DreamHack All-Stars: i risultati
Dal 13 al 14 giugno, presso la Hall B di Elmia a Jönköping, Svezia, si è tenuto il DreamHack All-Stars, un torneo di Heroes of The Storm, organizzato durante il DreamHack Summer, diviso in due tappe: la prima si è conclusa ieri sera, mentre la prossima si svolgerà a Valencia dal 16 luglio.
Alla fase finale di questo torneo hanno partecipato 4 team. Tre squadre hanno ricevuto l’invito in base ai piazzamenti ottenuti nei precedenti DreamHack:
- il Team Liquid si è dimostrata una delle migliori formazioni europee conquistando il PGL Champions of The Storm al Dreamhack di Bucarest;
- i Natus Vincere hanno trionfato nel Dreamhack Tours Heroes of The Storm;
- i Gamers 2 sono arrivati secondi al PGL Champions.
Per il 4 spot nella manifestazione è stato indetto un torneo in cui ogni partecipante al Dreamhack poteva iscrivere il proprio team. Alla fine l’hanno spuntata i pro del Team Fnatic, che ai playoff hanno avuto la meglio sugli Alternate.
Il montepremi era di 10.000 $, di cui 5000 $ al vincitore, 3000 $ al 2° classificato e 1000 $ al 3°/4°. Tutti i match sono stati disputati al meglio delle tre partite.
La struttura del torneo era la consueta Double Elimination Bracket: nel girone denominato Winner Bracket avvenivano i primi scontri, con i team vincenti che accedevano al Round 2, mentre le due squadre perdenti finivano nella Loser Bracket. In caso di ulteriore sconfitta in questo girone si veniva eliminati definitivamente. Anche il team sconfitto nel Round 2 della Winner Bracket si ritrovava nella Loser Bracket a contendere il posto per la Grand Final alla squadra superstite della Loser Bracket. Il trofeo veniva assegnato tra la vincente della Winner Bracket e la vincente della Loser Bracket.
Di seguito si può consultare l’andamento del torneo nella sua fase finale:
Ancora una volta due ragazzi italiani sono stati i protagonisti con il loro team: i Fnatic. Riccardo “Kesil” Archetti e Cristian “Ace of Spades” Lippa non sono riusciti però a trascinare la propria squadra in fondo al torneo. Per loro la consolazione di aver strappato al Team Liquid l’unico game della fase finale del torneo, prima della Grand Final.
Grand Final
A distanza di una settimana dall’Enter The Storm #2 (di cui avevamo parlato qui), il Team Liquid e i Gamers 2 si ritrovano uno di fronte all’altro nella finale. Domenica scorsa avevano trionfato i primi. I Liquid, nel corso del DreamHack All-Stars, avevano già sconfitto gli avversari con un secco 2-0 al Round 2. Entrambi i team si sono guadagnati l’accesso al Dreamhack di Valencia che prenderà il via dal prossimo 16 luglio e che metterà in palio 15mila $ di montepremi. La Grand Final si gioca al meglio delle 5 partite. È possibile seguire tutta l’azione della Finale sul canale Youtube del DreamHack: clicca qui.
Game 1
Viene assegnato a tavolino in favore del Team Liquid in quanto vincitore della Winner Bracket.
Game 2
Mappa: Contea del Drago.
I Gamers 2 partono con lo stile che li contraddistingue: muoversi in gruppo da quattro, pulire la prima ondata di minion per poi andare ad occupare un’altra corsia. Nella porzione top della mappa i rudimentali Vichinghi Sperduti se la vedono con il carro armato di Sgt. Hammer, impossibile da attaccare nella sua forma da assedio, un po’ più debole quando si tratta di conquistare l’altare. Quando si attivano gli altari, infatti, il trio nordico non ci mette molto ad occupare quello top e a prendersi la first kill ai danni di Bama Kowalski. Discorso diverso per quello situato bot, che cambia diverse volte colore prima di diventare definitivamente blu: il Drago Cavaliere viene liberato dal Team Liquid. I ragazzi spagnoli, invece di spingere assieme alla creatura appena evocata, decidono di andare in tre nella bot lane. I G2 reagiscono spostando quattro membri a difesa del forte inferiore, riuscendo a respingere l’invasione e ad isolare Johanna dal resto dei Liquid: uccisione che avviene all’altezza del campo Difficile nella parte inferiore della mappa. Campo che viene arato al minuto 5 in solitaria da Illidan. Nel frattempo il Drago ha distrutto le torri della corsia centrale e la spinta del TL ha prodotto lo stesso risultato nella corsia bot. Poco dopo i Liquid riescono a neutralizzare Valla nella corsia bot, grazie all’Anomalia Gravitazionale di Kael’Thas, e a conquistare il campo Facile dei mercenari dalla parte rossa. Con l’ausilio dei Giganti d’assedio i TL riescono a distruggere il primo forte dell’incontro, nella corsia inferiore. Ottenere il secondo Drago Cavaliere è una formalità, visto che i Gamers 2 sono a leccarsi le ferite in base. Prima della terza attivazione degli altari, a livello 10 ormai acquisito da entrambe le compagini, scoppia un team fight nella corsia superiore che vede i G2 protagonisti di tre kill: su Illidan e su 2 Vichinghi. Il tutto grazie ad uno straordinaria Carica Sotterranea di Anub’Arak che stordisce metà team avversario e crea il panico tra le fila nemiche. Nello scontro successivo i TL invadono la giungla avversaria all’altezza del campo Facile: i G2 perdono Muradin ed Anub’Arak a causa della tempesta di fuoco scatenata dalla Fenice e dall’Incursione Drakkar (le abilità eroiche scelte rispettivamente da Kael’Thas e dai Vichinghi Sperduti), mentre i Liquid conquistano i mercenari. Grazie a questa dipartita i TL ottengono il terzo Drago dell’incontro e sfondano bot, senza tuttavia toccare il forte interno. I ragazzi spagnoli dominano la giungla, Illidan versione Tarzan ne diventa il Re. A vantaggio acquisito per i Vichinghi è facilissimo attivare entrambi gli altari. Così evocare il quarto ed il quinto Drago Cavaliere diventa una pura formalità. Con quest’ultimo il Team Liquid si reca direttamente al Nexus avversario, ormai scoperto. Sono pochi i danni che i G2 riescono ad indirizzare alla potente creatura. Il Nucleo cede sotto i colpi ripetuti della squadra blu. Il Team Liquid si aggiudica il game.
Game 3
Mappa: Valle Maledetta.
Per portare a casa la Coppa i Gamers 2 devono vincere tre partite di fila. Ancora una volta i G2 optano per il doppio guerriero, anche se si vedono privati del loro amato Anub’Arak. Il team polacco si muove in gruppo nelle fasi iniziali. All’altezza della corsia superiore si scatena la potenza a distanza del trio Zagara-Sylvanas-Alachiara che porta i propri frutti al minuto 1:30, ai danni di uno sfrontato Anub’Arak. La first-kill era stata realizzata pochi istanti prima da Muradin sul Vichingo Erik, nella corsia inferiore. Rehgar è lasciato a farmare bot, molto strano per l’uncio healer presente nel Team Liquid. Quando compare il primo tributo, nella parte superiore della mappa, GranPkt non riesce a raggiungere in tempo i compagni: i G2 lo raccolgono facilmente, visto i pochi hp rimasti ad Anub’Arak, Valla e Zeratul che non tentano nemmeno di contestare il tributo. Quando spunta la seconda retta per il Signore dei Corvi, i G2 hanno un livello di vantaggio, nonostante la presenza dei Vichinghi avversari che non riescono ad incidere nel game. I Liquid approfittano del tributo per ridurre un po’ il gap di esperienza: il trio nordico farma mid, Valla bot, mentre gli altri membri del team fanno perdere tempo prezioso ai G2 che sono intenti a raccogliere il tributo. Dopo qualche tentennamento i ragazzi polacchi portano a 2 il conto dei tributi. Tyrael, Sylvanas ed Alachiara tendono un agguato in giungla all’ignaro Rehgar, mettendolo KO. Come se non bastasse i G2 sono favoriti dalla comparsa del terzo tributo: quasi impossibile per il Team Liquid contestarlo senza il proprio healer. Nella convulsa azione perdono la vita Zeratul, che si era esposto per rallentare i G2, e i Vichinghi, annientati dalla potenza di Sylvanas e Zagara. Con la Maledizione attiva il team polacco abbatte i forti bot e mid e uccide Valla, sorpresa da sola nella corsia inferiore. Al termine della Maledizione entrambi i team sconfiggono i Boss. I G2 hanno 1 livello di vantaggio e ne approfittano per spingere nella corsia superiore insieme al potente alleato, riuscendo a distruggere il forte più vicino al Nucleo avversario. Il Golem dei Liquid fa il suo dovere nella corsia inferiore, abbattendo il primo forte dei G2. Quando compare il quarto tributo si scatena un atroce team fight. I G2 hanno due livelli di vantaggio, 15 contro 13, ma si fanno accerchiare dai Liquid. Zeratul usa Prigione del Vuoto su Sylvanas. Anub’Arak piazza una Carica Sotterranea che stordisce tre membri dei G2. Ma il primo a cadere è il Prelato Oscuro, castigato dal Giudizio di Tyrael. Nonostante i danni subiti i G2 ribaltano le sorti della battaglia, perdendo sì Zagara, ma uccidendo Anub’Arak ,Valla, Olaf e Baleog. Il team polacco si assicura un altro tributo. Sulle ali dell’entusiasmo i G2 spingono nella corsia centrale per spianarsi la strada. Poi avviene l’imprevedibile quando sulla mappa spunta il sesto tributo. Un solo livello divide le due formazioni. Zeratul compie un miracolo riuscendo ad imprigionare Alachiara con la sua abilità eroica. Segue la Pioggia Vendicativa di Valla che inchioda al terreno il povero draghetto. I G2 cadono uno dopo l’altro: il Team Liquid realizza un ACE. Nel fight perdono la vita anche Valla, Olaf ed Erik dei TL. Il passo seguente per i Liquid è quello di ottenere entrambi i Boss. Quando spunta l’ennesimo tributo le due squadre si affrontano con il livello 18 acquisito. Zagara è il target primario. Troppi i danni che subisce la Matriarca dello Sciame. Con la sua morte si esauriscono anche le speranze dei Gamers 2 che subiscono un altro ACE. Il Team Liquid si dirige verso il Nucleo e si afferma anche nel DreamHack svedese. Un altro tassello del puzzle che colloca i ragazzi spagnoli al vertice del panorama europeo. Ancora una volta hanno dimostrato di essere una grande squadra e di saper restare uniti anche nei momenti di difficoltà, come dimostrato nell’ultimo game.