Storia delle Carte: Chi è in realtà Cho’Gall?
Salute a tutti voi, avventori della Locanda più famosa al mondo!
Come di consueto, quest’oggi vi andremo a raccontare le vicende di una delle carte rilasciate con l’espansione Whispers of the Old Gods che, seppure non abbia trovato per il momento il giusto spazio all’interno dello scenario competitivo hearthstoniano, si può considerare una delle carte con il più alto potenziale inespresso fino a questo momento. Stiamo parlando del temibile Cho’gall, fedelissimo di Gul’dan nonché potentissimo e malvagio mago Ogre che fu iniziato del Quinto Circolo del Concilio dell’Ombra per poi essere addirittura a capo del Clan del Martello del Crepuscolo (Twilight Hammer).
Cho’gall fu in grado di sopravvivere con quello che rimaneva del suo Clan quando Gul’dan fu fatto a pezzi dai demoni durante la sua missione per la ricerca dell’Occhio di Sargeras (un potentissimo artefatto a forma di gemma), verso la fine della Seconda Guerra.
In seguito a questi avvenimenti, Cho’gall decise di fuggire a Kalimdor, trovando rifugio all’interno della città, ormai in rovina, di Ahn’Quiraj, dove il suo corpo rimase mutato e distorto dal potere del Dio Antico C’thun con conseguenze catastrofiche.
Questi sono solo alcuni degli avvenimenti che hanno visto come protagonista il terribile Cho’gall, quindi senza troppi indugi passiamo a raccontarvi più nel dettaglio la sua epopea.
Storia
Prima e Seconda Guerra
Le origini esatte di Cho’gall e i suoi primi anni di vita risultano praticamente sconosciuti, sebbene si possa supporre che fosse un cittadino dell’Impero Gorian (la Nazione-Stato degli Ogre che comprendeva diverse zone nel territorio di Draenor).
Cho’gall entrò in contatto con Gul’dan quando ancora era molto giovane, così il Warlock decise di prenderlo con sé per poterlo crescere ed allenare nelle arti arcane che gli permisero di dominare i poteri della Distorsione Fatua.
Grazie agli enormi poteri che Cho’gall era riuscito ad acquisire, col tempo egli guadagnò anche il controllo del Twilight Hammer divenendo, man mano, uno dei membri della vecchia Orda più temuti e venerati durante la Prima e la Seconda Guerra contro gli esseri umani. Parimenti, Orgrim Martelfato lo considerava pericoloso tanto quanto lo erano gli orchi fanatici che lo seguivano nelle sue avventure. Una di queste fu proprio il primo assedio alla fortezza di Roccavento, che Cho’gall condusse dopo il suo ingresso ad Azeroth al fianco di Kilrogg Deadeye (guerriero e leader del Clan Bleeding Hollow nonché uno dei leader più anziani dell’Orda) ma che risultò fallimentare.
Nonostante Cho’gall fosse estremamente potente, egli era noto anche per la sua follia; difatti, il Clan da lui capeggiato risultava essere molto esiguo (inferiore numericamente ad una normale tribù) ma caratterizzato da un culto religioso che si proponeva di portare sulla Terra l’apocalisse.
In qualità di leader del suo Clan e braccio destro di Gul’dan, il ruolo di Cho’gall risultò cruciale per la creazione dei Cavalieri della Morte e degli Altari delle Tempeste (strutture che racchiudono enormi poteri, utilizzate dall’Orda durante la Seconda e la Terza Guerra), nonché per la trasformazione dei normali Ogre in Ogre Magi.
Inoltre Cho’gall ebbe anche l’incarico di controllare e monitorare la raffineria a Grim Batol (una montagna all’interno della quale si celava una fortezza che veniva utilizzata come base dal Twilight Hammer); in quell’occasione furono anche inviate ulteriori truppe per dare man forte, oltre alla scorta personale dello stesso Cho’gall, per proteggere il potentissimo Ogre e portare a termine la missione, che si rivelò un vero e proprio successo.
Cho’gall, alla guida del Clan Twilight Hammer di cui era leader, seguì Gul’dan ed il Clan Razziatempesta (un piccolo clan di orchi che esisteva in qualche maniera già dai tempi di Draenor ma che divenne potente e si mise al servizio del Warlock Gul’dan dopo l’arrivo dell’Orda ad Azeroth) nel momento in cui lo Stregone degli orchi partí alla ricerca della Tomba di Sargeras.
Sebbene non fosse mai entrato, di fatto, all’interno della Tomba di Sargeras, Cho’gall si trovò assalito nell’intento di difendere Gul’dan dall’attacco del Clan Black Tooth Grin con alla guida Rend e Maim (i figli di Manonera) che erano stati inviati in missione da Orgrim Martelfato per distruggere i due clan che si erano macchiati del crimine di tradimento per aver abbandonato l’Orda proprio nel momento cruciale della guerra contro l’Alleanza, vale a dire proprio il momento propizio per sferrare l’attacco finale alla Capitale di Lordaeron.
Furono in molti ad avere la peggio sulle Isole Disperse ma alcuni membri del Clan del Martello del Crepuscolo furono in grado di resistere a quell’agguato; tra questi troviamo anche Cho’gall, nonostante per lungo tempo si pensasse che i fratelli Manonera avessero avuto la meglio anche su di lui.
La sorte fu diversa per Gul’dan e gran parte del suo Clan; essi furono distrutti proprio all’interno della Tomba di Sargeras, così Cho’gall fuggì dalle Isole Disperse per trovare riparo a Silithus, nella zona Sud di Kalimdor.
Ahn’Quiraj
A Silithus, Cho’gall trovò la possibilità di poter ripartire con ciò che aveva lasciato in sospeso: il culto del Twilight Hammer. Infatti proprio nella città di Silithus egli creò la propria base, situata nelle profondità del tempio Ahn’Quiraj dove si trovava la camera del Dio Antico C’thun.
In questa occasione, la maga non-morta Stasia Fallshadow portò Garona al cospetto dell’Ogre a capo del Twilight Hammer. Cho’gall era incredibilmente compiaciuto nel vedere Garona e lo era ancora di più nel constatare che il controllo mentale ad opera di Gul’dan sulla stessa era ancora efficace.
Infatti Garona sarebbe stata una pedina importantissima che lo avrebbe condotto sino a suo figlio Med’an (il figlio di Garona e Medivh), oggetto di una profezia.
Il piano di Cho’gall, però, era ancora a più vasto, in quanto il controllo mentale esercitato su Garona gli avrebbe permesso di ordinarle l’uccisione per sua mano del Re Varian Wrynn, seguito da suo figlio Anduin e il Warchief dell’Orda Thrall.
Cho’gall voleva approfittare dell’ondata di odio che un gesto come quello di Garona avrebbe potuto portare sul mondo di Azeroth; infatti, seppure Garona avesse fallito nel tentativo di assassinare Varian Wrynn, le sue azioni avrebbero in ogni caso avuto importanti ripercussioni sulla convivenza di orchi ed esseri umani su Azeroth, rendendo le due fazioni più propense ad uno scontro e a dichiararsi guerra, facendo passare praticamente inosservati gli eventi che si stavano verificando per sua opera a Silithus. Inoltre, se per caso Garona avesse fallito nel suo compito e avesse trovato la morte come traditrice, questo avrebbe comunque reso più facile arrivare a suo figlio Med’an; in ogni caso Garona avrebbe dimenticato tutto quanto visto a Silithus e nel tempio Ahn’Quiraj non appena avesse messo piede fuori dalle mura di Silithus, di modo che non avrebbe mai potuto rivelare il piano di Cho’gall e che le sue azioni potessero sembrare frutto della sua stessa volontà.
Il piano di Cho’gall era riuscito alla perfezione, sebbene l’assassinio di Re Varian Wrynn risultò un fallimento. Le due fazioni avevano infranto la pace che si era instaurata tra di loro.
Nel tentativo di salvare Anduin e sua madre Garona, Med’an fu preda di Stasia Fallshadow che lo catturò e lo portò via con sé. Med’an si risvegliò nel tempio Ahn’Quiraj al cospetto di Cho’gall, il quale era intento ad infuriarsi con Stasia per non essere riuscita a riportare indietro anche Garona.
Mentre la discussione tra Cho’gall e Stasia stava diventando sempre più accesa, il giovane Med’an provò a cogliere alla sprovvista entrambi attaccandoli; purtroppo il suo attacco venne stroncato sul nascere e Med’an fu scaraventato al lato opposto della stanza, finendo proprio ai piedi della salma del Dio Antico C’thun.
Sebbene quella di C’thun fosse solo una salma, il giovane Med’an cominciò subito a sentire dei sussurri che richiamavano al caos e alla distruzione e che tentavano di infiltrarsi nella sua mente attraverso le sue incredule e inorridite orecchie.
Grazie anche all’intervento di Valeera e del mago umano non-morto Meryl, Med’an riuscì a sfuggire alle grinfie di Cho’gall e dal Tempio Ahn’Quiraj dopo una lunga battaglia con alcuni membri del Martello del Crepuscolo proprio all’interno del tempio.
Nel frattempo Garona decise che avrebbe dovuto assassinare Cho’gall che, però, ormai era in balia del potere di C’thun, il quale gli aveva deformato tutto il corpo rendendolo solo una brutta copia dell’Ogre che era un tempo.
Il nuovo maestro di Cho’gall, C’thun, aveva inoltre ordinato di catturare nuovamente il giovane Med’an per riportarlo nel tempio Ahn’Quiraj e, per poter riuscire in questo intento, conferì a Cho’gall il potere di evocare dei Senzavolto (appartenenti alla razza N’raqi) per aiutarlo.
In molti cercarono di contrastare i Senzavolto, ma con scarsi risultati. L’unico che riuscì ad eliminarli fu proprio Med’an che, grazie ad un’impressionante fusione della magia arcana e sciamanica, riuscì a vanificare il loro tentativo.
Una volta tornato alla sua base a Silithus, Cho’gall incorse nel disappunto del suo maestro C’thun, il quale, per punirlo per il suo fallimento, distorse ulteriormente il corpo dell’Ogre.
A questo punto Cho’gall decise che, poichè risultava praticamente impossibile catturare ed imprigionare Med’an, l’unica opzione valida rimaneva quella di sacrificarlo per far sì che l’energia generata dalla sua morte spezzasse i legami che tenevano incatenato il suo maestro C’thun in maniera tale da liberarlo e far cadere Azeroth in uno stato di caos totale, proprio come bramava da tempo.
Cho’gall, inoltre, sguinzagliò ben quattro Elementali per attaccare Theramore e consegnargli Med’an. L’Ogre non aveva tenuto conto però che, nel frattempo, Med’an aveva acquisito poteri sufficienti per indebolire considerevolmente gli Elementi e riuscire a contrastare gli Elementali. Inoltre, il Nuovo Concilio di Tirisfal conferì i suoi poteri allo stesso Med’an, il quale si teletrasportò nel tempio Ahn’Quiraj per eliminare il terribile Cho’gall una volta per tutte.
Sebbene i nuovi poteri di Med’an fossero alquanto fenomenali, sembrava che non fossero sufficienti per sconfiggere Cho’gall che, nel frattempo, aveva assunto delle sembianze orribilmente deformate a causa del potere che C’thun gli aveva infuso.
Cho’gall diede inizio al rituale che avrebbe rievocato il tremendo Dio Antico C’thun nel mondo di Azeroth e che avrebbe segnato la distruzione del mondo come lo si conosceva sino a quel momento.
In un tentativo disperato, l’unione dei poteri del Concilio di Tirisfal con i poteri del mago non-morto Meryl, della madre di Medivh Aegwynn e grazie all’utilizzo del bastone magico di Medivh Atiesh, Med’an riuscì a sopraffare Cho’gall seppellendolo tra le macerie di Ahn’Quiraj.
Elemental Unrest
In qualche maniera Cho’gall riuscì a sopravvivere allo scontro con Med’an e possiamo trovarne la prima testimonianza in alcune apparizioni nei territori di Azeroth, dove è intento a confabulare con i seguaci del culto del Giorno del Giudizio.
Proprio prima della fase del Cataclisma (che coincide con la terza espansione di World of Warcraft), Cho’gall inviò quattro dei suoi luogotenenti Elementali per attaccare le capitali dell’Orda (Orgrimmar, Thunder Bluff, Undercity e Lunargenta) e dell’Alleanza (Roccavento, Ironforge, Darnassus ed Exodar).
Cataclysm
Ad un certo punto della nostra storia, il malefico Cho’gall decise di conferire agli Ogre Gordunni (un antico Clan Draenor) alcuni particolari poteri a titolo di ricompensa per la loro lealtà ed il servizio reso al clan del Martello del Crepuscolo. Questo faceva parte del piano che Cho’gall, al servizio di Alamorte e degli Dei Antichi, aveva in mente per costituire un potente esercito sotto il controllo del Twilight Hammer, che poteva già contare su centinaia di Elementali che erano stati in grado di ridurre in schiavitù.
L’Alleanza e l’Orda si resero conto della portata della minaccia di Cho’gall quando il tremendo Ogre inviò personalmente degli assassini nelle capitali di Roccavento ed Orgrimmar per eliminare Re Varian Wrynn e il Warchief dell’Orda Garrosh Malogrido.
Questi attentati alle vite dei due leader convinsero definitivamente le due fazioni che Cho’gall rappresentava un enorme pericolo per la stabilità del loro mondo.
Nonostante le potentissime difese che gli avventurieri delle due fazioni si trovarono ad affrontare per arrivare al cospetto di Cho’gall, essi riuscirono ad arrivare allo scontro finale con il leader del Martello del Crepuscolo che, sebbene fosse in possesso di poteri magici devastanti e nonostante l’enorme quantità di Senzavolto che fosse in grado di evocare a sua difesa, perí dopo una lunga ed accesa battaglia.
Con il suo ultimo respiro, Cho’gall fu in grado di far piombare gli avventurieri nelle profondità della sua roccaforte per affrontare l’oscuro segreto celato nel cuore di essa. SI tratta del Drago Nero Sintharia, la prima consorte di Alamorte nonché madre di Nefarian e Onyxia.
Conclusione
Dopo la dipartita di Cho’gall, il culto del Twilight Hammer divenne alquanto disorganizzato sino a quando il Twilight Father, l’Arcivescovo Benedictus, non prese le redini del comando per verificare cosa effettivamente era rimasto del culto.
La morte di Cho’gall segna, inoltre, la fine del piano di Alamorte di trasformare il culto del Martello del Crepuscolo in un formidabile e numerosissimo esercito grazie al quale poter prendere il controllo di Azeroth per portare il caos sulla terra.
Lo sapevi che..?
- Una delle speculazioni più affascinanti riguardo Cho’gall e che forse non tutti sanno è che egli venga riconosciuto come uno dei primissimi Ogre-Magi, se non addirittura il primo. Di questo troviamo delle conferme nella miniserie animata basata sulla lore di Warcraft che prende il nome di Warlords of Draenor ma anche nella quinta espansione di World of Warcraft Lords of War, nelle quali è stato presentato l’Impero Gorian (anche conosciuto più semplicemente come Impero Ogre) che altro non era che una civiltà Ogre risalente a centinaia di anni prima e governata da una lunga stirpe di Ogre-Magi. Cho’gall è un autorevole membro di questa nazione. Aldilà di tutto, possiamo affermare con una certa esattezza che egli fu comunque uno dei primi, se non il primo, Magus-Ogre della vecchia Orda.
- Nella sua forma normale, Cho’gall era un Ogre a due teste, ciascuna delle quali con caratteri ben distinti; la testa di destra aveva i capelli a coda di cavallo e dei baffi, mentre la testa sinistra aveva solamente un po’ di barba, un occhio solo ed un corno sulla fronte. Nella beta della terza espansione di World of Warcraft: Cataclysm, Cho’gall aveva una sola voce come tutto il resto degli Ogre a due teste ma, durante tutti gli incontri nella versione finale del gioco, le due teste sembrano avere voci, oltre che pensieri e personalità, completamente Cho (la testa destra) che sembra essere più intelligente e con migliori capacità di linguaggio e Gall (la testa sinistra) che sembra essere la parte più fanatica e selvaggia dell’Ogre. Le due teste si comportano differentemente da come si compoterebbero normalmente le teste di un normale Ogre, come ad esempio parlare una dopo l’altra, essere in conflitto di idee, interrompersi tra di loro, parlare l’una sull’altra e notare cose che magari l’altra testa non aveva necessariamente notato.
- Cho’gall è anche il primo nonchè, sino al momento, l’unico personaggio giocabile ad Heroes of the Storm in modalità cooperativa, con due giocatori che controllano Cho e Gall. Una delle due teste comanderà i movimenti del personaggio, mentre l’altra testa sarà in grado di scagliare delle potenti magie contro i nemici. Questo lo rende sicuramente uno dei personaggi più interessanti anche nel contesto di Heroes of the Storm, oltre che un personaggio complicato da utilizzare al meglio delle sue potenzialità.
La carta
Cho’gall è la leggendaria di classe dello Stregone uscita con il rilascio dell’espansione Sussurri degli Dei Antichi. Probabilmente è anche una delle leggendarie di classe che hanno trovato meno spazio tra quelle uscite con quest’ultima espansione nonostante si possa presumere un certo potenziale per questa carta.
Infatti l’Ogre a due teste presenta delle statistiche piuttosto equilibrate, in quanto con 7 mana ci lascerà in campo un buon body da 7-7. La sua caratteristica principale, però, è il suo Grido di Battaglia, che ci permetterà di lanciare la magia successiva senza nessun dispendio di mana bensì sostituendo il costo in mana della magia con l’equivalente in punti vita.
Una delle possibili cause del suo scarso utilizzo è proprio la mancanza di magie dello Stregone che si adattino a questo tipo di giocata, sebbene risulta chiaro come in alcuni frangenti possa acquisire un valore sicuramente elevato (ad esempio in combo con Risucchio d’Anima potremo distruggere un qualsiasi minion nemico pagando come dazio complessivo la perdita di solamente 3 punti vita).
Tutto considerato, Cho’gall risulta una carta che sinora non è stata in grado e non è stata messa ancora nelle condizioni di sviluppare il suo massimo potenziale, sebbene l’uscita di espansioni successive che potranno donare delle magie più adatte a questo tipo di giocate lasci presumere che in futuro possa trovare uno spazio anche nel contesto competitivo della locanda.
Augurandoci che il racconto vi abbia incuriosito ed appassionato, rinnoviamo il nostro invito al prossimo appuntamento con la Storia delle carte di Hearthstone.
Fonte: http://wowwiki.wikia.com/wiki/Cho’gall