LEC: i Fnatic sfiorano il disastro ma Upset salva la situazione
La quinta giornata della LEC ha dimostrato, ancora una volta, il non perfetto stato di forma dei Fnatic, che hanno rischiato di perdere contro i convincenti BDS. La squadra sembra ancora scollata e poco comunicativa, con Razork che attualmente è un oggetto non identificato nella formazione arancio-nera.
Ma oggi abbiamo anche assistito alla prima vittoria dei Misfits in questo summer split, una partita che potrebbe dare una nuova speranza a questa squadra. Si riprendono anche i G2, che dopo la sconfitta di ieri riescono a portare a casa un punto importantissimo.
Una giornata non lunga come quella di venerdì, ma ancora ricca di problemi tecnici che hanno condizionato la piacevolezza dello show in generale.
La quinta giornata della LEC
Colpo di reni
Cosa bisogna fare quando tutto quello che provi a fare non funziona? Semplice, devi tornare alle basi e cercare di giocare nella maniera più semplice possibile. Ed è quello che hanno fatto i Misfits in questa quinta giornata di LEC, che gli ha regalato la prima vittoria in questo summer split.
I Coniglietti sono stati molto bravi nello sfruttare gli errori degli SK Gaming, che hanno regalato fin troppe risorse in early game alla Ahri di Vetheo ed alla Kai’Sa di Neon. Questi due campioni sono stati fondamentali nelle fasi successive di partita, specialmente durante i fight.
Gli SK non sono riusciti a giocare i teamfight in maniera corretta, gestendo male le rotazioni sugli obiettivi ed essendo sempre in ritardo in ogni occasione. I Misfits si sono sempre fatti trovare pronti, vincendo così una partita importantissima per loro.
Rullo compressore
In che stato di forma stanno vivendo gli Excel? Oggi abbiamo visto una squadra enorme, paurosa, che ha dominato anche un team sulla cresta dell’onda come i MAD Lions. Gli spagnoli non sono mai riusciti ad impensierire i loro avversari, che già dai primi minuti hanno fatto capire il loro altissimo valore.
I MAD hanno sbagliato moltissimo in corsia superiore, dove Elyoya ed Armut hanno cercato ripetutamente di uccidere Finn senza mai riuscirci. Markoon, dall’altro lato, ha sfruttato questo fattore per portare in vantaggio il Lucian di Patrik, che poi è stato un fattore determinante nella vittoria finale.
Ma oltre la fase di linea, abbiamo visto degli Excel fortissimi anche durante la fase di teamfight, in cui lo Gnar di Finn è stato comunque decisivo. Il toplaner svedese ha catalizzato le azioni della propria squadra con le sue supreme, inchiodando i MAD in situazione decisamente sfavorevoli. Il team britannico ha poi chiuso i giochi in poco più di 20 minuti, stabilendo il record del game più breve in questo summer split.
Piccolo passo indietro
Dopo le prime quattro giornate della LEC, le attese nei confronti degli Astralis si sono alzate e non di poco. Anche oggi, in un game non facile giocato contro i Rogue, ci si aspettava tanto da parte dei danesi per confermare un momentum più che positivo.
Ed i primi minuti del match queste aspettative sembravano essere confermate, ma poi qualcosa si è rotto in Kobbe e compagni. Infatti il vantaggio guadagnato in early game, grazie anche a delle azioni spettacolari, è stato completamente gettato via nelle fasi centrali/tardive di partite.
Gli Astralis si sono persi letteralmente in un bicchiere d’acqua, commettendo errori singoli abbastanza grossolani, favorendo la rimonta dei Rogue. La squadra polacca ha giocato dei fight quasi chirurgici in maniera molto metodica, non prendendosi rischi e vincendo un game che non sembrava più nelle loro mani.
Ed alla fine arriva Upset
I Fnatic ed i BDS hanno messo in piedi un game assurdo, che si è prolungato fino ad oltre il cinquantesimo minuto. Inizialmente gli elvetici avevano mostrato il loro solito early game preciso, che gli ha permesso di tenere il passo degli avversari e prendere anche qualche piccolo vantaggio.
Gli arancio-neri sono comunque rimasti lì durante le fase di fight, ma qualcosa per loro non stava funzionando. Già da qualche giorno ormai, Razork sta giocando molto male, azzardando degli ingaggi solitari senza il supporto dei suoi compagni. Il jungler spagnolo ha più volte messo a rischio la vittoria dei Fnatic, costringendo tutti gli altri a dover giocare spesso in inferiorità numerica ed a dover dare il 200% per sopperire ai suoi errori.
Proprio per questo motivo molti fight dei Fnatic non sono andati nel verso giusto, permettendo ai BDS di arrivare ad un passo dal Nexus blu. Alla fine, però, Upset ha deciso di voler vincere il game a tutti i costi, tirando fuori il colpo da maestro.
Con la sua Zeri è riuscito a rubare un Barone Nashor decisivo, che ha consentito al Corki di Humanoid di cingere d’assedio la base avversaria e spingere per prendersi un punto importantissimo.
Il match of the week
Dopo la sonora sconfitta subita ieri per mano dei BDS, i G2 dovevano riprendersi immediatamente, per evitare ulteriori scivoloni e pregiudicare la classifica. I campioni in carica della LEC hanno subito rialzato la testa, massacrando i Vitality in un game senza storia.
La squadra ha dominato su tutti i fronti, anche con una draft ancora più particolare rispetto al solito. Infatti abbiamo visto Flakked con Yasuo (che ormai ha lo stesso ruolo di Pyke nel 2019 per i G2) ed anche BrokenBlade con una Kayle meravigliosa. Ma a prescindere dai pick, i G2 hanno di nuovo vinto grazie al loro punto più forte: i teamfight.
Gli spagnoli si muovono sempre come un pugno unito, sono sempre (o quasi) nel posto giusto nel momento giusto, cosa che li rende protagonisti di una tattica davvero asfissiante. Lo hanno imparato i Vitality a loro spese, che si sono dovuti arrendere senza nemmeno poter combattere realmente.