Intervista a Dean e Melissa del team di sviluppo di Hearthstone
Con il BlizzCon appena trascorso il mondo di Hearthstone è stato travolto da novità, tra la nuova espansione in arrivo a Dicembre e l’introduzione della nuova modalità “Hearthstone Battlegrounds” ci sarà tanto da scoprire nei prossimi mesi.
Tiago Taparelli e Andrew Brown del sito HSReplay.net hanno avuto la fortuna di intervistare Dean Ayala e Melissa Corning, rispettivamente Senior Game Designer e Producer per eventi dal vivo.
Questo articolo riassume i principali contenuti dell’intervista suddivisi nei principali argomenti trattati, per leggere l’intervista integrale vi lascio il link a fine articolo.
Buona lettura!
La discesa dei draghi.
La nuova meccanica “Invocazione” è un mash-up di alcune meccaniche già viste nel gioco, una specie di incrocio tra C’thun (servitore che si potenzia durante la partita) e le “Spellstone” (potenti magie che si potenziano soddisfano alcuni requisiti).
La peculiarità di “Invocazione” è che l’utilizzo di questa meccanica porterà un ulteriore beneficio dato che attiverà il potere eroe di Galakrond, che essendo diverso per ogni classe permetterà una grande varietà di strategia ed utilizzo delle carte con questa meccanica.
Alcune delle nuove leggendarie sono davvero particolari e gli sviluppatori hanno voluto spiegare le motivazioni dietro alla loro creazione. Deathwing, Mad Aspect (servitore ad 8 mana, 12/12) quando entrerà in campo attaccherà tutti i servitori sul campo, idea nata dal fatto che Alamorte ha sempre avuto un carattere infuocato. Sathrovarr (demone 5/5 a costo 9 mana) è la nuova leggendaria che riceveranno tutti prima del rilascio della nuova espansione, il suo grido di battaglia permetterà di mettere una copia di un servitore alleato sul campo, in mano e nel mazzo.
Il suo rilascio anticipato farà si che il meta cambi, anche se per poco, dato che tutti saranno concentrati su questa nuova carta. Secondo gli sviluppatori un espansione deve contenere delle carte che guardandole facciano pensare “wow, questa carta è rotta”, nessuno sarebbe contento di un espansione perfettamente bilanciata, anche se un certo supercattivo potrebbe avere qualcosa da ridire.
A seguito di una domanda riguardo al contenuto single-player de “La discesa dei draghi” Melissa si è lasciata sfuggire che qualcosa in serbo c’è, dato che queste avventura sono un ottimo modo per contestualizzare e raccontare la storia narrata dalle carte dell’espansione.
Hearthstone Battlegrounds.
L’idea di questa modalità nasce da più fattori.
Un ragazzo del team di sviluppo, Connor, stava lavorando ad una nuova Rissa basata sul combattimento automatico e la popolarità raggiunta dai giochi Autochess ha fatto chiedere agli sviluppatori “Come potrebbe sembrare una modalità simile in Hearthstone”?
Così hanno deciso di partire da quella Rissa ed implementarla fino a farla diventare una modalità a sé stante con ben 24 eroi disponibili.
La scelta di inserire un sistema di ranking è stata presa visto che le partite sono brevi, il che porterà le persone a giocarne molte ed è quindi giusto secondo il team di sviluppo ricompensare questi “sforzi”.
Inoltre non sono previste ricompense al momento quando si gioca questa modalità, anche se alla Blizzard hanno già in mente alcune caratteristiche che verranno aggiunte in futuro.
L’anno del Drago.
Alla Blizzard adorano rilasciare eventi a cadenza regolare per spezzare la monotonia del gioco quando si assesta il meta, in particolare con l’ultimo evento “Doom in the Tomb” che ha riportato in Standard alcune carte del formato Selvaggio è stata introdotto un nuovo sistema di classificazione che ha etichettato queste carte come “Special Event Card”.
Questo permetterà in futuro di inserire nel gioco carte per un limitato periodo di tempo, sia che esse provengano dal formato Selvaggio, sia che esse siano completamente nuove.
Dean sembra aver letto i feedback dell’evento “Doom in the Tomb” è sottolinea che in futuro probabilmente riproporranno eventi del genere, ma che sicuramente dureranno molto meno.
Hearthstone: quali draghi vedremo in azione nella prossima espansione?
Parlando di Zefris il Grande hanno invece sottolineato il duro lavoro dietro alla realizzazione (seriamente? perché non mi da SEMPRE la carta che voglio allora?) e di quanto adorino quella carta.
Secondo loro una leggendaria neutrale divertente da giocare e flessibile come Zefris il Grande è perfetta per un gioco come Hearthstone ed in futuro cercheranno di creare leggendarie neutrali impattanti come questa.
Infine l’intervista si chiude un argomento delicato e controverso,
Cosa rende il meta di un gioco “Divertente”?
Parafrasando le parole di Dean, il divertimento nasce in modo diverso nelle persone. Puoi giocare un mazzo con un altissimo win-rate e macinare vittorie in modo facile per divertiti, ma potresti anche annoiarti, dipende dalla singola persona. Scavando nei dati di gioco ha notato però che se un mazzo funziona e porta a molte vittorie esso tenderà a venire usato da molti giocatori a discapito di mazzi più “stravaganti” che invece faticano a vincere.
Altro punto importante quando si parla di “Divertimento” è la differenza delle preferenze delle persone. Sempre secondo Dean un metagame divertente si ha quando ogni giocatore può scegliere ed utilizzare il mazzo con la strategia di gioco che più preferisce. Così da non essere obbligati a giocare mazzi aggressivi se ci piace giocare mazzi più tecnici e viceversa, insomma la varietà sembra essere un punto fondamentale nel concetto di “Divertimento” alla Blizzard.
Voi cosa ne pensate?
Fatecelo sapere con un commento!
Vi ringrazio per la lettura e sono curioso di sentire i vostri pareri.
Link all’intervista originale: HSReplay