Marzo e la Legend, quanto è stato difficile raggiungerlo?
La scalata in ranked è da sempre il punto focale di HearthStone e della scena competitiva. In molti si avventurano ogni mese verso la cima dell’Olimpo a cui “solo i proplayer” sono ammessi, ma in pochi si domandano perchè solo questi dovrebbero essere ammessi. La realtà dei fatti dimostra che per raggiungere la cima lo si deve desiderare ardentemente, letteralmente deve essere lo scopo di un intero mese. Perchè a raggiungere quello 0.5% di migliori giocatori è solo chi riesce a non demordere mai e a non arrendersi mai.
Vediamo qualche stima:
– Partite medie necessarie per la Legend: 400. – Partite medie per il rank 5: 180. – Partite medie dal rank 5 alla Legend: 220.
Come è possibile vedere a primo impatto, la parte più difficile di questa corsa al rank è proprio l’ultima. Infatti, le 26 stelle che separano il rank 5 dalle porte della Legend risultano essere le più ardue da conquistare. La ragione è duplice, sia perchè si è privi del bonus legato alle vittorie consecutive (che, appunto, non è applicato dal rank 5 in su), sia perchè giunti a questo livello si affronteranno giocatori con alte abilità e, probabilmente, altrettanto incisiva voglia di completare la run to Legend.
Nella tabella riportiamo uno dei tentativi più accurati di analisi della road to Legend. Il player in questione (che ha rilasciato l’analisi per il famoso sito LiquidHearth) è riuscito a centrare alcuni hot topic del problema ladder. La suddetta si è incentrata prevalentemente su 3 punti: – Monitorare le statistiche. – Concentrarsi sul gioco. – Non concedere mai.
Monitorare le Statistiche
Probabilmente una delle parti più sottovalutate della scalata in ladder è proprio l’analisi dei risultati (anche parziali) che si stanno ottenendo. Il cervello da solo non è lo strumento migliore per monitorare le probabilità, non perchè non sia capace, ma semplicemente, perchè richiede tempo ed energie che spesso risultano più utili se profuse nella scalata stessa. Si tende spesso a sovrastimare, ad esempio, il numero di Cacciatori o di MechMage che si incontrano in ladder, la soluzione è munirsi di uno strumento ausiliario. Un blocco e una penna o un programma apposito possono risolvere egregiamente questo limite.
Concentrarsi sul Gioco
HearthStone è un gioco a turni, e un po’ tutti, soprattutto se si sta giocando “for fun” tendono a controllare la home di Facebook tra un turno e l’altro. Per quanto sia giusto prendere questo gioco come tale, in una road to legend non ci si possono permettere errori di questo genere. Non solo si rischia di far calare troppo l’attenzione, ma si possono anche non notare informazioni vitali per il game stesso. Ogni piccolo errore sul board può comportare una perdita nel win-rate. E quest’ultimo, è l’ultima cosa da sottovalutare. Passare da un tasso di vincita del 52% ad uno del 53% implica tagliare oltre 100 game per arrivare a legend: da 447 a 342!
Non Concedere MAI
Tutti hanno giornate “no” in cui anche giocando in modo ottimale, l’avversario riesce a vincere con le 4 carte necessarie per la lethal. Arrivare a legend vuol dire giocare TANTE partite e vuol dire anche perderne moltissime. Le statistiche parlano chiaro, sono circa 185 i match persi durante una scalata. E ci saranno sicuramente dei momenti in cui la serie di vittorie lascerà il posto ad una inesorabile serie di sconfitte. La cosa più dura sarà non abbattersi, continuare a credere nelle proprie potenzialità anche se si passerà dal rank 3 all’8, anche se ci vorranno 3 giorni per ritornare al punto di partenza. L’errore comune è iniziare a concedere i game con sempre più frequenza, sarà qualcosa di frustrante e demoralizzante. La soluzione è non concedere, continuare a spingere in ladder per raggiungere la vetta, per raggiungere l’agognato 0,5%!