ Explosion+Reclamation.
Decidiamo le 75 letteralmente al telefono, prendendo in considerazione le varie liste online e apportando delle modifiche in base all’esperienza dei vari match e alle previsioni sul meta.
Il risultato è il seguente.
La soddisfazione di una scalata
Ho iniziato il torneo alle 22:00 italiane e ho finito alle 02:45 (15 minuti prima del tempo limite per completarlo). Il mazzo ha risposto incredibilmente bene, forse anche meglio delle più rosee aspettative. Il risultato è stato un incredibile 7-1 che mi ha permesso di aggiudicarmi il montepremi più alto.
8 partite intense e per certi versi emozionanti. Ho affrontato 4 Yorion, di cui 3 Jeskai con cui ho vinto, ed 1 Bant con cui è arrivata l’unica sconfitta del torneo (non poggiando mai la 4 terra nel secondo game), 3 monored Obosh e 1 BR Lurrus.
Inutile dire che la maggior parte delle partite sono state da cardiopalma, soprattutto quelle contro aggro, in particolare l’ottavo match contro Obosh, quello dei 2000$. Sono rimasto a 2 vite in un limbo tra la vita e la morte per 3/4 turni, non potendomi mai tappare per tenere Frilled Mystic open, dove ho dovuto affrontare il game con un paio di remi poggiati ai lati della mia sedia.
D’altronde, non è anche per questo genere di emozioni che giochiamo a questo gioco?
Digressioni post-torneo
Descrivervi le sidate di Temur ritengo che sia inutile, considerata l’ascia del boia caduta dopo il recente ban, sopra le teste di Agent e Fires of Invention che hanno decisamente caratterizzato il formato nell’ultimo periodo. A proposito di questo, vorrei spendere due parole.
L’ultima B&R ha 3 punti fondamentali a mio avviso:
Il primo è il ban di Fires, assolutamente giustificato perché è una carta che ti permette di fare delle cose poco gestibili in poco tempo (e per le quali ti servirebbe il doppio del mana), partendo dal turno successivo in cui entra in campo (generalmente parliamo del turno 5).
Probabilmente, avrebbero potuto bannarla già dai tempi di Jeskai Fires con i cavalieri, in quanto aveva letteralmente monopolizzato (ed annoiato – My2Cents) il meta.
Il secondo è il ban di Agent, forse un po’ esagerato per una carta che è presente da tempo in Standard e che non ha mai creato troppi problemi se non con la comparsa di Jeskai Yorion (i Winota deck non li considero molto in Bo3 perché a mio avviso non hanno una solidità tale da poter essere giocati a livello competitivo), ma tutto sommato accettabile.
Il terzo ed ultimo punto riguarda il cambio applicato alla meccanica companion. Senza ombra di dubbio, in questo modo hanno reso la vita molto più difficile (se non impossibile) a tutti i companion dei mazzi aggro, Obosh e Lurrus in primis.
Se per Yorion non sarà impossibile pagare i 3 mana con calma, prendendo tempo nel corso della partita, non credo che per i giocatori di Obosh sia altrettanto facile spendere questo mana per poter accedere al proprio companion, per poi dover spendere altri 5 mana per castarlo, parliamo pur sempre di monored.
Stesso discorso vale per i giocatori di Lurrus, tutt’al più non mi sorprenderei di veder giocare il nostro caro gattino in 2/3 copie all’interno del mazzo come carta ‘classica’, magari al posto delle Call, che erano lì proprio per dare resilienza al felino e, di conseguenza, al mazzo. Tra l’altro questa cosa ci permetterebbe di tornare a giocare carte come Devil o Woe Strider, che abbiamo invece visto essere messe da parte per poter accedere al bonus della presenza del companion.
Fortunatamente per me, Temur non soffrirà l’assenza di Keruga, ad essere sincero avevo già pensato di toglierlo per accedere ad altre carte in side prima della B&R, che non ha fatto altro che togliermi definitivamente ogni dubbio. Il punto è che sarà solo l’evoluzione del meta a stabilire quanto il mazzo sarà ancora performante.
Per esempio, potrebbero tranquillamente tornare ad essere giocati i mazzi a base Nissa, come il Bant di una volta, oppure potrebbero prendere piede alcuni RG Monsters, per non parlare del semprerosso monored che potrebbe tornare a giocare gli Steam-Kin, i Torbran e le Embercleave.
Staremo a vedere quali saranno i prossimi passi che il formato compirà!
Concludo il tutto affermando che personalmente sono stato molto contento (al di là della vincita) del tipo di torneo organizzato, e che probabilmente dovremo abituarci perché non sarà l’ultimo; il futuro (o forse ormai dovremmo dire il presente) del nostro gioco preferito è l’elettronico, il digitale.
Siamo in piena era di esport!
Grazie a tutti, alla prossima!
Marco
NDR: Complimenti per il risultato Marco e per la tua recente qualificazione al PT! In bocca all’Ambsher!