Le carte di Hearthstone: “Mal’Ganis”
Rieccoci ancora ad un nuovo articolo per la rubrica “Le carte di Hearthstone“! La carta che andremo a studiare oggi è una delle leggendarie uscite nell’attuale ultima espansione “Goblin vs Gnomi”. Ha praticamente ridato vita, come suo solito, al nostro Demonlock e ad altri mazzi a lui dedicati. Stiamo parlando del carismatico Mal’Ganis!
Il nathrezim Mal’Ganis fu scelto dal Re dei Lich per trasformare il principe di Lordaeron Arthas Menethil nel suo campione. Il principe e Jaina, nel corso delle loro indagini sulla Piaga che stava flagellando il regno, si imbatterono più e più volte nell’armata del Dreadlord, formata da essere putrefatti non-morti nati dai cadaveri stessi dei cittadini del regno.
Per Arthas divenne sempre più difficile sopportare la vista dei suoi sudditi trasformatisi in untori della Piaga e, tutto ciò, lo portò pian piano a dare cenni di instabilità. A spingerlo verso la pazzia fu per primo il necromante Kel’Thuzad, attuale boss finale di Naxxramas in Hearthstone e carta leggendaria ottenibile sconfiggendolo, che si occupò di concentrare tutto l’odio crescente nel suo animo contro il nostro Dreadlord, accusandolo di essere la mente dietro il Flagello che stava colpendo il regno. Ogni città distrutta, ogni cittadino trasformato ed ogni minimo avanzamento della Piaga consistevano in duri colpi all’animo di Arthas che stava subendo inesorabilmente un pericoloso avanzamento della pazzia alimentando così la sua ossessione nei confronti del nathrezim.
Mal’Ganis, tramite l’utilizzo di Kel’thuzad, guidò il principe fino a Stratholme, e lo sottopose ad una scelta: poteva decidere se uccidere tutti gli abitanti della città oppure guardarli morire sotto l’effetto della Piaga e osservarli trasformarsi in suoi servitori. Arthas decise di ucciderli tutti per mano sua iniziando così un cammino verso l’abbandono della propria anima. Provato da questo episodio, venne sollecitato dal Dreadlord a compiere un ultimo viaggio verso Northrend dove avrebbero potuto affrontarsi in una battaglia finale. Il principe di Lordaeron decise così di imbarcarsi verso il continente, ottenendo anche l’aiuto di Muradin Bronzebeard, fratello del re dei nani Magni. A questo punto però le cose volgono al peggio: un editto reale del padre di Arthas ordina agli uomini del principe di ritornare a Lordaeron. Arthas, ormai convinto che l’unico modo per sconfiggere i non morti fosse uccidere Mal’Ganis, incendia le navi predisposte per lo scopo, con l’aiuto di ogre mercenari e del riluttante Muradin, prima che i suoi soldati riescano a raggiungerle. Poi, fa ricadere la colpa dell’accaduto sui mercenari e li fa trucidare dai suoi soldati, nonostante le proteste di Muradin.
Arthas e il nano vanno quindi alla ricerca della spada runica Frostmourne, che dovrebbe essere in grado di uccidere Mal’Ganis. La trovano, ma Muradin scopre che è maledetta e cerca di fermare Arthas, che però afferma di poter sopportare una qualsiasi maledizione e di poter pagare qualunque prezzo per salvare il suo popolo e la sua patria. Allora il blocco di ghiaccio contenente Frostmourne esplode uccidendo (solo apparentemente, come si saprà poi) il suo amico Muradin. Ma la spada era maledetta davvero ed appena Arthas la impugna la sua anima viene rubata da essa, sostituita con la voce di un oscuro signore, il Re dei Lich in persona che trasforma il coraggioso e generoso principe in un suo burattino. Tutto andò secondo i piani del Dreadlord e del re dei Lich. Arthas distrugge, infatti, l’accampamento di non morti di Mal’ganis, raggiungendo quest’ultimo e riuscendo infine a ferirlo con un colpo al petto. Ancora vivo, il signore del terrore sapeva che Gelidanima non era altro che un pezzo dell’armatura del Re dei Lich, e domandò ad Arthas cosa la spada gli stesse dicendo. Con suo grande stupore, Arthas rispose che lo incitava a vendicarsi, comprendendo che il Lich aveva tradito anche lui. Così Mal’Ganis venne tolto di mezzo ed il piano del Re dei Lich per sottrarsi alla Legione Infuocata era iniziato.
Ormai Arthas, suo condannato servo, era diventato un cavaliere della morte.
Solo successivamente si scoprirà poi che Mal’Ganis sopravvisse. Prese il controllo del corpo dell’ammiraglio Barean Zefiro, sfruttando i membri della Furia Scarlatta – la parte della Crociata Scarlatta a Northrend – per i suoi scopi, ad imitazione di Balnazzar. Smascherato a Corona di Ghiaccio, Mal’Ganis venne rispedito al mondo natale dei nathrezim, ma non ucciso. Mal’Ganis, in World of Warcraft, è il boss finale nella Stratholme del passato, la quarta ala delle Caverne del Tempo, che è stata aperta con il rilascio di World of Warcraft: Wrath of the Lich King. Nella instance una volta che Mal’Ganis raggiunge l’1% di salute, si teletrasporta via dicendo ad Arthas di incontrarlo a Northrend.