La duplice anima del Red Bull Factions: tra evento meraviglioso e streaming non all’altezza
Con la netta vittoria per 3 a 0 del Team Forge contro gli OutPlayed si conclude la seconda edizione del Red Bull Factions. Il Team cagliaritano ha così mantenuto il titolo sbaragliando la concorrenza con due nette vittorie che lasciano poco spazio per discussioni: i 4G sono i più forti sulla scena italiana, senza se e senza ma. Nonostante il dominio di Click e compagni, tutti i game sono stati piacevoli da guardare ed è palese come il livello dei top team italiani si stia alzando giorno dopo giorno, competizione dopo competizione.
Le semifinali e la finalissima del Red Bull Factions si sono disputate oggi durante la Milan Games Week all’interno della maestosa “Personal Gamer Arena”, allestita apposta per l’evento. Personal Gamer e tutte le altre realtà coinvolte nella realizzazione dell’evento hanno dato un segnale forte a tutta la scena eSport italiana: se si vuole si può fare. Con oltre 900 posti a sedere, l’arena ha permesso a centinaia di appassionati di godere dell’evento in pieno stile internazionale attraverso maxi schermi posti sopra il palco centrale. Uno spettacolo assicurato per tutti i presenti grazie anche all’ottimo livello tecnico delle partite. Proprio da questo live event si deve ripartire per prendere coscienza, una volta per tutte, che, con i giusti finanziamenti e voglia di fare, l’eSport italiano può fare quel salto definitivo che lo catapulterà verso la tanto attesa “europeizzazione”. Ma allora può questo essere considerato veramente l’anno zero degli Sport Elettronici in italia? Ahimè ancora no.
Durante una live sulla pagina de “Il Fatto Quotidiano” di pochi giorni fa, Herc82 ha detto una cosa giustissima: per parlare di anno zero degli Sport Elettronici nel nostro paese deve succedere qualcosa di veramente grosso. Il Red Bull Factions e tutte le altre competizioni che si sono svolte all’interno dell’Arena rappresentano sicuramente un passo avanti, forse anche un balzo, rispetto agli altri eventi live del nostro paese. Quello che, purtroppo, fa storcere il naso è lo streaming che si è rivelato in troppe occasioni non all’altezza della maestosità dell’evento. Se veramente ci si vuole avvicinare al livello delle maggiori competizioni europee bisogna prendere coscienza del fatto che lo streaming è una componente imprescindibile del settore eSport.
Appare quindi chiara la duplice anima di questa edizione del Red Bull Factions. Troppi problemi tecnici, ritardi e una presentatrice impreparata (no, non basta una maglietta “I love videogames”) hanno reso l’evento noioso e frammentato in più situazioni per tutti quelli che lo hanno seguito da casa. Per fortuna i caster, sopratutto l’oliata coppia KenRhen/Sarengo oltre ovviamente al caro Bryan Ronzani, hanno garantito una piacevole narrazione dei game con tanti riferimenti alle storie delle fazioni di Valoran, tanto importanti in un torneo come il Red Bull Factions. Altra nota positiva è stata la presenza di Avalon, head-analyst dei 4G, all’analyst desk che, per quanto ovviamente impacciato davanti alle telecamere, ha saputo offrire un’analisi dettagliatissima delle partite ogni volta che è stato chiamato in causa. Quello che mi ha deluso è stato quanto poco spazio è stato lasciato all’analisi post game, preferendo contenuti più generalisti come un lancio di gadget tra il pubblico o la presentatrice che fa per 60 volte la stessa domanda su cosa significhi lavorare come streamer al povero Terenas coniando il neologismo “Twitcher” (me lo rivenderò, sappiatelo). Far partecipare gli streamer più influenti della community e interagire con il pubblico è sicuramente una cosa piacevole ma non può essere il filler principale di ogni singolo intermezzo. Mancano i vari grafici, dati e replay post partita che sono, indubbiamente, una componente fondamentale di ogni competizione che si rispetti e dovrebbero essere privilegiati rispetto a contenuti generalisti, sopratutto nella trasmissione su Twitch. Se si vuole creare una scena aperta verso l’europa si deve iniziare anche a pensare alla europea. Lo spettacolo di eventi come le LCS è garantito dalla narrazione delle storie interne alla stessa scena competitiva.
Detto questo ritengo il Red Bull Factions uno degli eventi meglio organizzati di tutta la scena eSport italiana e, per questo, spero che le realtà coinvolte continuino a lavorare in questa direzione per offrire contenuti di questo livello anche per chi li segue da casa.
Immagine via PG Esports, Facebook