SipOfCola prova a togliersi la vita dopo il ban di Twitch: salvato dai fan
Twitch, League Of Legends ed Internet in generale possono essere dei posti pieni di odio, tossicità e brutte storie, ma oggi vogliamo raccontarvene una estremamente positiva. Parliamo di SipOfCola, uno streamer che ha provato a togliersi la vita dopo aver ricevuto un permaban dalla piattaforma.
Fortunatamente, però, i suoi fan sono riusciti a salvarlo prima che potesse commettere questo gesto estremo. Un fatto incredibile, che dimostra quanto il valore delle community possa essere positivo anche in un ambiente fin troppo tossico.
Attualmente il content creator si troverebbe al sicuro, in quanto le autorità competenti sarebbero riuscite a localizzare la sua casa ed a trarlo prontamente in salvo.
La storia di SipOfCola e la forza della community di LoL
Oltre la tossicità
League Of Legends ospita una delle community di giocatori più tossiche al mondo, questo è un dato di fatto incontestabile. Più volte, su queste pagine, vi abbiamo raccontato le gesta deprecabili di alcuni soggetti, che vivono e giocano questo gioco soltanto per generare odio e dar fastidio al prossimo.
Ma oggi possiamo esporvi un episodio lieto, che ha come protagonista lo streamer SipOfCola (content creator di LoL) e la sua community. L’uomo non è uno dei nomi più grossi ed altisonanti di Twitch, ha un piccolo seguito, ma che è stato fondamentale per salvargli la vita.
Infatti, dopo esser stato bannato permanentemente dalla piattaforma, lo streamer ha dichiarato espressamente di volersi togliere la vita con un Tweet (ora cancellato). Questa dichiarazione ha fatto preoccupare tutti i suoi follower che, non vedendolo più sui social, hanno provato a localizzare la sua abitazione.
Ed alla fine ci sono riusciti, evitando che commettesse questo gesto estremo anche grazie al rapidissimo intervento delle autorità locali. Nel momento in cui vi stiamo scrivendo SipOfCola dovrebbe essere al sicuro (come dichiarato dalle autorità), ma non è comunque tornato su nessuna piattaforma social.