Worlds 2020: cosa ci rimane dopo la fine del torneo?
I Worlds 2020 hanno chiuso, ufficialmente, la stagione competitiva di League Of Legends dopo un mese di partite. Ogni volta che finisce un mondiale arriva quel senso di vuoto, quell’incertezza nel non sapere cosa guardare fino a gennaio (mese d’inizio delle competizioni regionali).
Questa decima edizione del torneo è stata importante, segnata da un periodo duro a causa del COVID-19, ma che comunque è riuscita ad arrivare fino alla fine senza intoppi. Oggi andiamo ad analizzare ciò che è successo in questo mese, con un occhio sul 2021.
Cosa ci resterà dei Worlds 2020?
La lenta crescita delle regioni “minori”
La fase di play-in è spesso snobbata del grande pubblico, che preferisce guardare direttamente il group stage oppure la fase ad eliminazione diretta. Quest’anno, però, i play-in ci hanno offerto uno spettacolo di livello altissimo, con alcune regioni “emergenti” che sono riuscite a rendere entusiasmante questo mini torneo di qualificazione. Prendiamo il PSG Talon ad esempio, che ha dato spettacolo con un roster rimaneggiato ed assemblato all’ultimo minuto a causa di alcuni problemi burocratici.
Oppure i Rainbow7 ed i Legacy Esports capaci di avanzare al knock-out stage dei play-in, stabilendo record per le loro regioni di appartenenza (rispettivamente LLA e la defunta OPL). Parliamo anche il grande successo dei turchi Papara Supermassive che, per la prima volta nella storia dei Worlds, hanno eliminato un team di una regione “maggiore” (i MAD Lions). E come non citare gli splendidi Unicorns Of Love che hanno riportato la lega russa dopo anni di oblio ed anonimato.
Insomma i play-in sono stati ricchi di spunti interessanti, sia sul lato meramente tecnico che su quello umano. Le storie di questi ragazzi rendono orgoglio a tanti fan sparsi in giro per il mondo, che hanno gioito e pianto insieme ai loro idoli. Siamo sicuri che, nel 2021, i play-in avranno un tasso tecnico ancora più alto e ci forniranno anche tantissime altre belle storie da raccontare.
Il tonfo della LCS
Da qualche anno a questa parte ormai, ci ritroviamo sempre a parlare dei problemi che si porta dietro il Nord America. Anche in questi Worlds 2020 la storia non è stata diversa, ed ogni team della LCS è stato eliminato nella fase a gruppi. Sicuramente la prestazione peggiore è stata quella dei TSM, che hanno chiuso la loro avventura al mondiale senza vittorie a con sei sconfitte. Questo risultato stabilisce un risultato negativo, visto che il Team Solo Mid è l’unica squadra di una regione maggiore a non aver vinto nemmeno un game nella storia dei Worlds.
Cercare le cause o le colpe del lento ed inesorabile tracollo del Nord America non è semplice. C’è chi dice che le squadre si affidino troppo a giocatori esteri, che non coltivino i proprio talenti nella maniera corretta. C’è chi da la colpa al sistema di accademie mal gestito oppure al coaching staff non all’altezza del talento dei giocatori. Come potete ben vedere, le cause potrebbero essere tante, cercarne solo una è un’impresa impossibile.
La finestra di mercato non è ancora aperta, ma i team nordamericani si stanno già muovendo sul mercato per cercare di rinforzarsi in vista del 2021. Primo tra tutti il Team Liquid, che vuole tornare in vetta alla LCS affidandosi al talento di Alphari e Jensen, dicendo addio a Broxah (dopo solo una stagione) ed al veterano Impact. Queste sono solo le prime mosse di un mercato che si preannuncia infuocato e che, forse, potrebbe alzare il livello del campionato del Nord America.
Europa ridimensionata?
Negli ultimi due anni competitivi, la LEC ha ristabilito i rapporti di forza a livello internazionale, andando a scalzare la LCK nella lotta per il titolo mondiale. Le due finali mondiale consecutive (Fnatic nel 2018 e G2 Esports nel 2019) facevano presupporre bene per la conquista di un titolo, che però non è mai arrivato. La stagione 2020 è stata particolarmente strana nel vecchio continente, e si è visto un netto calo della qualità di gioco soprattutto nel summer split dove Fnatic e G2 hanno faticato molto.
L’Europa è arrivata ai Worlds 2020 con ben quattro squadre, ma solo due hanno raggiunto la fase ad eliminazione diretta e solo una è arrivata in semifinale. Il problema più grosso della LEC è uno: oltre a Fnatic e G2 non ci sono contendenti veri e propri. A parte gli exploit sparsi nel corso degli anni da parte di altre squadre, questi due team sono rimasti costanti e competitivi. Se dovessimo fare un paragone, G2 e Fnatic, sono come Goku e Vegeta, sono gli unici combattenti validi per il continente europeo (almeno finora).
Il totale fallimento dei MAD Lions (eliminati ai play-in) e la caduta dei Rogue nel group stage dimostrano questo discorso, e fanno capire quanto gap di esperienza ci sia tra i due top team e gli altri. La LEC riuscirà a ritrovare la sua forza ed a contestare la forza della LPL e dei coreani Damwon Gaming? Purtroppo non c’è una risposta a questa domanda, visto che il gioco cambierà radicalmente da fine anno in poi e chissà se i team riusciranno ad adattarsi meglio di quelli asiatici. Non ci resta che attendere la stagione 2021 per portare a casa la Coppa degli Evocatori.
Cina vs Corea, chi è la regione numero uno?
Anche se la vittoria finale è andata ai coreani dei Damwon Gaming, a nostro avviso la Cina è ancora la regione più forte nel complesso. Il livello mostrato da tutti i team cinesi è stato superiore a quello della LCK che, oltre ai Damwon, non ha mostrato molto. DRX e Gen.G erano team forti, indubbiamente, ma più “morbidi” a differenza dei JD Gaming e dei Top Esports. Anche gli stessi Suning (terzo seed LPL) non avrebbero avuto difficoltà contro gli altri team coreani, che sono un gradino sotto anche agli europei.
Nuguri e compagni hanno riportato in alto la bandiera della Corea del Sud vincendo i Worlds 2020, ma alle loro spalle c’è il vuoto cosmico. I Damwon puntano a continuare quel retaggio costruito da SKT T1 e SSG, anche se la loro missione non sarà semplice negli anni a venire. La Cina ha avuto due vincitori diversi negli ultimi due Worlds, cosa che dimostra il continuo ricambio generazionale che avviene ogni anno in LPL. Per il 2021 sarà ancora il dragone cinese l’avversario da battere, anche se LEC ed LCK potrebbero ritornare più forti di prima.
Immagini via LoL Esports