Control e Beatdown, una storia che va avanti dal 1999
Control e Beatdown – Benvenuti gentili lettori, mi presento: il mio nome è Victor e oggi ho intenzione di parlarvi di un articolo già noto ai veterani, ma che alla maggior parte dei giocatori può essere sconosciuto. Sto parlando di “Who’s the beatdown?” scritto da Mike Flores nel 1999. Cliccate qui per leggere l’originale
Il pezzo parla di Magic The Gathering, ma è tranquillamente applicabile ad ogni gioco di carte. Flores spiega una cosa fondamentale: in ogni partita uno dei due giocatori sarà l’aggressore (the beatdown) mentre l’altro il controllore. Il primo dovrà chiudere la partita il più in fretta possibile poiché, se il match si protrae troppo, sarà il controllore ad avere la meglio.
Giudicare la situazione e capire quale dei due ruoli dobbiamo interpretare è fondamentale e sbagliarlo costerà, quasi sicuramente, la sconfitta. Ma prima di addentrarci all’interno di questa meccanica, elenchiamo quelle che sono le caratteristiche generali delle due parti.
Caratteristiche generali dei ruoli – Control e Aggro
L’aggressore deve avere una di due caratteristiche: la prima è la possibilità di raggiungere la sua condizione di vittoria più velocemente dell’avversario, la seconda è che le unità presenti nel suo mazzo hanno statistiche generalmente peggiori rispetto a quelle nemiche. La prima caratteristica è ovvia, la seconda nasce dal fatto che, se i nostri alleati sono generalmente peggiori di quelli avversarie, i nemici prenderanno più facilmente il controllo del tavolo. Di solito questo però significherà che il costo degli alleati sarà inferiore, potendo quindi scendere in campo e attaccare prima.
Il controllore, invece, deve avere una di tre caratteristiche: la prima è che le sue unità devono avere caratteristiche migliori rispetto a quello avversarie, la seconda è che cerca di ottenere il controllo della partita attraverso il pescaggio e la creazione di carte e/o rimozioni, e l’ultima è che la sua win condition non può essere interrotta dal mazzo avversario, oppure richiede più tempo rispetto a quella avversaria. La seconda condizione riguarda il fattore mano, il controllore deve cercare o creare le carte giuste per evitare di subire troppi danni, giocando quindi in maniera reattiva e rimuovendo o disturbando con stun o recall le unità nemiche.
Esempi pratici
In alcuni casi può essere estremamente semplice determinare il ruolo e magari restano tali per tutta la partita. Per esempio se un mazzo è Pirate Aggro mentre l’altro è Ezreal Karma Control è ovvio chi sarà l’aggressore e chi il controllore. L’estremo opposto è il mirror, nel quale non è semplice determinare il ruolo. Lì sta all’abilità dei giocatori, in base alle carte che hanno in mano e alle giocate dell’avversario, capire come dovranno comportarsi.
Esclusi quindi i casi ovvi e i mirror match, analizziamo un caso un po’ più complesso, Lurkers contro Jarvan IV Shen Barriers. In questo caso chi è il beatdown e chi il controllore? L’aggressore sarà Jarvan IV Shen Barriers che dovrà cercare di chiudere il match prima che le unità dell’avversario diventino troppo grandi per essere gestite, ma soprattutto prima che possa scendere in campo il pesce Jaul, il quale potrebbe chiudere la partita.
Ora che abbiamo visto le caratteristiche e l’assegnazione dei ruoli possiamo aggiungere che questi non sono immutabili. Prendiamo come esempio una partita fra Swain TF e Pirate Aggro. Ovviamente il primo è il controllore mentre il secondo l’aggressore, eppure può succedere che questi ruoli si invertano, ipotizziamo che, a causa degli scambi l’aggro non abbia più il controllo della board, ma ha ancora 18 punti vita.
Invece Swain TF ha dei buoni alleati in campo, ma soli 4 punti vita, se Pirate dovesse trovare decimate sarebbe la fine, una win condition che non può essere interrotta dal mazzo avversario. I ruoli si invertiranno, il midrange spingerà più danni possibili, mentre l’aggro, ironicamente, diventerà il controllore, il quale cercherà di resistere sperando di pescare una buona chiusura, come decimare.
Esistono poi mazzi che molto spesso nelle partite mutano il proprio ruolo, l’esempio perfetto è Nasus Thresh o Nasus Viego. Questi partono mettendo molta pressione, cercando di fare più danni possibili, ma arrivati a metà partita le loro unità si riveleranno con delle basse statistiche e dovranno cercare di sopravvivere aspettando la combo Nasus+Atrocità. Questo non vuol dire che ogni partita questo mazzo avrà un cambio di ruolo, magari chiuderà subito con le sue unità, oppure alla fine avrà la meglio mettendo semplicemente pressione con Nasus o Viego.
Nei mirror il cambio di ruolo può accadere con molta facilità, si può partire come control per poi riuscire a prendere la board, a quel punto l’avversario cercherà di guadagnare tempo cercando la pescata giusta.
Devo passare o giocare?
Questa è una domanda non da poco, la risposta sbagliata potrebbe portare a una sconfitta. Anzitutto su questo interrogativo ci vorrebbe un intero articolo. Qui mi limiterò a dire brevemente cosa conviene fare.
Anzitutto è necessario chiedersi “Quanto vantaggio ottengo ad arrivare a fine partita?”. Se sto giocando Ezreal Karma Control contro Pirate Aggro posso tranquillamente passare, tanto se il mio avversario non gioca o, ancora meglio, non attacca, è tutto di guadagnato. Se sto giocando Lurkers contro Jarvan IV Shen Barriers allora forse passare non è l’idea migliore, il mio gioco mi impone di attaccare e far aumentare le statistiche dei miei alleati.
Tutta la risposta varia in base a che tipo di mazzo ci troviamo contro, sapere le carte del mazzo avversario e riuscire a intuire cosa abbia in mano è la chiave della vittoria.
Conclusioni
Siamo arrivati alla fine dell’articolo. Ho sempre pensato che il pezzo scritto da Flores sia geniale e negli anni è stato oggetto di costanti discussioni su molti giochi di carte. Spero che la lettura possa aiutarvi a giocare meglio, vi dia una mano a capire i mulligan e come comportarsi nei vari matches. Ci vediamo al prossimo articolo!
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