Selfmade critica pesantemente la situazione del Nord America
I recenti cambi di roster che hanno coinvolto Alphari e Zven sono risultati incomprensibili per tutti, persino per gli addetti ai lavori più esperti. Selfmade, ex jungler dei Fnatic ora ai Vitality, ha provato a dare la sua visione della situazione, non risparmiando le critiche per una lega sempre meno competitiva.
Selfmade critica le sostituzioni di Zven ed Alphari
Antefatto
Se siete stati assenti durante questo week-end esportivo, sappiate che la LCS (campionato nordamericano di LoL) è ripartito con diverse novità. In primis la mancanza di due star player come Alphari e Zven, sostituiti con modi e tempistiche diverse.
La sostituzione del tiratore danese era già nota da qualche settimana, con il ragazzo che si è accasato nel roster accademia dei Cloud 9 per far spazio all’australiano k1ng. Insomma una mossa poco capita e compresa da tutti, tifosi inclusi. La prima settimana della squadra senza Zven non è stata proprio positiva, inoltre. Ben due sconfitte su due match giocati, ed un k1ng che per ora non convince.
Ancora più nebulosa appare la scelta di mettere in panchina Alphari, miglior giocatore del Team Liquid, dopo solo una partita. Attualmente non ci sono motivazioni reali e chiare sulla sostituzione del toplaner britannico, rimasto incredulo dopo l’accaduto.
La critica di Selfmade
Durante una diretta streaming su Twitch, Selfmade ha voluto dare la sua visione di quello che è successo in LCS. Le dichiarazioni dell’ex Fnatic sono state abbastanza dure nei confronti delle due squadre, a cui non importerebbe più nulla di vincere qualcosa ed alzare il livello competitivo della regione.
“Onestamente quello che è successo in NA, con Zven ed Alphari che sono finiti in panchina, dimostra che a loro non importa nulla di vincere. Lo hanno appena dimostrato. Onestamente non m’importa cosa abbiano fatto (si riferisce ai giocatori), posso solo presumere che siano stati cacciati per degli atteggiamenti tossici o cose del genere.
Ma di nuovo, credo che abbiano avuto le loro ragioni per essere tossici. Zven avrebbe detto che il suo jungler fa schifo, e per me ha ragione. In ogni caso non è una ragione per rimpiazzarlo. E’ una follia. Voglio dire, mettere in panchina il tuo miglior giocatore è come… Magari hanno avuto delle ragioni più profonde, ma se fosse stato messo in panchina solo per un atteggiamento tossico o per dissapori interni sarebbe abbastanza mindblowing”
Una regione non abbastanza competitiva
Le parole del buon Selfmade sono dure, è vero, ma non troppo lontane da una realtà quasi avvilente per la LCS. La prima settimana del campionato, infatti, ha mostrato un livello competitivo bassissimo, culminato con la sfida tra gli Evil Geniuses di Jiizuke ed i Flyquest.
La squadra dello Stallone italiano si apprestava a vincere dopo oltre 50 noiosissimi minuti, forti del buff del drago anziano. Durante il fight per la conquista del Nexus, qualcosa va storto. Gli EG perdono tutti i freni inibitori e, presi da un raptus di follia, provano ad uccidere i loro avversari rifugiati nella Fontana invece di prendere la base e vincere.
Grazie a questa manovra avventata, i Flyquest girano il fight in maniera opportunista, uccidendo fino all’ultimo componente degli EG. La vittoria del fight ed i death timer generosissimi, gli consegnano in mano la partita ed un utilissimo punto in classifica.
Da questo episodio si può ben capire lo stato attuale della LCS, poco competitiva e forse anche poco interessante per i giocatori delle varie squadre. Riot non potrà ignorare la situazione per molto tempo, intervenendo direttamente sullo status di regione maggiore che non dovrebbe più appartenere al Nord America.