Karazhan, ecco la storia del luogo protagonista della nuova avventura!
Da poche ore è stata pubblicata la notizia che la nuova avventura di Hearthstone sarà la tanto amata Karazhan…celebre luogo magico in cui milioni e milioni di giocatori di World of Warcraft hanno passato tante serate con amici e compagni di raid!
In questo articolo vogliamo proporre un punto di vista diverso sull’avventura ormai prossima…andiamo a scoprire cosa si cela dietro questo particolare luogo di Azeroth…a voi la Storia di Karazhan!
Ricordiamo che questo articolo sarà sempre consultabile dalla sezione del sito dedicata alla Storia dei personaggi e dei Luoghi oltre che delle carte di Hearthstone.
La città di Karazhan
Karazhan, nel mondo di Warcraft, è una cittadina abbandonata situata in un punto focale delle cosiddette Ley Lines (un complesso collegamento di canali che trasportano la “magia arcana” nel mondo di Azeroth) a Sud di Valico Ventomorto (situato al centro del continente).
La Torre di Karazhan è anche meglio conosciuta come “La torre d’avorio di Karazhan” o “la torre di Medivh” in quanto essa trae la sua fama proprio per l’ultimo residente in quel luogo: Medivh, l’ultimo guardiano di Tirisfal.
Dopo che Medivh fu ucciso da Khadgar, Lothar e Garona, la torre rimase sigillata ed inaccessibile al resto del mondo. Nella storia recente, però, Karazhan sembra essersi risvegliata con un’ oscura presenza che aleggia su di essa e le stanze che sembrano essere pervase da spiriti e demoni, oltre che segnalare la presenza dello spirito di Medivh anche dopo decadi dalla sua scomparsa.
Ma adesso, senza ulteriori indugi, andiamo a vedere più approfonditamente la storia di questo luogo tanto misterioso quanto affascinante.
Storia
L’ultimo Guardiano
Karazhan fu originariamente costruita da Aegwynn (l’unica guardiana donna del Tirisfal che si proponeva di combattere segretamente la Legione Infuocata, riconosciuta per la sua estrema potenza, nonché madre di Medivh).
Inizialmente Aegwynn utilizzò Karazhan come un rifugio per nascondersi proprio dal Concilio del Tirisfal dopo essere entrata in disaccordo con lo stesso.
La terra su cui è stata edificata Karazhan ha le sembianze di un teschio umano e molti, nel tempo, hanno avuto modo di notare questa stranezza, anche se solo pochi hanno poi avuto il coraggio di farlo notare apertamente.
La storia di Karazhan comincia a tutti gli effetti con un’esplosione dalla quale fu scolpito Valico Ventomorto e che risvegliò qualcosa che sembrava sopito sino a quel momento; qualcuno poi costruì la torre, probabilmente per approfittare di questa forza magica che sembrava essersi risvegliata ed amplificata.
Arrivò, poi, il momento in cui Medivh stabilì la sua dimora proprio all’interno della Torre di Karazhan ma anche lui alla fine meditò sul fatto che l’esplosione e la costruzione della Torre avvennero solo in previsione del suo arrivo.
Durante la Prima Guerra, la Torre era abitata solamente da Medivh, il suo maggiordomo Moroes, il suo cuoco identificato come “Cuoco” e quello che successivamente diventò il suo apprendista: Khadgar. Anche Garona ha risieduto nella torre come emissaria nello stesso periodo che è coinciso con l’apprendistato di Khadgar.
Il potente e maligno Sargeras (creatore e leader della Legione Infuocata) diede il suo permesso a Medivh di esplorare liberamente Karazhan. Come risultato, molte strane e disturbanti visioni si palesarono all’interno della Torre e Moroes, addirittura, scelse di indossare dei paraocchi per evitare di vederle. Ad un certo punto, questo genere di visioni cessarono nel momento in cui il risorto Medivh assorbí il potere magico racchiuso all’interno di Karazhan.
Difatti Medivh, nonostante fosse il più potente mago dei suoi tempi e riconosciuto come custode dell’umanità, cadde in preda della possessione dello spirito oscuro di Sargeras, il Distruttore di Mondi. Attraverso Medivh, Sargeras aprí il Portale Oscuro e permise agli Orchi di muovere guerra ai vari Regni di Azeroth.
Il potente Medivh in preda al controllo di Sargeras
Durante questo conflitto, Medivh si trovava nel bel mezzo di una battaglia interiore per sfuggire al controllo di Sargeras. Alla fine questo conflitto interiore portò il potente mago alla follia fin quando il suo amico d’infanzia, Anduin Lothar, corse in aiuto del giovane apprendista di Medivh, Khadgar, per attaccare Karazhan e sconfiggere il loro alleato di una volta.
Da quel giorno, si abbatté una terribile maledizione sia sulla Torre che su tutto il territorio circostante, facendo calare una spessa coltre oscura su Valico Ventomorto e la regione meglio conosciuta con il nome di Boscovespro.
Dopo la caduta di Karazhan, il Kirin Tor mandò una spedizione di maghi per cercare ciò che rimaneva della Torre, oltre che ogni oggetto di possibile interesse per uno studio approfondito sulle forze che erano intervenute ed aleggiavano in quella zona.
La fine della Seconda Guerra
Dopo la Seconda Guerra un’area, che sarà conosciuta in seguito come Boscovespro e città di Grand Hamlet (successivamente conosciuta come Darkshire), rimase avvolta dell’oscurità e circondata da creature maligne.
Gli abitanti di Grand Hamlet pensarono che questo male provenisse dai resti della Torre di Karazhan; infatti, molti di essi fecero diversi sopralluoghi per investigare sulla Torre ma nessuno di essi fece ritorno.
Un Paladino di nome Dougan insieme ai suoi compagni di avventure Kardan (appartenente alla razza degli Gnomi) e Voldana (appartenente alla razza elfica) riuscirono ad entrare nella Torre ma l’incursione fallì con il risultato della morte di Dougan.
Infatti Kardan e Voldana furono capaci di fuggire dalla Torre ma Dougan rimase ucciso al suo interno; si scoprì più tardi che chiunque muoia all’interno di Karazhan sarà destinato a rimanervi per sempre con il suo spirito intrappolato tra quelle mura ed incapace di liberarsi.
Qualche anno dopo, le figlie di Dougan, Lieren e Loania si teletrasportarono direttamente all’interno della Torre per scoprire gli orrori della maledizione che si celava dentro di essa.
Dopo essere sfuggite da Moroes, finalmente riuscirono a trovare l’assassino del padre, che altri non era che il Satiro Terestian Illhoof. Nonostante una delle due fosse rimasta ferita dopo lo scontro, le due sorelle riuscirono a vendicare il padre uccidendo il Satiro.
Mentre stavano cercando di uscire dalla Torre, Loania e Lieren trovarono il fantasma di Nielas Aran (un potentissimo mago che fu anche Arcimago del Kirin Tor, oltre che essere il padre di Medivh), che cercò di ucciderle; fortunatamente Loania riuscì ad evocare lo spirito del padre scomparso Dougan che riuscì a proteggerle dagli orrori della Torre.
Alla fine le due gemelle riuscirono a teletrasportarsi fuori da Karazhan lasciando, però, lo spirito del padre intrappolato al suo interno.
World of Warcraft
Negli anni recenti, i nobili di Darkshire si avventurarono a Valico Ventomorto per investigare sul degrado che si era abbattuto su quella regione. È da sottolineare come nessuno che sia entrato nella Torre di Karazhan sia mai riuscito ad uscirne per poter raccontare quanto aveva visto all’interno di essa.
Gli avventurieri, però, si accorsero che un nuovo potere aveva preso dimora all’interno di Karazhan, nonostante l’assenza di Medivh. Questi si suppone che siano i Dark Riders di Valico Ventomorto; questi ultimi erano una sorta di mercanti ciarlatani che spacciavano la loro merce per potenti artefatti magici. Addirittura arrivarono a tentare di imbrogliare Medivh che, dopo la possessione di Sargeras, li puní condannandoli a pagare per l’eternità il pegno per le loro truffe.
I Dark Riders erano alla ricerca della Falce di Elune, un potente artefatto in grado di evocare lo spregevole Worgen (una razza di imponenti lupi umanoidi famosi per la loro ferocia) in questo mondo.
Come già anticipato in precedenza, l’importanza che caratterizza Karazhan, può essere in buona parte dovuta al fatto che essa sorga in un fulcro delle cosiddette Ley Lines; si crede, infatti, che le Ley Lines conducano a questo fulcro situato al di sotto di Karazhan. Questo ci viene confermato in maniera indiretta dal fatto che, anche dopo la morte di Medivh, Karazhan continuasse ad emettere correnti arcane per poi addirittura cominciare ad assorbire energia.
Una volta che Malygos rinsavì dalla sua follia, egli decise di deviare le Ley Lines per renderle inaccessibili al resto degli esseri mortali, con la speranza di evitare un uso maligno di queste correnti arcane. Quello che non poteva immaginare Malygos, però, era il fatto che, deviando le Ley Lines, egli avrebbe modificato e distorto la vera natura di Karazhan, rendendo più facile per la Legione Infuocata l’insediamento in quel luogo.
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La Legione
Dopo aver appreso della scoperta da parte di Magni Barbabronzea dei Pilastri della Creazione (cimeli titanici usati millenni orsono per plasmare il mondo di Azeroth ancora giovane) ad Ulduar, Khadgar fece ritorno a Karazhan in compagnia di un avventuriero per scoprire il luogo esatto di questi antichi cimeli, sapendo che la conoscenza di essi era stata trasmessa al guardiano di Tirisfal.
Il ricordo dell’apprendistato di Khadgar viene, ad un certo punto, interrotto da un Eco di Medivh che interferisce con i poteri di Khadgar e li trasporta in fondo alla Torre, permettendo alla Legione Infuocata, capitanata dal malefico Sargeras, di invadere Karazhan ed interrompere la ricerca del luogo dei Pilastri.
Il terribile leader della Legione Infuocata, Sargeras
Ad ogni modo, Khadgar e l’avventuriero saranno jn grado di abbattere le difese della Torre e contrastare gli attacchi della Legione Infuocata, riuscendo anche a recuperare un tomo scritto da Alodi (un mago per metà elfo, nonché primo vero guardiano di Tirisfal) contenente le informazioni sui Pilastri della Creazione.
Al momento la situazione di Karazhan e della Torre di Medivh sembra essere quella di un luogo abbandonato e dimenticato dal resto del mondo. Il territorio del Valico di Ventomorto rimane desertico e con pochi motivi di interesse, eccezion fatta per i racconti pittoreschi dei Dark Riders.
Lo sapevi che..?
- La Torre di Karazhan è allestita ed arredata al suo interno con molte teste di cavallo appese alle pareti e arredi che richiamano a figure equine; questo, con tutta probabilità, sembra essere un chiaro richiamo ad Anduin Lothar e alla Confraternita del Cavallo (il gruppo che accomuna i cavalieri di Roccavento precedentemente alla Prima Guerra).
- Come già anticipato in precedenza, Medivh era convinto che la Torre fosse stata costruita con la prospettiva che egli un giorno la avrebbe abitata; questo viene, quanto meno in parte, ritrattato con la rivelazione che sia stata proprio sua madre Aegwynn a costruire la stessa Torre, dopo essere stata manipolata dal terribile Sargeras; ovviamente una cosa non esclude del tutto l’altra ma, alla luce di tutto ciò, si può supporre che la costruzione della Torre fosse un piano ben congeniato da parte di Sargeras per poter prendere il controllo anche del figlio di Aegwynn, Medivh.
- Nella prima sala delle Sale degli Ospiti, troviamo un letto con due scheletri che giacciono su di esso e separati tra loro da delle rose ormai appassite; uno di questi scheletri ha un coltello conficcato nel petto mentre l’altro tiene ancora in mano una bottiglia. Con tutta probabilità questo è un riferimento a Romeo e Giulietta, facendoci capire la moltitudine di influenze ed ispirazioni da cui attinge Karazhan e tutta la saga di Warcraft.
Speranzosi che questo racconto vi abbia incuriosito su uno dei setting principali della nuova avventura prossima al rilascio, vi invitiamo a continuare a seguirci per ogni aggiornamento o novità sulle quali vi terremo informati costantemente.