Il meta è congelato ma Meccania ha dato una varietà forse mai vista!
” Ladder gennaio/febbraio 2017, per l’amor del cielo.”
Così inizia l’articolo, nonché la vita dei giocatori di Hearthstone durante questo periodo nefasto.
Entrare in ladder equivale a rivedere per l’ennesima volta uno di quei tanti film brutti, magari costretti dal proprio partner o da amici dai dubbi gusti; Pirati sbraitanti dagli arti inverecondi VS esploratori attempati che vogliono far vita da nababbi, fine.
Si può dire che sia una delle peggiori situazioni in cui il competitivo di Hearthstone si sia mai trovato, un pò come ai tempi di Naxxramas in cui si vedevano cosi tanti Becchini che Ciccio Valenti e Tomb Stone pile driver levati.
Però per assurdo, ci troviamo con Meccania (come su Naxxramas) di fronte a forse una delle migliori espansioni uscite fino ad ora.
L’associazione vi farà storcere un pò il naso, come potrebbe del resto un’espansione che ha dato vita ad un meta del genere essere così grandiosa? La risposta è insita nel giocatore di HS.
Il metagame del gioco non nasce come una scelta dei programmatori, essi mettono solo dei punti e dispongono ai player le armi, ma sta a loro creare le strategie ed il modo in cui scalare la classificata, pensate al primissimo periodo di Naxxramas, il Sacerdote torna in auge con il mazzo rantolo di morte forgiato da Zetalot, tante nuove provocazioni per arrestare gli aggro, mazzi combo, mazzi strategici. Wow. La community si scervella e sfrutta appieno la nuova avventura, creando tantissimi prototipi spettacolari, un grande successo della blizzard e dei giocatori.
Eppure.
Passano dei mesi, i player si accorgono dopo test incessanti che il becchino ha un value spropositato, che il Cacciatore sembra non avere rivali con una certa conformazione del mazzo e quest’ultimo inizia a spopolare. Il meta è rovinato e Naxxramas viene etichettata da molti come rovina di HS.
Vi ricorda qualcosa?
Meccania arriva sui nostri dispositivi, sfoggiando una quantità di archetipi mai vista prima, è subito chiaro che sarà una lotta sfrenata tra mazzi jade, reno e pirati, in un sistema di match up che ricorda molto le debolezze dei pokémon: Jade batte Reno, Reno batte Pirate, Pirate batte Jade (puramente in linea teorica).
Vengono appunto potenziati vecchi archetipi che di rado hanno visto la luce nel competitivo, tra cui pirati e murloc, vengono introdotte nuove meccaniche di buff, di ramp (Jade) di demoni, di draghi. E’ un successone, raramente si è mai vista una così elevata quantità di mazzi differenti in giro, nascono addirittura i mazzi ibridi: Dragon Pirate, Jade Pirate, Murloc Jade, Pirati Murloc.
Eppure.
Passa un mesetto scarso, i giocatori si accorgono che i pirati sono una divinità scesa in terra, il loro value e la loro capacità di chiudere in fretta è talmente spropositata da conquistare completamente la ladder e creare una rivalità soltanto con l’unico archetipo capace di arrestarli ed al contempo avere possibilità contro gli altri control, il reno.
Il passato parla chiaro, è nel giocatore che si trovano le risposte di questo meta, la blizzard, non avendo un ptr (public test realm) per quanto riguarda Hearthstone, può solo teorizzare quali saranno le mosse dei giocatori, spesso non potendosi accorgere di quale sarà l’effettivo impatto di una determinata carta a lungo termine.
Il meta è orribile? Senza ombra di dubbio ed anzi le critiche mosse sono spesso costruttive e daranno ben presto i loro frutti, con nerf in arrivo prima della fine di questo mese (si spera).
Ma da questo a definire I Bassifondi di Meccania come un’espansione orribile, ce ne passa di acqua sotto i ponti.
Abbiamo tra le mani l’espansione più bella e varia mai vista fin’ora (a mio parere) cerchiamo di godercela il più a lungo possibile (magari post nerf), perchè ragazzi non è tutto sterco ciò che puzza.
Voi cosa ne pensate? La discussione è ovviamente aperta!