Storia delle carte: Re Mukla
Quanti di voi non si sono mai chiesti quale fosse la storia del nostro amico scimmione? Bene! Allora quest’oggi potrete togliervi lo sfizio di conoscere forse una delle lore (se così possiamo chiamarla) più corte tra tutte le creature leggendarie ospitate nella locanda. Signore e signori…Re Mukla!
Essendo sostanzialmente privo di una vera e propria storia, analizzeremo il nostro protagonista in un modo leggermente diverso dalle lore già trattate nel sito, per tanto mi auguro che sia di vostro gusto. Buona lettura
Al largo della costa orientale della Valle di Rovotorto, si trova la più grande isola della zona: L’Isola di Jaguero. Popolata da gorilla, bonobo e pantere, la giungla ospita anche il nostro caro Re Mukla Pelolustro il quale vanta un completo controllo del posto e delle bestie che vi vivono.
Apriamo una piccola parentesi prima di continuare con la storia: chi di voi si è mai accorto del tauren stretto nella mano destra del nostro gorilla? Beh…il soggetto non è nient’altro che la Principessa Poobah, la nostra quest giver.
Quest
Tutto ha inizio con il ritrovamento di un messaggio trovato in una bottiglia semi ricoperta dalla sabbia. A quanto pare, un’anonima tauren è stata presa in ostaggio da delle bestie e sta a noi riuscire a liberarla. Raggiunto il mittente al centro dell’isola, ci supplicherà prima di fare strage delle pantere che la tengono furtivamente d’occhio notte e giorno, poi riottenere tutti i suoi beni tenuti in custodia dai bonobo. Una volta soddisfatti i capricci della Principessa potremo finalmente andare a caccia di Re Mukla per sconfiggerlo e prendergli con la forza le chiavi delle catene che imprigionano Poobah riuscendo così a liberarla.
Re Mukla è ovviamente un omaggio a Donkey Kong, non solo per il fatto che entrambi tengono prigioniera una principessa ma anche perché entrambi lanciano dei barili per attaccare (e questo non solo su WoW ma anche nel tutorial di Hearhtstone).
WoW TCG
Come credo quasi tutti sappiate, una bella fetta delle carte di Hearthstone sono delle rivisitazioni delle carte originariamente create per il TCG (Trading Card Game) di WoW, ormai ufficialmente morto. Bene…così come abbiamo visto per Dott. Boom, anche Re Mukla ha avuto una sua carta rappresentativa. Benché in Hearthstone non sia ancora mai stata utilizzata in mazzi competitivi, nel vecchio meta di WoW veniva considerata una carta più che discreta dato il suo effetto.
In WoW TCG esistevano inoltre delle carte particolari in grado di interagire direttamente con World of Warcraft. Queste carte, comunemente riconosciute come Loot cards, permettevano di ottenere l’oggetto della carta in questione tramite l’inserimento di un codice rendendo alcune di queste particolarmente rare e costose. Anche Re Mukla aveva una sua Loot Card la quale ci garantiva la possibilità di evocare come pet un piccolo bonobo di nome Bananas. Il valore di questa carta non particolarmente rara per i collezionisti ora si aggira intorno ai 30 dollari ma ce ne sono alcune che ora arrivano anche a quasi 800 dollari. Quindi in conclusione, date uno sguardo alle vostre vecchie carte…potreste ritrovarvi tra le mani un piccolo tesoro.