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Storia delle carte: chi è l’Old God C’Thun?

Storia delle carte: chi è l’Old God C’Thun?

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Bentrovati a voi tutti, frequentatori della Locanda assetati di conoscenza!

In questa nuova puntata dedicata alla Storia delle Carte, oggi, andremo a conoscere nei particolari la storia di uno dei quattro Dei Antichi che hanno governato il mondo di Azeroth nei primordi della loro esistenza prima che fossero sconfitti ed imprigionati dopo la battaglia contro i Titani; nella fattispecie parliamo del Dio della Pazzia e del Caos, ovvero il mitico C’thun.

Il Dio Antico C’thun fu anche il creatore della razza dei Qiraji (una razza di creature dalle fattezze insettoidi governata dai famosi Imperatori Gemelli Vek’lor e Vek’nilash) oltre che a risiedere all’interno della città di Ahn’Quiraj (la città stato dei Qiraji) nella zona di Silithus, che altro non è che una zona a Sud di Kalimdor infestata dagli insetti e creature simili a questi ultimi.

Ma ora non mettiamo troppa carne al fuoco e andiamo per ordine raccontandovi la sua Storia:

Moltissimi millenni orsono, gli Dei Antichi, con C’thun tra di essi, si palesarono nel mondo di Azeroth. Essi riuscirono a proliferare in breve tempo grazie alla loro abilità di generare i loro N’raqi (comunemente conosciuti come i Senzavolto, sono una razza mostruosa che prende vita dalla materia organica degli Dei Antichi) e gli Aqir (un’altra razza insettoide che prendeva vita dalla materia degli Dei Antichi) ed in poco tempo fondarono il loro potente Black Empire, schiavizzando i caotici Elementali, che erano gli unici abitanti del mondo di Warcraft sino a quel momento.

Tutto questo regime del disordine e del Caos sembrò giungere ad un epilogo quando i divini Titani fecero la loro comparsa nel mondo di Azeroth. Questi ultimi giurarono di ripulire il pianeta scacciando gli Old Gods e liberandolo dalla loro influenza maligna; così, i Titani crearono la Forgia dei Titani in grado di costruire un esercito in grado di contrastare il Black Empire.

Grazie alla Forgia dei Titani, essi riuscirono in un primo momento ad imprigionare i Signori Elementali e distruggere la maggior parte del popolo degli Aqir, ma quando constatarono gli effetti catastrofici che la morte del primo Dio Antico Y’shaarj aveva scatenato sul mondo di Azeroth, i Titani concordarono che sarebbe stato meglio imprigionare i restanti Dei Antichi piuttosto che ucciderli.

Dopo aver contrastato ed imprigionato il Dio Antico N’zoth, i Titani diressero la loro campagna verso la città-tempio di C’thun; una volta superati i seguaci del Dio Antico, ovvero gli N’raqi, i Titani furono in grado di imprigionare anche il terribile C’thun che, come gli altri Old Gods imprigionati, rimase dormiente nell’attesa di poter nuovamente scatenare la sua influenza maligna sul mondo di Warcraft.

La guerra delle Sabbie Mobili

Per millenni il mostruoso C’thun rimase dormiente all’interno della sua prigione sotterranea.

Tutto d’un tratto, la razza conosciuta come i Troll (una razza antichissima che abitava il pianeta già da prima dei Titani e di cui possiamo trovare svariate sotto-razze) risvegliò accidentalmente la razza insettoide degli Aqir, che erano fuggiti nel sottosuolo durante la distruzione del Black Empire.

Gli Aqir, guidati dal loro C’Thrax (quello che si identifica come il Generale dei Senzavolto) Kith’ix, diedero luogo ad una spietata guerra contro i Troll. Nonostante ciò, i Troll furono in grado di ricacciare gli insettoidi ai confini del continente Kalimdor.

Solamente un gruppo di Aqir riuscì a fuggire a Sud-Ovest fino ad arrivare ad Ahn’Quiraj, schiavizzando i suoi Guardiani, gli Anubisath, nel tentativo di utilizzare i Giganti contro i loro nemici; tuttavia i Troll Gurubashi (una tribù Troll abitante nella giungla) furono assolutamente in grado di contenere anche questa volta la razza insettoide dentro la fortezza per il resto della guerra.

Gli Aqir rimasero all’interno delle mura del complesso della prigione, in realtà, per milioni di anni e, col tempo, l’influenza di C’thun li trasformò in una nuova razza: i Qiraji, per l’appunto.

Molte migliaia di anni dopo, gli Elfi della Notte risvegliarono accidentalmente i Qiraji ormai dormienti con il loro ingresso. C’thun reagì con fragore e si accorse di tutti gli insettoidi che si erano radunati attorno a lui.

Il Dio Antico guidò i Qiraji e i loro servitori insetti in una frenesia omicida di violenza e presto si diressero come uno sciame fortissimo verso la zona di Silithus (la porzione che forma la parte Sud-Ovest del continente di Kalimdor).

Fu così a cominciare la Guerra delle Sabbie Mobili; l’intera Silithus era sotto il pieno controllo del popolo dei Qiraji. L’esercito deli Elfi della Notte, capitanato dall’impavido Fandral, ricacciò questa terribile piaga indietro fino al cratere di Un’Goro (una zona completamente isolata dal resto del mondo in quanto circondata da ben tre deserti.

Fandral aveva anche chiesto l’aiuto dei Draghi di Bronzo che risiedevano nelle Caverne del Tempo (che contengono al loro interno diversi portali che davano accesso ad eventi chiave del passato di Azeroth) ma inizialmente il drago Anachronos (il leader dei Draghi di Bronzo, nonché figlio di Nozdormu) rifiutò di concedere il loro aiuto sino a quando i Qiraji attaccarono la Caverna del Tempo; in quel momento Anachronos si decise ad entrare in guerra alleandosi col popolo degli Elfi della Notte.

Una volta consapevoli che anche le forze combinate dei due eserciti sarebbero state in grado di fronteggiare la potenza maligna dei Qiraji, Anachronos decise di ricorrere all’aiuto i draghi Verdi, Rossi e Blu.

Ad un certo punto della battaglia, il Drago blu Arygos fu il primo a notare le strane emanazioni che provenivano dal Tempio monolitico nel quadrante sud della città di Ahn’Quiraj; questo era un potere molto strano e diverso da tutto ciò che era possibile che i Qiraji avessero potuto manifestare. Vedendo la quantità e la moltitudine di Qiraji e dei loro servitori che cresceva costantemente all’interno delle mura di Ahn’Quiraj e percependo la presenza maligna del Signore dei Qiraji, i draghi capirono che bisognava intervenire immediatamente.

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La città di Ahn’Quiraj con sullo sfondo il Dio Antico C’thun

Il Muro dello Scarabeo fu eretto per creare un’impenetrabile barriera magica atta a contenere la minaccia insettoide per poi concludere la guerra. I piani di C’thun erano andati in fumo.

 

Il Risveglio

Diversi secoli dopo, i Cancelli di Ahn’Quiraj si riaprirono nuovamente e i Qiraji ebbero di nuovo la possibilità di destabilizzare l’equilibrio naturale di Azeroth con la loro minaccia.

Si dice che C’thun fosse presente all’avvenimento e che scrutasse tutto ciò che accadeva con il suo orribile e gigante occhio, circondato dal mare e dai suoi stessi tentacoli; inoltre, il Dio Antico avrebbe ridotto in cenere ciascun essere vivente che aveva la velleità di sfidarlo o intralciare i suoi malefici piani che aveva in mente per Azeroth.

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L’occhio gigante di C’thun

Visto e considerato che C’thun temeva l’arrivo dei Draghi a difesa del mondo di Azeroth, lanciò un incantesimo che avrebbe fatto cadere ogni drago che si fosse avvicinato a lui sotto il suo controllo; mentre aspettava l’arrivo dei draghi con impazienza, C’thun aveva tralasciato, però, di difendersi dagli avventurieri mortali.

Infatti i Campioni degli avventurieri furono in grado di entrare all’interno della città di Ahn’Quiraj e di dare battaglia ai suoi abitanti, sino a raggiungere la dimora segreta di C’thun; una volta lì, essi riuscirono in un’impresa che era da sempre stata considerata impossibile e sconfissero il malefico C’thun.

Una volta sconfitto C’thun, gli avventurieri consegnarono il suo occhio al Drago Rosso Caelestrasz (un antico drago rosso, nonché figlio di Alexstrasza).

 

Tentativo di Resurrezione

Anni dopo, mentre il Re dei Lich era nel bel mezzo dell’attacco alle città di Roccavento ed Orgrimmar, distraendo il Re Varian Wrynn ed il Warchief Thrall, il mostruoso Cho’gall (potente mago ogre, nonché uno dei leader del Twilight Hammer) cominciò il tentativo di resurrezione del suo nuovo maestro: il Dio Antico C’thun.

Questo comportò per il corpo dell’ogre una terribile deformazione, rendendolo mostruoso e molto simile nelle fattezze al suo signore C’thun.

Nonostante tutto Cho’gall fu bloccato e i  suoi intenti vennero neutralizzati quando Med’an (un incrocio tra le razze degli orchi, dranei e umani) utilizzò il potere del Nuovo Concilio di Tirisfal, di cui lui era il fondatore. La vicenda si conclude con Med’an che fa crollare il tempio di Ahn’Quiraj addosso al terribile Cho’gall ponendo fine all’ultimo tentativo di riportare sul mondo di Azeroth lo spietato Dio Antico C’thun.

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Lo sapevi che…?

  • Secondo alcuni antichi racconti, sembrerebbe che C’thun, dopo un combattimento estenuante contro un Titano presso Silithus, finse la propria morte per poi poter risorgere diversi millenni più tardi per poter date vita alla razza dei Qiraji, che avrebbe avuto il compito di ricostruire la città di Ahn’Quiraj e spargere terrore proprio come è successo nella storia che abbiamo raccontato.
  • Gli Dei Antichi traggono palesemente ispirazione dai racconti fantastici dello scrittore H.P. Lovecraft e C’thun ne è un chiarissimo esempio. Il nome di C’thun, difatti, è un evidente riferimento a Cthulhu, una delle entità meglio conosciute descritte proprio nel libro sui Miti di Cthulhu. Tra l’altro, I termini C’thun, Cthulhu e tutte le varie derivazioni sembrano ricondurre alla parola greca “Chthonios” che letteralmente significa “sotto la terra” o “all’interno della terra”; questo termine viene tuttora utilizzato negli studi di mitologia greca per descrivere delle divinità collegate con il pianeta terra.

Inoltre non possiamo fare a meno di fare riferimento al malefico occhio di C’thun, che sembra richiamare molto all’occhio di Sauron che troviamo nei racconti del Signore degli Anelli di J. R. R. Tolkien.

La carta

Con l’uscita dell’espansione Sussurri degli Dei Antichi, la carta di C’thun è stata l’ambasciatrice di quella che tutti ricorderanno come la prima vera rivoluzione del gioco di Hearthstone.

Oltre ad essere stata la prima carta ad essere spoilerata nell’anteprima dell’espansione, C’thun ha fatto parte anche dello starter kit per tutti I giocatori con in accompagnamento anche alcuni dei servitori generici che potevano dargli dei potenziamenti.

Aldilà di tutte le considerazioni, C’thun ha visto inizialmente, come era prevedibile, un forte impulso con la nascita di molti mazzi incentrati su di lui; nella fase successiva al rilascio, I giocatori sono stati attratti nello sperimentare anche qualcosa di diverso mettendo parzialmente da parte questo temibile Old God; con lo stabilizzarsi del meta, però, è uscito fuori il vero potenziale che alcuni mazzi incentrati su C’thunpossono scatenare e questo non solo dovuto alla capacità di potenziare il nostro Dio Antico per aprirci la strada ad un burst finale devastante ma anche a tutte le carte che attivano il loro effetto nel momento in cui C’thun sarà arrivato a 10 o più punti d’attacco, come ad esempio su tutti gli imperatori Vek’lor e Vek’nilash.

Tra i mazzi con i maggiori riscontri all’interno della community dei giocatori troviamo certamente lo C’thun Warrior e, degno di nota, risulta essere lo C’thun Rogue, in quanto capace di fornire una variante valida al più classico Miracle Rogue.

Alla luce di tutto ciò, C’thun sembra dimostrarsi una carta funzionale nell’attuale contesto competitivo della locanda e sicuramente un tipo di carta che apre ad ulteriori archetipi futuri.

Sperando che anche questo racconto su uno dei personaggi della storia di Warcraft vi abbia appassionato, vi diamo appuntamento al prossimo appuntamento con la Storia delle carte.

Hearthstone, missioni settimanali troppo difficili: “ci siamo spinti troppo oltre”

Hearthstone, missioni settimanali troppo difficili: “ci siamo spinti troppo oltre”

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18/04/2024 18:57 di Marco "Stak" Cresta
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Con un rapido update, gli sviluppatori di Hearthstone hanno leggermente modificato le missioni settimanali, al fine di renderle “meno facili” per i giocatori.

Nel post dedicato, i devs hanno affermato: “Ieri è stata pubblicata la patch 29.2 con alcune modifiche alle missioni settimanali, rendendole più difficili da completare ma garantendo anche più punti esperienza XP.

Avevamo visto che molti giocatori completavano regolarmente le loro missioni settimanali, senza nemmeno impegnarsi realmente nel sistema delle weekly quest. Il nostro obiettivo con le modifiche era quello di fornire a tutti i nostri giocatori dei target per cui giocare e di premiare i giocatori che si sarebbero impegnati maggiormente (che probabilmente avrebbero comunque completato le missioni settimanali senza troppe difficoltà) per il loro.

Ma abbiamo ascoltato il vostro feedback ed è chiaro che ci siamo spinti troppo oltre. Vogliamo premiare i giocatori per i loro sforzi aggiuntivi, non rendere tali ricompense fuori dalla loro portata. Ecco perché stiamo mettendo insieme una patch di hotfix non programmata che riporterà la maggior parte dei requisiti delle missioni settimanali a un numero compreso tra quello che erano prima e quello che sono adesso.

“In arrivo un nuovo hotfix per le missioni settimanali di Hearthstone” 

Manterremo gli XP aggiuntivi come sono adesso. Presto avremo maggiori informazioni sulla tempistica di questo hotfix non pianificato, ma sarà in aggiunta al nostro primo hotfix che è già pronto e fissato per l’uscita.

Potrebbero esserci degli effetti strani in questa riduzione dei requisiti delle missioni. Quando accedi, ad esempio, potresti vedere una missione settimanale con un completamento superiore al 100%. Se ciò accade, il problema dovrebbe essere risolto dopo aver giocato e aver progredito di nuovo in quella particolare missione.

Grazie per il vostro feedback su questo aggiornamento. Non vediamo l’ora di sentire come si sentiranno i cambiamenti dopo questi aggiustamenti”.

Cosa ne pensate community? Siete d’accordo sul fatto che i devs abbiano “complicato” in modo eccessivo le missioni settimanali? La discussione, come sempre, è aperta!

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Duo della Battaglia di Hearthstone è disponibile

Duo della Battaglia di Hearthstone è disponibile

Profilo di Stak
17/04/2024 19:40 di Marco "Stak" Cresta
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La Stagione 7 della Battaglia è disponibile ormai da diverse ore su Hearthstone, con nuovi ed emozionanti aggiornamenti, tra cui il nuovissimo Duo della Battaglia cooperativo. I giocatori potranno entrare in azione con nuovissime carte e ricompense a tema fiabe.

L’UNIONE FA LA FORZA su DUO della Battaglia di Hearthstone

I player potranno unirsi a un amico o stringere nuove amicizie: sarà possibile mettersi in coda con un amico in una partita contro altre tre squadre composte da due giocatori ciascuna. Le squadre hanno un totale di vita condiviso, si passano le carte a vicenda attraverso il Portale (per 1 Oro) e collaborano per conquistare la corona.

Si potrà passare dalla modalità in solitaria a quella di Duo della Battaglia nel menu principale della Battaglia. Dal menu Duo, si potrà invitare un amico a giocare come proprio partner, oppure sarà possibile mettersi in coda per farsi assegnare un giocatore casuale.

Nella Stagione 7, i punteggi della Battaglia verranno azzerati e le missioni della Battaglia lasceranno la Locanda. Le Magie della Locanda rimarranno nella Locanda sia per la Battaglia tradizione che per la modalità Duo della Battaglia. Ci saranno punteggi separati per la modalità in solitaria e per quella di Duo della Battaglia, nonché classifiche separate.

AGGIORNAMENTO A MECCANICHE E SERVITORI

Nuovi eroi e servitori: con la pubblicazione di Duo, arrivano nuove carte ed eroi specifici per Duo che sfruttano il nuovo gameplay della modalità, ovvero 4 eroi, 16 servitori e 3 Magie della Locanda. Questi saranno disponibili solo in Duo della Battaglia, non nella modalità Battaglia normale.

C’era una volta una Locanda: la Stagione 7 include un corposo aggiornamento ai servitori, sia per Duo che per la Battaglia in solitaria, che prevede 50 nuovi servitori, oltre 10 servitori di ritorno e un paio di nuove Magie della Locanda. Sono previsti anche grandi cambiamenti, tra cui una riprogettazione delle Bestie, aggiornamenti ai Draghi e ai Robot, nonché aggiustamenti del bilanciamento di tantissimi servitori ed eroi.

RINNOVAMENTO DEL PERCORSO RICOMPENSE DELLA BATTAGLIA

I Percorsi Battaglia della Stagione 7 non annoiano mai grazie agli oggetti cosmetici a tema fiabe. Progredendo nel Pass Stagionale si potranno ottenere il Colpo Leggendario Favole Infinite, 18 modelli eroe aggiuntivi, un nuovo Barista e altro ancora!

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I giochi Blizzard torneranno ufficialmente in CINA

I giochi Blizzard torneranno ufficialmente in CINA

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10/04/2024 18:04 di Marco "Stak" Cresta
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Dopo aver dovuto abbandonare in fretta e furia il mercato nel corso del 2023, Blizzard si prepara al ritorno dei suoi titoli anche in Cina.

Microsoft ha infatti raggiunto un nuovo accordo con NetEase, di fatto rinnovando quello stesso accordo iniziato nell’ormai lontanissimo 2008, e per il quale era proprio NetEase a pubblicare i titoli Blizz all’interno dello stato cinese.

Il nuovo accordo, di cui non è ancora chiara la “data di inizio”, vedrà quindi il ritorno di titoli come World of Warcraft, Hearthstone, Diablo, Overwatch, StarCraft e altri sul mercato cinese. Oltre a questo però, Microsoft e NetEase esploreranno la possibilità di portare nuovi titoli del colosso cinese anche sulle console Xbox e su altre piattaforme.

Parliamo di “colosso” non a caso, considerato che nel 2024, NetEase è la seconda azienda di videogiochi in Cina dietro solamente all’altrettanto “gigantesco” Tencent.

Blizzard e NetEase nuovamente alleati nel mercato della CINA: le parole dei protagonisti

Ovviamente soddisfatta Johanna Faries, presidente di Blizzard Entertainment, che in conferenza stampa ha dichiarato: “Noi di Blizzard siamo entusiasti di ristabilire la nostra partnership con NetEase e di lavorare insieme, con profondo apprezzamento per la collaborazione tra i nostri team, per offrire esperienze di gioco leggendarie ai giocatori in Cina.

Siamo immensamente grati per la passione che la comunità cinese ha dimostrato per i giochi Blizzard nel corso degli anni, e siamo concentrati nel riportare i nostri universi ai giocatori con eccellenza e dedizione.

Sostanzialmente sulla stessa linea William Ding, il CEO di NetEase, che tramite un comunicato ha dichiarato: “Celebrando le nostre collaborazioni, siamo entusiasti di intraprendere il prossimo capitolo, costruito sulla fiducia e sul rispetto reciproco, per servire i nostri utenti in questa comunità unica che abbiamo costruito insieme.

Il nostro impegno nel fornire un’esperienza di intrattenimento più esaltante e creativa rimane costante e siamo entusiasti di vedere sinergie positive promosse per incoraggiare e potenziare le collaborazioni per portare la gioia del gioco a un’ampia comunità”.

Seguiranno nuovi aggiornamenti.

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