Crisi Ucraina-Russia: potrebbero esserci conseguenze sul competitivo di LoL?
La Crisi Ucraina sviluppatasi in queste ore ha scosso tutto il mondo, in quanto ha riportato la guerra nel cuore dell’Europa dopo decenni di pace. Al netto delle ragioni geopolitiche, che non tratteremo in questa sede, l’aggressione militare ha scatenato forti reazioni in tutto il mondo.
Quasi tutti gli stati del mondo hanno approntato un pacchetto di sanzioni per la Russia (paese aggressore), ed anche diverse autorità sportive vorrebbero escludere la nazione dai prossimi grandi eventi. Ma nel settore degli esports di LoL che succede?
Al momento tutto tace in casa Riot, anche se qualcosa potrebbe muoversi nel breve periodo ed influenzare i prossimi tornei internazionali.
Le possibile conseguenze della Crisi Ucraina sul competitivo di LoL
Unità nelle sanzioni
Come detto in precedenza, quasi tutti i paesi del mondo stanno approntando un pacchetto di sanzioni per la Russia, in modo da fare pressione sulla sua economia e “costringerla” in qualche modo a cessare il fuoco e ritirare le truppe. Ma le reazioni non si sono limitate alla politica o ai singoli cittadini, in quanto la Crisi Ucraina è sfociata anche nel mondo dello sport.
Qualche ora fa, la UEFA, ha ufficialmente deciso di spostare la sede della finale di Champions League da San Pietroburgo a Parigi, accogliendo così diverse proteste. Ma non è tutto. Infatti la UAF (la federcalcio ucraina che aveva già chiesto lo spostamento della finale di Champions e della Supercoppa 2023) ha sollecitato esplicitamente, in una lettera aperta indirizzata a FIFA e UEFA, l’estromissione dei club e della nazionale russa da ogni competizione internazionale.
Al momento non è chiaro se i due organi del calcio provvederanno a prendere delle decisioni in merito, ma un’estromissione totale non sorprenderebbe più di tanto. L’isolare la Russia da ogni tipo di relazione internazionale sembra la via preferenziale per non arrivare all’intervento militare.
Proprio nel momento in cui stiamo scrivendo questo articolo, la FIA ha anche deciso di non disputare il Gran Premio F1 di Sochi. Anche questa è una reazione all’aggressione russa, che testimonia quanto il mondo dello sport sia contrario a questa guerra.
I possibili risvolti sul competitivo di LoL
Benché il contesto internazionale di League Of Legends sia nettamente diverso da quello sportivo, potrebbero esserci delle conseguenze anche in questo campo. Se l’escalation di sanzioni dovesse continuare, anche Riot sarebbe costretta ad adeguarsi in modo o nell’altro.
Chiaramente la posizione dell’azienda non è facile, visto che la maggioranza del suo pacchetto azionario è detenuto da Tencent, società controllata dal governo cinese che fino ad ora non ha mai apertamente condannato l’invasione russa.
Se si procedesse, come sembra in queste ore, verso un inevitabile punto di non ritorno, anche Riot potrebbe valutare di escludere il team russi dai suoi eventi internazionali. Ma in questo caso la decisione non sarebbe semplice. Da sempre Riot si è schierata contro la violenza in tutte le sue forme, quindi crediamo che non rimarrà neutrale in questo caso.
Sicuramente non sarebbe giusto escludere squadre e giocatori che non hanno nulla a che fare con le decisioni del Presidente Putin ma, come succede in ogni guerra, sono sempre gli innocenti a pagare il prezzo più alto. Sono sempre i normali cittadini a dover subire lo scotto delle politiche scellerate.
La situazione generale è molto difficile, per tutti. Ma purtroppo, quando c’è una guerra in atto, ci si deve sempre schierare, per ripudiare questo strumento di offesa ed i conseguenti spargimenti di sangue.
(Nel frattempo la LEC ha rilasciato un comunicato abbastanza controverso, che ha già suscitato parecchie polemiche per le parole usate. Potete leggere tutto qui.)