Il Vecchio ed il Nuovo, da Magic ad HearthStone: l’Adunanza!
“Popoli dei board game unitevi!“… Chiedo umilmente perdono per il prestito indebito ma fu esattamente questa frase che balenò nella mia mente quando mi approcciai per la prima volta al nuovissimo gioco Hearthstone di casa Blizzard… Ma andiamo per ordine!
Sono un ex giocatore accanito del (meritatamente) famoso “Magic the Gathering” (Magic l’Adunanza), un gioco di carte collezionabili nato nel lontano 1993 che vanta diverse blande imitazioni. Trascorsi innumerevoli pomeriggi a sfidare amici e conoscenti, tra risate, scherni e pugni di noccioline, per stabilire chi era il più tattico o per “testare” le nuove combinazioni di carte. Un hobby che con gli anni andò via via scemando, un po’ perché mi trasferii in una nuova città, un po’ perché i giocatori (ed io stesso) iniziammo a crescere e gli impegni a moltiplicarsi… Ben presto quelle risate diventarono solo un lontano eco, Insieme ai vecchi ricordi dei gloriosi anni ’90… FINO AD ORA!!!
Hearthstone è riuscito elegantemente ad unire il vecchio e il nuovo, chiamando a raccolta giovani reclute e vissuti veterani, ancora una volta sulle sabbie dell’arena!Ebbene si! Non a caso ho intitolato questo articolo “L’Adunanza“!
Hearthstone: Heroes of Warcraft è il primo gioco che ha restituito nuova linfa vitale ai board game, trasportando quelle emozioni e sfide di astuzia in una piattaforma ONLINE: poter semplicemente scrivere in chat ad un vecchio avversario se ha voglia di prenderle di santa ragione da centinaia di km di distanza non ha prezzo! Tutti gli ostacoli che si frapponevano tra voi e la vostra sfida sono stati sradicati d’un colpo: spostamenti, luoghi adatti ma sopratutto il tempo a disposizione.
Per quanto riguarda invece le meccaniche di gioco, sebbene ad un primo approccio si possa riscontrare la straordinaria “risonanza” con Magic (Carica/Rapidità, Furia del Vento/Doppio Attacco, Veleno, Debolezza da evocazione), durante le varie partite ho potuto apprezzare il reale balzo in avanti: Trenta punti ferita per giocatore, trenta carte, massimo 10 mana (raggiunto con difficoltà), creature infuriate e scudi divini, trappole e una modalità di combattimento rivoluzionaria! Le principali caratteristiche delle creature in Magic erano che i punti ferita persi venivano immediatamente recuperati al turno successivo (una cosa del tipo “tutto o niente”) e l’impossibilità di decidere uno specifico bersaglio da colpire, infatti lo scontro si svolgeva con la semplice dichiarazione delle creature attaccanti, seguita da un’oculata dichiarazione di quelle “bloccanti”…
Hearthstone invece ha trasformato la plancia di gioco in un vero e proprio campo di battaglia in quanto le creature restano ferite se non curate con magie o poteri (da questo si possono ricevere bonus diretti o indiretti), OGNUNA DI ESSE può decidere liberamente il suo bersaglio, eccezion fatta se è presente un difensore con Provocazione ma la vera novità sta nell’essere TOTALMENTE in balia dell’avversario durante il suo turno (si, esistono i segreti ma non sono totalmente controllabili), tutti questi elementi creano strategie dinamiche in turni estremamente ponderati, contemporaneamente ad un alleggerimento senza precedenti, che farebbe impallidire chiunque al solo pensiero di tornare alle infinite ed estenuanti discussioni sull’interpretazione del funzionamento di alcune “combo” in Magic…
Molti arbitri esperti di Magic potrebbero ricevere una laurea “ad honorem” in Giurisprudenza come premio per la loro abilità…
In conclusione Hearthstone colpisce neofiti ed esperti in tutto il mondo, grazie alla sua immediatezza e semplicità, unita ad illustrazioni delle singole carte che hanno poco da invidiare a quelle di precedenti titoli.
Cosa dire? CI VEDIAMO IN TAVERNA!!!