Salire di lega su LOR: una questione di mentalità
Benvenuti gentili lettori, il mio nome è Victor è oggi andiamo a parlare di come salire di lega su LOR, ma sotto un aspetto spesso sottovalutato: quello della mentalità. Legends of Runeterra, come ogni altro sport, richiede 3 qualità: capacità, cuore e testa. La prima caratteristica la si può avere come dote innata o con l’allenamento ed è, fra le 3, la più facile da padroneggiare. Il cuore invece è una cosa personale: ci devono piacere i giochi di carte e ci deve piacere LOR, o questa caratteristica verrà meno.
La testa è la più difficile fra le tre da affinare. Ho visto molti atleti, in ogni sport, non raggiungere il successo a causa di questa qualità. Ma come ottenerla? Te lo dirò subito: non esiste un trucco e questo articolo non sarà una formula magica che te la farà avere, è una questione di forma mentis.
Salire di lega su LOR: le basi per la giusta forma mentis
Per prima cosa impara a conoscerti. Cosa intendo? Intendo dire che devi valutare tu quanto vuoi giocare e come. Conosco persone che ragionano per obbiettivi in un preciso lasso di tempo. Altri si prefissano un numero di partite al giorno. Altri ancora vanno alla giornata. Puoi decidere di giocare fino a che non raggiungi un obbiettivo, prefissarti un numero di partite al giorno, oppure valutare di giorno in giorno.
Io, per esempio, so che la mia mente va a giornate e quindi valuto di giorno in giorno se e quanto giocare. So già che se facessi classificate quando sono stanco finirei solo per scendere nelle rank. Nelle giornate buone invece tendo a raggiungere il 70% di win rate su 10-12 partite, ma la mia media è del 60% circa. Cercare di capire in quale modo si possono raggiungere i risultati migliori è il primo passo per una corretta mentalità da scalata.
Il mio secondo consiglio è: smettila di crederti invincibile. Nessuna vittoria ti è dovuta e nessuna sconfitta è una maledizione. Lettore: ti assicuro che sono il primo che, quando perde, costruisce una scala mobile ai santi. Ma poi, una volta che ho letto il calendario, mi fermo e penso: perché ho perso?
Il primo motivo può essere la sfortuna, ho pescato male, il mio avversario ha avuto tutte le carte giuste o una combinazione di queste due cose. In questo caso non c’è nulla che io potessi fare. Il secondo caso è una giocata molto bella e imprevedibile del mio avversario, oppure entrambi eravamo sull’orlo della sconfitta e lui ha avuto un ottimo top deck. Qui ci poteva essere il migliore giocatore del mondo, ma avrebbe perso anche lui, quindi mi metto l’anima in pace: non è colpa mia.
La terza sconfitta invece è la più interessante: perché possiamo lavorarci. Si tratta della sconfitta che dipende dai nostri errori, da nostre pessime giocate. Consiglio sempre di registrare le partite mentre si gioca, così da poterle rivedere. Anziché infuriarvi per le vostre sconfitte ragionate sul perché avete perso, così, la prossima volta, ne uscirete vincitori.
Il mio ultimo consiglio è: se fate troppi errori e perdete troppe partite (per esempio 4 di fila o un numero simile) prendetevi una pausa, fatevi un caffè e chiedetevi dove avete sbagliato. Se poi notate che siete troppo stressati smettete. So che non è semplice, ma è la soluzione migliore. Quando poi vi sarete calmati riflettete sugli errori, e riprendete il giorno dopo a giocare più freschi e calmi. Ricordate che state giocando a un gioco di carte, e che siate in diamante o in bronzo il vostro primo obbiettivo deve essere divertirvi, la vittoria sarà solo il risultato.
Conclusioni
Gentili lettori, l’articolo termina qui, spero possa aiutarvi a migliorare. Se volete raccontare la vostra esperienza o la come salite nelle rank potete dircelo sul gruppo facebook. Noi ci vediamo domani col prossimo.