Manguste Esports: le dichiarazioni del presidente Petrolini sulla squalifica
In questi giorni di maggio, la community italiana di LOL, è stata scossa da un tremendo caos. Le Manguste Esports, vincitrici del promotion tournament, sono state subito squalificate dal PG Nationals.
PG Esports ha comunicato il tutto tramite un post dettagliato ma, le ipotesi attorno a questa faccenda, si sono moltiplicate a dismisura. Per cercare di capire ciò che è successo, abbiamo contattato il presidente Krishna Petrolini per farci raccontare la sua versione dei fatti.
Quelle che leggerete di seguito sono le dichiarazioni personali del Presidente di Manguste Esports, raccolte durante una lunga telefonata. Ringraziamo Krishna Petrolini per il suo tempo.
Il presidente delle Manguste Esports cerca di fare chiarezza
Inesperienza e superficialità
Partiamo dall’inizio dicendo cosa è successo. La squadra, subito dopo essersi qualificata al PG Nationals, è stata squalificata per dei problemi legati al giocatore Irrelevant Role. Il ragazzo, a causa di un ban di due settimane sul server live, aveva acquistato un account da un suo amico per poter giocare la competizione, informando tutto lo staff del team che ha avallato la sua scelta.
Il presidente ha ammesso, prendendosi tutte le colpe, che lo staff non era a conoscenza del regolamento di Riot, e non sapeva che l’account sharing fosse vietato. A causa di questo, Irrelevant Role, ha continuato a giocare normalmente con la squadra.
Nonostante questo, il giocatore, non ha detto alla dirigenza tutta la verità sul suo status. Infatti il tedesco non solo aveva un ban sul suo account principale, ma aveva anche subito un warning ufficiale da Riot con conseguente sospensione competitiva. Né lo staff tecnico (quindi coach e manager) né il presidente erano a conoscenza di questa situazione. Il solo account sharing avrebbe, probabilmente, comportato il ban del ragazzo e non dell’intera squadra. Purtroppo, la situazione, si è rivelata molto più grave del previsto.
Il comportamento di PG Esports
Secondo quanto dichiarato dal presidente Petrolini al telefono, ci sarebbero delle falle nel comportamento di PG Esports. Infatti, gli amministratori, avrebbero gestito la cosa in maniera poco chiara/precisa. Subito dopo la vittoria in finale contro i China N1, alcuni funzionari dell’organizzazione, avrebbero chiamato tutto la squadra sul loro server discord per fare loro i complimenti, e per informarli di una possibile indagine in merito all’account di Irrelevant Role.
La mattina successiva, lo staff del team, è stato nuovamente convocato dai funzionari di PGE, per discutere ancora sull’indagine. Ma la discussione pare non si sia limitata solo a questo. Stando a quanto riportato da Petrolini, uno degli amministratori avrebbe iniziato a “fare le pulci” allo staff di Manguste Esports, elencando loro tutta una serie di errori. Secondo questa persona, infatti, il team aveva un logo asimmetrico, “non vendibile” agli sponsor e quindi difficile da inserire nei contenuti del campionato, risultando quindi un problema per lo staff.
Un team piccolo e poco appetibile
Ciò che ha lasciato di stucco il presidente Petrolini, sono state le voci che si sono susseguite alla squalifica della sua squadra. Infatti i MKERS hanno acquistato lo slot dei China N1, squadra qualificata grazie alla squalifica delle Manguste.
Secondo Petrolini, quindi, PG Esports avrebbe trovato un cavillo nel regolamento per “far posto” ad una squadra più forte a livello economico e mediatico come i MKERS.
La perdita di una realtà come Qlash ha creato un enorme vuoto nel campionato, gli organizzatori avevano bisogno di un team mediaticamente più forte delle Manguste, per poter attirare nuovi sponsor (sempre riportando il parere di Petrolini). Nonostante la squalifica sia meritata (a causa della superficialità dimostrata dalle Manguste Esports), il presidente non riesce ad accettare tutte queste voci (vere o false che siano) che girano intorno alla faccenda.
Infine, Petrolini vorrebbe scusarsi con tutta la community esportiva italiana, perché questa vicenda fa male e colpisce, non solo Manguste e PG Esports. Vedremo, sicuramente, degli ulteriore sviluppi in merito ad una situazione che ha gettato nel caos il competitivo italiano di LOL.
Cosa succederà ai giocatori ed allo staff?
Il presidente ci ha assicurato che, sia i giocatori sia lo staff, hanno già trovato una nuova sistemazione. Infatti tutte queste persone andranno a giocare e lavorare nei Cyberground, organizzazione che ha acquisito tutti i fuoriusciti dalle Manguste. A loro va il ringraziamento di tutta l’ASD, in quanto daranno la possibilità, a questi ragazzi, di crescere e fare esperienze.
Regole ferree per evitare che si ripeta la cosa
A conclusione della nostra telefonata, il presidente ci ha detto che vorrebbe vedere delle regole ferree e chiare applicate già dai qualifier. Infatti il problema legato ad Irrelevant Role è uscito fuori solo dopo la vittoria del torneo, nonostante il ragazzo abbia giocato sempre nel roster titolare.
L’ideale, secondo Petrolini, sarebbe adottare un sistema simile a quello di ESL per garantire la massima trasparenza per tutti, coinvolgendo anche un ente come GEC.