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Le carte di Hearthstone: “Illidan Grantempesta”

Le carte di Hearthstone: “Illidan Grantempesta”

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Dopo Sylvanas e Bolvar, manteniamo il ritmo di epicità andando a parlare del prossimo personaggio di oggi. Considerato come uno dei protagonisti indiscussi della storia di WoW, per “Storia delle carte“, andremo ad indagare sulle origini e sul passato del traditore più famoso di Azeroth: Illidan Grantempesta!



Illidan nacque nella città di Suramar, nell’antico continente di Kalimdor. Già alla sua nascita presentava caratteristiche fuori dal comune fra le quali degli inusuali occhi dorati. Insieme a suo gemello Malfurion e alla loro comune amica Tyrande Soffiabrezza, ebbe modo di incontrare Cenarius, proponendo i tre come suoi allievi; Il semidio accettò ma nel corso dei suoi insegnamenti solo Malfurion ne diventò un effettivo discepolo poiché Tyrande divenne una sacerdotessa di Elune mentre il nostro Illidan maturò un particolare interesse per la magia arcana, abbandonando inevitabilmente la strada proposta da Cenarius.

Quando la Guerra degli Antichi ebbe inizio, Illidan si unì alla resistenza degli elfi della notte, guidata da Kur’talos Crinocorvo. Le sue capacità, non avendo eguali, gli permisero di non passare inosservato; non molto tempo dopo divenne, infatti, l’incantatore personale di Crinocorvo ed un buon amico di Rhonin (attuale capo mago del Kirin Tor).

Nel corso della Guerra, la credibilità della magia arcana, alla quale si era così tanto dedicato Illidan, iniziò a vacillare sempre di più in quanto divenne la forma di magia utilizzata dai demoni della Legione infuocata. Non passò molto tempo quando Malfurion portò il druidismo all’interno della resistenza e che i draghi, insieme a degli Antichi Guardiani, si unirono alla battaglia.

Tutto questo iniziò a far sentire Illidan come se stesse per essere messo da parte, facendo maturare in lui un pericoloso sentimento di odio che presto lo porterà a distruggersi. Come se non bastasse, un ulteriore colpo alla sua integrità mentale fu il vedere l’affiatamento che correva tra suo gemello Malfurion e Tyrande, per la quale aveva sempre provato dei forti sentimenti.

Nonostante ciò, a seguito di questi eventi, Illidan divenne un cacciatore di demoni, imparando a gestire e a manipolare le energie sprigionate dalla morte di un singolo demone per ucciderne altri. Con l’utilizzo di queste nuove tecniche, Illidan fu in grado di uccidere un demone guardiano chiamato Azzinoth, appropriandosi delle sue famosissime warglaive.

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Poco tempo dopo si presentò ai suoi occhi l’incredibile potenza dell’Anima dei Demoni (chiamata in passato, come abbiamo visto con Malygos, Anima dei Draghi. Uno dei maggiori artefatti di Warcraft, contenente i poteri degli Aspetti Draconici) padroneggiata da Neltharion ai danni di demoni, elfi e altri draghi, convincendolo così che quello era l’artefatto che avrebbe potuto portare fine alla guerra e ridare prestigio al suo nome. Illidan pensò quindi di sigillare il Pozzo dell’Eternità (fonte di tutta la magia arcana e quindi dei poteri dei demoni.. ma anche dei suoi) rubandolo ad Azshara ma il suo piano venne subito contrastato da quello di Malfurion che propose una soluzione certamente più sicura: distruggere il Pozzo definitivamente. A tale proposta Illidan inorridì, non solo perché pensava che il Pozzo fosse l’unica vera via di salvezza ma anche perché Malfurion non tenne minimamente conto del dolore al quale tale scelta avrebbe portato nei riguardi di tutti gli incantatori, lui compreso. Una volta distrutto il Pozzo, infatti, chiunque usufruisse della magia arcana si sarebbe inevitabilmente ritrovato senza i poteri dai quali ormai erano dipendenti.

Una volta constatato l’interesse che gli altri leader e gli Antichi Guardiani stavano dimostrando nei confronti del piano di Malfurion, Illidan decise di prendere in mano la situazione prima che fosse troppo tardi. Lasciò così la resistenza per entrare al servizio di Azshara, con lo scopo di ottenere l’Anima dei Demoni per sigillare il Pozzo (ponendo fine alla guerra, salvando nel contempo la magia arcana e dimostrando la propria superiorità a Malfurion). L’intento ufficiale era quello di consegnare l’Anima dei Demoni alla Legione; Seregas (chiamato anche “il titano oscuro”, creatore e capo della Legione) ne fu infatti compiaciuto e concesse due doni al nostro Illidan: con il primo brucio i suoi occhi, sostituendoli con due globi di fuoco in grado di “vedere” e percepire la magia intorno a lui (da questo momento inizio ad indossare la sua famosa bandana nera con il fine di occultarli). Il secondo consistette nel ricoprire il corpo di Illidan con dei tatuaggi magici in grado di amplificare i suoi poteri arcani e di gestirli al meglio.

La regina Azshara, percependo in Illidan questi nuovi poteri e rimanendone quasi affascinata, decise di spedirlo insieme a Varo’then, la sua guardia personale, alla ricerca dell’Anima dei Demoni all’interno del covo di Alamorte in contemporanea a Malfurion. I tre si ritrovarono a contendersi l’artefatto ma solo Varo’then riuscì a spuntarla, portandolo alla sua regina. Malfurion fu così costretto a ricorrere al Sogno di Smeraldo per recuperarlo e ciò portò, infine, al compimento del piano del druido; il Pozzo venne distrutto e la guerra terminò.

Nonostante ciò Illidan non si arrese, la sua fonte di magia era troppo importante per lui. Prima della della fine della guerra aveva, infatti, riempito 7 fiale con l’acqua del Pozzo dell’Eternità; si diresse così in un lago sulla cima del Monte Hyjal con il fine di svuotare le sue fiale per creare un secondo Pozzo dell’Eternità. Dopo averne svuotate un po’ venne disturbato da alcuni nobili e da comandanti dell’esercito i quali gli si scagliarono addosso senza indugiare. Illidan li sterminò tutti ma Dath’Remar Solealto e Jarod Cantombroso riuscirono a fuggire, testimoniando l’accaduto. Per le sue folli ed imperdonabili azioni, Illidan venne rinchiuso negli Eremi di Hyjal, condannato a scontare una prigionia eterna sotto la sorveglianza di Maiev Cantombroso (elfa della notte, sorella maggiore di Jarod)  e delle sue Guardiane. Nel tentativo di coprire l’errore di Illidan, Alexstrasza, Nozdormu ed Ysera crearono l’Albero del Mondo: Nordrassil.

Malfurion, attraverso delle sporadiche visite, tentò più e più volte di convincere Illidan ad abbandonare la sua ossessione.. ma sempre senza successo. La prigionia di Illidan venne interrotta solamente dopo diecimila anni, quando Legione fece ritorno ad Azeroth scatenando l’inizio della Terza Guerra. Tyrande si recò insieme a Malfurion negli Eremi di Hyjal per risvegliare i druidi dell’unghia e prese anche la contrastatissima decisione di liberare anche Illidan, convinta che l’avrebbe aiutata nella battaglia.

Illidan, vista la premura che nonostante tutto Tyrande aveva conservato nei suoi confronti, decise di aiutarla dirigendosi ma, dirigendosi verso Vilbosco, incontro Arthas (ancora cavaliere della morte) che, dopo un breve scontro, gli parlo di un altro potente artefatto che la Legione stava sfruttando per corrompere il bosco: il Teschio di Gul’dan. Affascinato, come suo solito, dal potere, Illidan decise di cercarlo e, una volta trovato ne assorbi i poteri diventando a sua volta corrotto dall’energia demoniaca.

Con i suoi nuovi poteri riuscire ad uccidere il nathrezim a capo delle forze della Legione in quella zona, Tichondrius, ma nonostante il suo aiuto, Tyrande e Malfurion notarono che le sue sembianze erano sempre più demoniache, rimanendone inorriditi. Malfurion prese così la decisione di  bandirlo dalle terre degli elfi della notte.

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A seguito del suo esilio, Illidan entrò sotto il servizio di Kil’jaeden (Leader della Legione, successore di Seragas) che gli ordinò di distruggerre il Trono Ghiacciato. Sfruttando i ricordi dei quali si era impossessato con l’assorbimento del Teschio di Gul’dan, evocò dalle profondità del mare le naga e si salpò verso le Isole Disperse. Il suo scopo era quello di impossessarsi del manufatto noto come Occhio di Seragas, custodito appunto nella sua tomba, ma una volta raggiunto il luogo venne intercettato da Maiv e dalle sue Guardiane che avvertirono Malfurion. Il druido e Tyrande ripartirono così al suo inseguimento.

Una volta raggiunto Corona di Ghiaccio, Illidan tentò di sciogliere il ghiacciaio con l’utilizzo dell’Occhio ma venne interrotto ancora una volta da Malfurion, Maiev e Kael’thas Solealto che riuscirono a salvare la situazione. Malfurion “perdonò” ancora una volta suo fratello dopo che quest’ultimo riuscì a salvare Tyrande da morte certa, e gli permise di fare ritorno alle Terre Esterne a patto che non avesse più messo in pericolo le terre degli elfi. Qui si rifugiò per fuggire dall’ira di Kil’jaeden che lo avrebbe punito per il suo fallimento, seguito da Maiev che riuscì nuovamente ad imprigionarlo.

Questa prigionia non durò come l’altra; venne, infatti, liberato da Kael’thas e i suoi elfi del sangue con la promessa che Illidan li avrebbe curati dalla loro drastica dipendenza di magia. Tornato più forte che mai, imprigionò la sua stessa Guardiana e si proclamò sovrano delle Terre Esterne, eliminando Magtheridon. Raggiunto di nuovo da Kil’jaeden, fu costretto a riprendere la sua missione da dove l’aveva lasciata e ridirigendosi verso il Trono Ghiacciato. Combattendo contro Arthas ebbe la peggio e, tornando con la coda tra le gambe, si rifugiò di nuovo nelle sue terre.

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Percependo l’inevitabile ritorno del leader della Legione, iniziò ad aumentare le sue difese, ottenendo alleanze e dichiarando guerre. In seguito però venne tradito da molti dei suoi alleati fino a quando Maiev venne liberata dalla sua prigionia, conducendo un gruppo di avventurieri ad affrontarlo. Illidan morì così.. dopo un lungo ed estenuante combattimento, sulla terrazza principale del Tempio Nero.

Hearthstone, missioni settimanali troppo difficili: “ci siamo spinti troppo oltre”

Hearthstone, missioni settimanali troppo difficili: “ci siamo spinti troppo oltre”

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18/04/2024 18:57 di Marco "Stak" Cresta
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Con un rapido update, gli sviluppatori di Hearthstone hanno leggermente modificato le missioni settimanali, al fine di renderle “meno facili” per i giocatori.

Nel post dedicato, i devs hanno affermato: “Ieri è stata pubblicata la patch 29.2 con alcune modifiche alle missioni settimanali, rendendole più difficili da completare ma garantendo anche più punti esperienza XP.

Avevamo visto che molti giocatori completavano regolarmente le loro missioni settimanali, senza nemmeno impegnarsi realmente nel sistema delle weekly quest. Il nostro obiettivo con le modifiche era quello di fornire a tutti i nostri giocatori dei target per cui giocare e di premiare i giocatori che si sarebbero impegnati maggiormente (che probabilmente avrebbero comunque completato le missioni settimanali senza troppe difficoltà) per il loro.

Ma abbiamo ascoltato il vostro feedback ed è chiaro che ci siamo spinti troppo oltre. Vogliamo premiare i giocatori per i loro sforzi aggiuntivi, non rendere tali ricompense fuori dalla loro portata. Ecco perché stiamo mettendo insieme una patch di hotfix non programmata che riporterà la maggior parte dei requisiti delle missioni settimanali a un numero compreso tra quello che erano prima e quello che sono adesso.

“In arrivo un nuovo hotfix per le missioni settimanali di Hearthstone” 

Manterremo gli XP aggiuntivi come sono adesso. Presto avremo maggiori informazioni sulla tempistica di questo hotfix non pianificato, ma sarà in aggiunta al nostro primo hotfix che è già pronto e fissato per l’uscita.

Potrebbero esserci degli effetti strani in questa riduzione dei requisiti delle missioni. Quando accedi, ad esempio, potresti vedere una missione settimanale con un completamento superiore al 100%. Se ciò accade, il problema dovrebbe essere risolto dopo aver giocato e aver progredito di nuovo in quella particolare missione.

Grazie per il vostro feedback su questo aggiornamento. Non vediamo l’ora di sentire come si sentiranno i cambiamenti dopo questi aggiustamenti”.

Cosa ne pensate community? Siete d’accordo sul fatto che i devs abbiano “complicato” in modo eccessivo le missioni settimanali? La discussione, come sempre, è aperta!

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Duo della Battaglia di Hearthstone è disponibile

Duo della Battaglia di Hearthstone è disponibile

Profilo di Stak
17/04/2024 19:40 di Marco "Stak" Cresta
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La Stagione 7 della Battaglia è disponibile ormai da diverse ore su Hearthstone, con nuovi ed emozionanti aggiornamenti, tra cui il nuovissimo Duo della Battaglia cooperativo. I giocatori potranno entrare in azione con nuovissime carte e ricompense a tema fiabe.

L’UNIONE FA LA FORZA su DUO della Battaglia di Hearthstone

I player potranno unirsi a un amico o stringere nuove amicizie: sarà possibile mettersi in coda con un amico in una partita contro altre tre squadre composte da due giocatori ciascuna. Le squadre hanno un totale di vita condiviso, si passano le carte a vicenda attraverso il Portale (per 1 Oro) e collaborano per conquistare la corona.

Si potrà passare dalla modalità in solitaria a quella di Duo della Battaglia nel menu principale della Battaglia. Dal menu Duo, si potrà invitare un amico a giocare come proprio partner, oppure sarà possibile mettersi in coda per farsi assegnare un giocatore casuale.

Nella Stagione 7, i punteggi della Battaglia verranno azzerati e le missioni della Battaglia lasceranno la Locanda. Le Magie della Locanda rimarranno nella Locanda sia per la Battaglia tradizione che per la modalità Duo della Battaglia. Ci saranno punteggi separati per la modalità in solitaria e per quella di Duo della Battaglia, nonché classifiche separate.

AGGIORNAMENTO A MECCANICHE E SERVITORI

Nuovi eroi e servitori: con la pubblicazione di Duo, arrivano nuove carte ed eroi specifici per Duo che sfruttano il nuovo gameplay della modalità, ovvero 4 eroi, 16 servitori e 3 Magie della Locanda. Questi saranno disponibili solo in Duo della Battaglia, non nella modalità Battaglia normale.

C’era una volta una Locanda: la Stagione 7 include un corposo aggiornamento ai servitori, sia per Duo che per la Battaglia in solitaria, che prevede 50 nuovi servitori, oltre 10 servitori di ritorno e un paio di nuove Magie della Locanda. Sono previsti anche grandi cambiamenti, tra cui una riprogettazione delle Bestie, aggiornamenti ai Draghi e ai Robot, nonché aggiustamenti del bilanciamento di tantissimi servitori ed eroi.

RINNOVAMENTO DEL PERCORSO RICOMPENSE DELLA BATTAGLIA

I Percorsi Battaglia della Stagione 7 non annoiano mai grazie agli oggetti cosmetici a tema fiabe. Progredendo nel Pass Stagionale si potranno ottenere il Colpo Leggendario Favole Infinite, 18 modelli eroe aggiuntivi, un nuovo Barista e altro ancora!

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I giochi Blizzard torneranno ufficialmente in CINA

I giochi Blizzard torneranno ufficialmente in CINA

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10/04/2024 18:04 di Marco "Stak" Cresta
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Dopo aver dovuto abbandonare in fretta e furia il mercato nel corso del 2023, Blizzard si prepara al ritorno dei suoi titoli anche in Cina.

Microsoft ha infatti raggiunto un nuovo accordo con NetEase, di fatto rinnovando quello stesso accordo iniziato nell’ormai lontanissimo 2008, e per il quale era proprio NetEase a pubblicare i titoli Blizz all’interno dello stato cinese.

Il nuovo accordo, di cui non è ancora chiara la “data di inizio”, vedrà quindi il ritorno di titoli come World of Warcraft, Hearthstone, Diablo, Overwatch, StarCraft e altri sul mercato cinese. Oltre a questo però, Microsoft e NetEase esploreranno la possibilità di portare nuovi titoli del colosso cinese anche sulle console Xbox e su altre piattaforme.

Parliamo di “colosso” non a caso, considerato che nel 2024, NetEase è la seconda azienda di videogiochi in Cina dietro solamente all’altrettanto “gigantesco” Tencent.

Blizzard e NetEase nuovamente alleati nel mercato della CINA: le parole dei protagonisti

Ovviamente soddisfatta Johanna Faries, presidente di Blizzard Entertainment, che in conferenza stampa ha dichiarato: “Noi di Blizzard siamo entusiasti di ristabilire la nostra partnership con NetEase e di lavorare insieme, con profondo apprezzamento per la collaborazione tra i nostri team, per offrire esperienze di gioco leggendarie ai giocatori in Cina.

Siamo immensamente grati per la passione che la comunità cinese ha dimostrato per i giochi Blizzard nel corso degli anni, e siamo concentrati nel riportare i nostri universi ai giocatori con eccellenza e dedizione.

Sostanzialmente sulla stessa linea William Ding, il CEO di NetEase, che tramite un comunicato ha dichiarato: “Celebrando le nostre collaborazioni, siamo entusiasti di intraprendere il prossimo capitolo, costruito sulla fiducia e sul rispetto reciproco, per servire i nostri utenti in questa comunità unica che abbiamo costruito insieme.

Il nostro impegno nel fornire un’esperienza di intrattenimento più esaltante e creativa rimane costante e siamo entusiasti di vedere sinergie positive promosse per incoraggiare e potenziare le collaborazioni per portare la gioia del gioco a un’ampia comunità”.

Seguiranno nuovi aggiornamenti.

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