MSI 2022: Riot spiega perché il ping artificiale non ha funzionato
Ormai lo sappiamo, il MSI 2022 sarà ricordato per la questione del “ping artificiale”, che ha generato diverse polemiche durante il group stage. Persino Faker ha parlato della cosa, dichiarando che le prestazioni dei T1 sono state influenzate dalla latenza troppo alta.
Si è creato un vero e proprio caso, a cui però Riot ha voluto rispondere attraverso un articolo molto tecnico e complesso. Questo ha voluto fugare tutti i dubbi dei tifosi e delle squadre, ponendo (si spera) fine alla questione una volta per tutte.
Andiamo a leggere alcune dichiarazioni dei tecnici di Riot, cercando di sintetizzare e rendere semplici alcuni concetti difficili da capire.
Il “ping artificiale” del MSI 2022
Antefatto
Se in questo giorni non avete seguito la querelle legata al “ping artificiale” del MSI 2022, facciamo un breve riassunto dei fatti. I campioni della LPL, gli RNG, non si sono potuti fisicamente recarsi a Busan (sede del torneo) a causa di varie ragioni che hanno a che fare con il COVID e le restrizioni poste in campo dal governo di Pechino.
La squadra, una volta tornata in patria, avrebbe dovuto rispettare ben 21 giorni di quarantena, un periodo di tempo che non avrebbe permesso al team di prepararsi correttamente per lo split della LPL e per gli Asian Games 2022 (successivamente rinvitati).
Gli RNG sono una delle squadre più importanti del mondo, non averla al MSI 2022 avrebbe reso il torneo meno entusiasmante da guardare, come dichiarato anche da Ocelote (proprietario dei G2 Esports). Per ovviare a questo problema, Riot ha deciso di far giocare la squadra da remoto.
Questa cosa, però, avrebbe creato una condizione di disparità importante tra gli RNG ed i team presenti a Busan, in quanto questi ultimi avrebbero giocato con una latenza nettamente inferiore. Per garantire l’integrità competitiva e delle condizioni paritarie per tutti, Riot ha deciso d’introdurre un “ping artificiale” di 35ms comune a tutti a team.
Benché l’intenzione fosse la migliore, la realizzazione ha lasciato a desiderare. Molte squadre hanno esplicitamente dichiarato di giocare su una latenza maggiore di 35, portando Riot ad aprire delle indagini. Dopo le verifiche del caso, l’azienda ha trovato il problema ed ha preso una decisione difficile: far rigiocare tutte le partite del girone d’andata agli RNG.
Questa cosa ha creato non pochi problemi e non poche lamentele, in primis proprio dagli RNG. Per rispondere a queste critiche e chiudere definitivamente la cosa, Riot ha fornito delle ulteriori spiegazioni.
E’ sempre colpa dei bug
Nell’articolo pubblicato sul sito di LoL Esports, i tecnici hanno spiegato per filo e per segno come avrebbe dovuto funzionare il “ping artificiale” del MSI 2022. Purtroppo, però, un bug si è insinuato nel codice del software che genera questa latenza. Di fatto, i team presenti a Busan, hanno giocato con un ping variabile tra i 50 ed 55ms, subendo anche un fenomeno di packet loss.
“Mentre i giocatori in Cina avevano un ping di 35 ms, a Busan era più alto. Sfortunatamente il problema non è stato rilevato fino all’inizio dell’evento. Non abbiamo rilevato prima il problema perché era presente un bug nel codice e questo calcolava male la latenza, quindi anche i valori nei nostri log erano sbagliati. Di conseguenza, il nostro monitoraggio è continuato e i test precedenti hanno mostrato che tutto funzionava correttamente, anche se la realtà era diversa.”