La storia degli eroi di HotS: Rehgar
Ben ritrovati amici, e benvenuti alla quarta puntata di ”Storia degli Eroi”.
La scorsa settimana abbiamo avuto modo di rivivere insieme la lunga storia di Kerrigan, l’amata ma temibile Regina delle Lame.
Quest’oggi invece ci addentreremo assieme nelle vicende di Rehgar Terrafuriosa, maestro gladiatore nonché consigliere di Thrall.
Le origini
Rehgar nacque su Draenor. Addestrato fin da piccolo all’arte del combattimento a causa della guerra che da anni imperversava tra il suo clan ed un gruppo di ogre, Rehgar uccise il suo primo nemico molto prima di tutti i suoi coetanei.
Nonostante le sue ottime abilità belliche venne tuttavia catturato dalla fazione rivale che lo sfruttò per allenare i novizi.
Da schiavo a padrone
Dopo svariati anni ed innumerevoli uccisioni Rehgar, ormai cresciuto, venne venduto ad un gruppo di orchi schiavisti.
Grazie alla sua dote venne poi scelto per prender parte all’invasione di Azeroth. Fu proprio durante quest’ultima che venne imprigionato per la seconda volta.
Poco dopo la sua cattura tuttavia, a causa del suo temperamento focoso e della difficoltà nel tenerlo sotto controllo, venne venduto a Lord Agrovane, che intendeva utilizzarlo come gladiatore. Tutto molto bello sicuramente, ma Rehgar non era d’accordo; per troppi anni aveva vissuto da schiavo, non intendeva sopportare oltre.
Sfuggito infatti dal giogo umano egli si rifece un nome come gladiatore, ma libero da ogni catena.
Dopo anni passati ad accumulare fama e ricchezze Rehgar decise di mettere su la propria squadra.
Spendendo buona parte degli incassi guadagnati in quegli anni da lottatore l’orco iniziò la sua carriera da addestratore di gladiatori, acquistando dapprima Bloodeye Redfist, per poi completare la squadra con Valeera Sanguinar e Broll Orsomanto.
La morte di un campione e la nascita di una leggenda
Tuttavia, poco dopo la composizione del trio, Bloodeye venne assassinato dal compagno di uno dei gladiatori che Redfist aveva sconfitto. Rehgar dovette quindi rimettersi in viaggio, alla ricerca di un degno sostituto per il suo team, ma questa volta il destino aveva arriso al nostro eroe.
Durante un’escursione lungo la costa di Durotar infatti Rehgar si imbatté in un umano, ferito ed in stato di amnesia. Sfruttando la situazione a suo vantaggio, l’orco decise di schiavizzare Varian, questo il nome del ragazzo, e di portarlo con sé a a Orgrimmar come sostituto di Redfist.
Qui Rehgar si prodigò nello sviluppo dei suoi campioni, rendendoli delle letali macchine di morte.
Fu proprio grazie a questo durissimo allenamento che Varian qualche mese dopo condusse il trio di eroi alla vittoria nel torneo di Dire Maul, arricchendo Rehgar a dismisura.
La grande fuga
Concluso il torneo ed in cerca di nuove leve, Rehgar decise di recarsi a Picco del Tuono.
Lungo il tragitto e sotto richiesta della sua squadra, l’orco si soffermo alle Pozze della Visione, dove venne accolto da un suo carissimo amico, l’Arcidruido Hamuul Totem Runico. Tuttavia il gruppo scoprì che un elementale aveva preso il controllo della zona.
Sconfitto il temibile avversario, Varian venne ricompensato da Hamuul con una piuma di ippogrifo.
Per quanto Rehgar, grazie alle conoscenze sciamaniche ottenute da Thrall qualche tempo prima, conoscesse bene il significato di quel gesto, decise di non dire nulla.
Infatti qualche tempo dopo Broll, utilizzando i propri poteri druidici, evocò un ippogrifo utilizzando il regalo di Hamuul, sfuggendo così a Rehgar e portandosi Varian via con sé.
L’orco, pur se non veramente interessato a ricatturare i suoi guerrieri, inviò alcuni dei suoi uomini sulle tracce dei fuggiaschi, per non perdere la faccia.
Giochi diplomatici
Conscio del fatto che qualcosa in lui era cambiato, Rehgar decise di abbandonare la carriera di schiavista e di offrire i suoi servigi a Thrall, che lo assunse in vece di consigliere.
È proprio durante questi anni che Rehgar iniziò a sviluppare la propria intolleranza per Garrosh, che più di tutto bramava il sangue dell’Alleanza.
Durante una missione diplomatica a Theramore Thrall, Rehgar e Garrosh, assieme a Varian, diventato nel mentre re, vennero assaltati dagli uomini del Martello del Crepuscolo, che si erano mascherati come membri di entrambe le fazioni in modo da accrescere la discordia tra le due parti.
Fu proprio a causa di questi eventi che Garrosh, arrabbiato per l’affronto subito a Theramore e bramoso di sangue, iniziò a sfidare apertamente Thrall. Rehgar, temendo le conseguenze di una rivolta, consigliò a Thrall di tagliare la testa al toro sfidando Malogrido al Mak’gora, un combattimento rituale per decidere chi avrebbe dovuto guidare l’Orda. Tuttavia, prima del termine del combattimento, Orgrimmar fu assaltata dal Flagello.
Rehgar venne successivamente nominato da Thrall per prendere parte al Nuovo Concilio di Tirisfal, un’organizzazione nata con lo scopo di eliminare la minaccia di Cho’Gall da Azeroth. Inutile dire che anche questa volta Rehgar si rivelò più che all’altezza, distruggendo l’Ogre Magi una volta per tutte.
Il cataclisma
L’ultima volta che incontriamo Rehgar è durante il Cataclisma quando, al fianco degli altri sciamani, cercò di aiutare Thrall nella sua missione per salvare Azeroth.
Da quel momento in poi, le sue traccie si sono perse e nessuno sa dove questo grande eroe sia veramente finito.
Avrà forse ripreso a combattere nelle arene? O avrà subito una sorte ben peggiore? Probabilmente solo il tempo potrà rispondere a questa domanda.
Skin alternative
Rehgar Artiglio di Ferro
”Il piano era semplice… la sua vita in cambio dell’addestramento dei Guerrieri Kor’Kron di Garrosh. Dopo la loro vittoria a Orgrimmar, Rehgar capì che l’unico modo per abbattere l’Orda di Ferro sarebbe stato combatterla dall’interno.”
Beh, mi sembra non ci siano dubbi in questo caso. Rehgar, ancora vivo dopo l’Assedio di Orgrimmar, ha deciso di rimanere fedele a Thrall, entrando a far parte dell’Orda di Ferro ma allo stesso tempo facendo il doppio gioco.
Rehgar Babbo Inverno
”Alcune persone credono che Babbo Inverno sia solo un’icona commerciale inventata dalla Masseria Buongusto. Quelle persone ricevono carbone all’interno dello loro calze.”
Tutti conoscono Rehgar per la sua reputazione da combattente, ma pochi sanno del suo lato gentile.
Il nostro caro Orco infatti ha da sempre fatto volontariato negli ospedali e negli orfanotrofi. Questo è appunto uno dei costumi da lui utilizzato durante il periodo natalizio per portare gioia e serenità a tutti quei bambini che, a causa della guerra, hanno perso le ragioni per ridere.
Bene, ed anche per oggi è tutto cari amici. Vi saluto e vi do appuntamento alla prossima settimana con la quinta puntata de ”La storia degli eroi”!