Control e Beatdown su Legends of Runeterra, una storia che va avanti dal 1999
Benvenuti gentili lettori, oggi cominceremo ad aggiornare le guide più vecchie partendo da Control e Beatdown, una storia che va avanti dal 1999 (per leggere l’articolo originale clicca qui). Come avevo già detto in precedenza, trovo che i miei primi articoli fossero estremamente grezzi, pertanto è mio desiderio dar loro uno stile di scrittura che mi soddisfi maggiormente.
L’articolo originale non verrà comunque modificato in alcun modo e sarà sempre disponibile. Potrete quindi sempre trovarlo qui su Powned nel link sopra indicato. Nelle prossime settimane provvederemo all’aggiornamento di tutte le mie più vecchie guide.
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Control e Beatdown su Legends of Runeterra, una storia che va avanti dal 1999
Questa guida si basa su un articolo scritto da Mike Flores nel 1999 il cui nome è “Who’s the beatdown?” (cliccate qui per leggere l’articolo originale). Il pezzo parla di Magic The Gathering, ma è tranquillamente applicabile ad ogni gioco di carte. Flores spiega una cosa fondamentale: in ogni partita uno dei due giocatori sarà l’aggressore (the beatdown) mentre l’altro il controllore. Il primo dovrà chiudere la partita il più in fretta possibile poiché, se il match si protrae troppo, sarà il controllore ad avere la meglio.
L’aggressore deve avere almeno una di due caratteristiche:
1 La possibilità di raggiungere la sua condizione di vittoria più velocemente dell’avversario;
2 Le unità presenti nel suo mazzo hanno statistiche generalmente peggiori rispetto a quelle nemiche.
La prima caratteristica è ovvia, la seconda nasce dal fatto che, se i nostri alleati sono generalmente peggiori di quelli avversarie, i nemici prenderanno più facilmente il controllo della board. Di solito questo però significherà che il costo dei nostri pezzi sarà inferiore, potendo quindi scendere in campo e attaccare prima.
Il controllore, invece, deve avere almeno una di tre caratteristiche:
1 Le sue unità devono avere stats migliori rispetto a quello avversarie;
2 Il suo mazzo deve cercare di ottenere il controllo della partita attraverso motori di pesca e la creazione di carte e/o rimozioni;
3 La sua win condition non può essere interrotta dal mazzo avversario, oppure richiede più tempo rispetto a quella avversaria.
La seconda condizione riguarda il fattore mano, il controllore deve cercare o creare le carte giuste per evitare di subire troppi danni, giocando quindi in maniera reattiva e rimuovendo o disturbando con stun o recall le unità nemiche.
In alcuni casi può essere estremamente semplice determinare il ruolo e magari restano tali per tutta la partita. Il caso più estremo è una partita fra u aggro e uno control. L’estremo opposto è il mirror. Lì sta all’abilità dei giocatori, in base alle carte che hanno in mano e alle mosse dell’avversario, capire come dovranno comportarsi.
Un’ultima cosa fondamentale da tenere a mente è che i ruoli non sono immutabili. C’è la possibilità che un mazzo inizi la partita come control e si ritrovi, in end game, a giocare come aggressore o viceversa. Ci sono invece mazzi per cui è normale cambiare il proprio ruolo durante la partita.
Nei mirror il cambio di ruolo può accadere con molta facilità, si può partire come control per poi riuscire a prendere il controllo della board, a quel punto l’avversario cercherà di guadagnare tempo trasformandosi da aggressore a controllore.
Conclusione
Sono molto legato a Control e Beatdown, in quanto è la prima che ho scritto pertanto ho cercato di riprodurla con quanta più cura possibile.
Noi ci vediamo domani con un nuovo articolo.