QUALE FUTURO PER LO SCIAMANO?
Sciamano – Con l’eccellente rework effettuato sul Sacerdote, la Blizzard ha dimostrato di saper intervenire significativamente sull’identità delle classi, e non solo. Ha tracciato la via per garantire un futuro a Hearthstone, tentando di rinnovare gli eroi con un’occhiata al loro stile.
Ora, tutto fa pensare che le prossime due classi che necessiteranno dello stesso trattamento saranno lo Sciamano e il Paladino, attualmente ai margini del meta. In questo articolo mi occuperò del buon vecchio Thrall e marcherò quelli che, a mio avviso, sono gli ambiti che più necessitano di una netta revisione.
Se con l’arrivo di Ascesa dei Draghi lo Sciamano ha toccato l’apice del potere con il vituperato Galakrond (basti pensare che l’unico counter era un’altro Gala Shaman), adesso ci ritroviamo con l’orco degli elementi fuori dai radar di qualunque archetipo. Tale declino è avvenuto con la rotazione e la perdita di carte come Ciciazampa e Hagatha, che garantivano un power level devastante e capace di sovvertire le partite date per perse.
Cosa serve quindi per far tornare a rombare i tuoni azzurri di Thrall?
Il primo cambio radicale da effettuare è senza dubbio il potere eroe. Ormai obsoleto, rappresenta per la classe un vero e proprio gap incolmabile con i colleghi. Evocare un semi-inutile totem a 2 mana è ormai una pratica arcaica, irrilevante nei meccanismi di una partita. Basti pensare all’ultimo arrivato, il Cacciatore di Demoni, che con il suo finora esclusivo potere eroe a costo 1 riesce a garantire pressione ogni turno sin dall’inizio, rimanendo fedele alla sua identità. Ovviamente non si pretende un potere eroe sbagliato, ma qualcosa di meno imbarazzante di un totem 0/2 penso che lo meritiamo. Anche perché Mamma Blizzard non crea più carte a costo 2 dal power level cosi basso, quindi non vedo perché debba farlo soltanto il povero Thrall.
Sul web circolano da tempo carte fan-made di ogni genere e la Blizzard potrebbe prendere spunto da alcuni ottimi lavori per dare nuova linfa. Ma se si vuole restare sul “fatto in casa”, ci sono molte altre soluzioni. Nelle avventure di HS infatti, sono presenti boss ed eroi giocabili che già hanno un potere eroe degno di nota ed in linea con lo stile della classe sciamanica. Ovviamente alcuni sono troppo forti, ma sono certo che con un buon bilanciamento potrebbero fornire quel quid in più al vecchio Lupo Bianco, capace di farlo rivaleggiare con le altre classi.
Il secondo punto è, sempre a mio parere, l’assenza totale di win-condition. Lo sciamano ha ottime carte al momento, ma solo da supporto. Rimozioni singole, board-clear e modi per pescare, ma tutto cade nel vuoto se lo scheletro è inesistente. Per questo non si riesce a creare un’archetipo stabile in ladder e con Ceneri delle Terre Esterne, non sono state apportate nuove carte in grado di sostituire il rimpianto Cicia. Servirebbe qualcosa di ineluttabile, qualcosa su cui costruire un mazzo e poter dire “gioco lo sciamano per scalare la classifica”.
Infine, ultima nota di biasimo va alla meccanica sovraccarico. Di per se non è sbagliata, ma allo stato attuale non ci sono carte per cui valga seriamente la pena rinunciare a dei cristalli di mana nel turno successivo, cosa che in alcuni casi comprometterebbe drasticamente la partita.
Gli spunti di riflessione da cui partire sono tanti e condivisi da gran parte della community. Ora sta alla casa californiana accontentare le necessità dei giocatori di una classe che, al momento, risulta dispersa.
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