Intervista a Marco “yokopomayoko” Finocchiaro, vincitore della Magic National League
Abbiamo avuto il piacere di fare quattro chiacchere con il vincitore della tappa italiana della Magic National League organizzata da Faceit e PG Esports. Parliamo di Marco “yokopomayoko” Finocchiaro, che sbaraglia la concorrenza con la sua costanza e gli ottimi risultati ottenuti durante questo primo “esperimento” per la scena competitiva di Magic Arena(non strettamente collegata ad eventuali MC n.d.a.). Con lui abbiamo parlato del torneo disputato, della competizione e la sua organizzazione e le sue scelte effettuate.
Marco “yokopomayoko” Finocchiaro vincitore della Magic National League
Ciao Marco e benvenuto sulla pagine di Powned.it. Congratulazioni per la tua vittoria al Magic National League. Come ti sei sentito e come ti senti adesso?
<< Salve a voi! beh mi sono sentito molto felice, è stata una bella esperienza. I membri della top 8, i caster, gli organizzatori di PG Esports; tutte belle persone. Sono molto contento dell’esperienza passata con loro. Mi sento la stessa persona di prima, solo con un esperienza di vita in più. >>
Come mai hai scelto Sultai Sacrifice? la lista è tua o ti sei lasciato ispirare da altre liste online?
<< Ho scelto Sultai Sacrifice perchè, a mio parere, la versione verde/nero Sacrifice aveva molto potenziale, ma purtroppo peccava in alcuni match-up, ad esempio contro Simic Ramp, o alcune carte specifiche a volte compromettevano l’intero game, ad esempio ”Vivien, Ranger del Bestiarco”, ”Nissa, che Scuote il Mondo”, ”Vittime di Guerra”, ”End Run”. Ho voluto aggiungere il blu per la possibilità di inserire counter che bloccassero le determinate carte o strategie fastidiose. No, non ho visto nessuna lista online, è stata un iniziativa personale. Solitamente mi appoggio all’idea di un deck, ma poi cambio sempre qualche carta e side per adattare il mazzo al mio stile di gioco. >>
Quanto hanno inciso i vari match non disputati a causa delle assenze del drop nel tuo posizionamento e sulla classifica in generale?
<< Ho partecipato a tutte le tappe, anche se in una, per via di altri impegni, ho saltato un paio di game per “no show”, portavo dietro un portatile. >>
L’organizzazione del Torneo
Come reputi, nel complesso, l’organizzazione del torneo da parte di PG Esport e Faceit? si è trattato di un esperimento replicabile o pensi che andrebbero apportate delle modifiche?
<< Qui per rispondere bisogna andare più nel dettaglio parlando sia del torneo gestito da Faceit e poi dell’organizzazione gestita da PG Esports:
Parlando di Faceit, la prima tappa ha avuto imprevisti che hanno portato il torneo ad avere un blocco totale intorno al 3° round, un problemino durato qualche ora, diciamo non sono partiti benissimo. Nelle tappe a seguire non ci sono stati grossi problemi, quindi in fin dei conti una medio/buona organizzazione. Parlando dell’organizzazione di PG Esports, che ha riguardato la logistica dei viaggi, il pernottamento dei player e dei caster, la diretta streaming, etc, è stata favolosa! Si sono veramente occupati di tutto. Viaggi, Hotel, etc possiamo affermare che non hanno fatto veramente mancare nulla ai player della Top 8. Concludendo posso dire sì, è un esperimento replicabile, anzi spero di poterne vedere di più in futuro. >>
Lo stesso si lascia andare ad eventuali considerazioni e consigli sulle modalità del torneo:
<< Unica cosa da correggere: Magari un’organizzazione con tappe individuali o una lega che conti solo le migliori tappe di un totale più ampio, come ad esempio le migliori 4 tappe giocate su un totale di 5 sarebbe stato l’ideale. Anche se c’è da dire che questo è stato un problema solo nella lega italiana, che ha contato un player pool iniziale di circa 400+ giocatori, a differenza delle altre leghe che hanno avuto uno start totale massimo di 80 giocatori. Per quanto riguardava gli italiani una giornata di lega “mancata” pesava molto di più rispetto le altre nazioni. Comunque, senza sminuire il tutto e data la forte affluenza alla lega stessa, il numero di partecipanti di ogni tappa rendeva difficile poter rientrare nei primi 8 visto che lo score minimo matematico per poter entrare è stato di 20 vittorie e 5 sconfitte su un totale di 25 turni. Non serviva solo la “presenza” ma un costante win rate in un periodo dove il meta si è stravolto più volte tra ban e altro e un costante aggiornamento delle strategie da parte dei player. >>
Nell’arco delle cinque giornate che hanno preceduto la top 8 sei stato uno dei più costanti in termini di risultati. Raccontaci nel dettaglio il tuo percorso, i mazzi utilizzati, gli avversari incontrati e i tuoi risultati nel complessivo.
<< Durante le 5 tappe ho cambiato deck ogni torneo. I 5 mazzi che ho portato in ordine cronologico sono stati: Sultai Food 5-0, Sultai Sacrifice 4-1, Verde/Nero Sacrifice 4-1(prelisted in tornei rilevanti, settimana del ban di Oko), Verde Nero Sacrifice post liste 3-2, Sultai Sacrifice 4-1. Ogni tappa ovviamente apportavo modifiche differenti ai deck con varie tech per il meta attuale. Ho incontrato molti G/B Sultai e G/B Adventure nelle prime 2 tappe, poi il meta è stato più ampio e ho incontrato oltre al G/B Adventure sempre presente: Jeskai Fire, Simic Flash e qualche U/W Control e Jund Sacrifice. >>
Sullo Standard Attuale
Non potevamo non esimerci dal fare qualche piccola considerazione sullo Standard attuale e sul meta del post Oko:
Una considerazione sul formato Standard attuale: di recente si è disputato il GP Oklahoma che ha visto la partecipazione di sole 300 persone circa, numero piuttosto basso se paragonato alla media degli ultimi anni. Pensi ci sia un calo di interesse verso lo Standard in versione cartacea?, se sì, a cosa potrebbe essere dovuto?
<< Beh credo che non bisogna preoccuparsi troppo di un singolo evento sotto i numeri. Se diventasse routine magari si allora, ma non credo ci sia un grosso calo di interesse verso la versione cartacea. Il cartaceo non è solo seguito da player ma anche da collezionisti e ”pionieri” dell’era passata e, allo stesso tempo, ruba molto più tempo per dedicarsi oltre che ad un certo costo alla base. Allo stesso tempo MTG Arena fornisce la possibilità di tornare a giocare o avvicinarsi al gioco anche a chi non può a causa di poco tempo. Altro fattore importante è il seguire il gioco in pieno o i tornei dal vivo, dando la possibilità sia di essere dei casual player sia di cimentarsi nel competitivo. Io stesso sono la prova che dopo circa 10 anni lontano dal cartaceo mi sono riavvicinato a questo grande gioco grazie a MTG Arena. >>
Ti ringraziamo del tempo che ci hai fornito! alla prossima!
<< E’ stato un piacere, un saluto a tutto il team di Powned e ai lettori! >>
Ringraziamo Marco “yokopomayoko” Finocchiaro per la disponibilità, Lorenzo “Eykon” D’Amato e Yuri Norcino per le domande.