Il fattore RNG in Hearthstone: ecco l’opinione di Hoej!
Il celebre giocatore di Hearthstone Hoej ha voluto parlare del fattore Rng e di quanto questo, in realtà, non sia determinante come molti pensano. Abbiamo interamente tradotto la sua opinione…vi auguriamo una buona lettura ed un buon divertimento!
Spesso Hearthstone viene considerato un gioco pesantemente influenzato dal fattore RNG (effetti casuali) con un livello di abilità richiesta basso. Frasi come ‘CasinòStone’ oppure ‘Lanciatori di moneta professionisti’ sono spesso associate ad Hearthstone. Molti saranno probabilmente d’accordo sul fatto che esistano notevoli aspetti casuali in Hearthstone essendo esso un gioco a turni con molti effetti RNG. Io (Hoej) ritengo che Hearthstone sia molto più consistente di quanto si dica e che i migliori giocatori otterranno comunque più vittorie rispetto ai meno esperti nel lungo periodo.
Per iniziare vorrei allargare la discussione ad altri eSport, che vengono ritenuti basati principalmente sull’abilità: il team di Dota 2 Evil Genius, ha vinto il torneo internazionale di questa estate con il 63% di vittorie (365W/175L). In CS:GO il team Solomid ha una percentuale di vittorie del 70% (158W/63L) . In League of Legend il team Fnatic vince il 68 % delle partite (179W/86L).
Questi sono alcuni dei team più forti nel rispettivo eSport – quindi una percentuale di vittorie del 67% rappresenta un alto livello di bravura e consistenza del gioco.
Thijs “ThijsNL” Molendijk, giocatore di Hearthstone del team G2, ha una percentuale di successo del 64% (234W/133L) nelle partite competitive – cosa molto valida rispetto agli esempi fatti. Cosa ci dicono tutte queste statistiche provenienti da eSport diversi se le paragoniamo con quella di Thijs? E’ solamente incredibile la quantità di topdeck che Thijs ha? Thijs si scontra molte volte con avversari poco forti? Oppure potrebbe darsi che tutte le ore spese ad allenarsi hanno reso Thijs un giocatore più forte rispetto alla media?
Per capirlo dobbiamo determinare cosa significhi essere ”un buon giocatore di Hearthstone”.
Ritengo che sia impossibile o quasi trovare la giocata corretta ad ogni turno di gioco, poiché non conosciamo quali carte abbia in mano il nostro avversario – o cosa potrà pescare al prossimo turno. Tuttavia, è possibile effettuare la giocata perfetta in base alle informazioni che abbiamo, quelle che il nostro avversario ci fornisce e lo stato del gioco – come per esempio sapere da quanti turni l’avversario ha in mano una determinata carta, tenere a mente quali carte sono state giocate, come la board potrebbe essere influenzata dalle carte nostre o dell’avversario, se siamo davanti o indietro nella partita – è il momento di provare un azzardo o giocare safe?
Quali effetti casuali stanno per attivarsi e come potrebbero essere sfruttati a nostro vantaggio eccetera. Dal mio punto di vista un ‘buon giocatore di Hearthstone’ è quello che tiene in considerazione tutte le prospettive e che si domanda quale possa essere la miglior giocata, quella che assicura una miglior percentuale di vittorie complessive.
Provo a spiegarvi cosa intendo:
In questo esempio osserviamo un Secredin contro un Secredin. Il giocatore in alto (Giocatore 1) è avanti – e ora sta cercando la miglior giocata considerando la percentuale di vittorie complessive. Lui sa che l’avversario (Giocatore 2) gioca un Gufo Beccoforte ed una Consacrazione nel suo mazzo. Inotre, Giocatore 1, sta tenendo a mente le carte giocate e sa che Giocatore 2 ha ancora una carta dal Mulligan. Un giocatore esperto sa che Giocatore 2 terrebbe la Consacrazione se la trovasse nella mano iniziale di un mirror match e che invece non avrebbe tenuto il Gufo Beccoforte. Il giocatore 1 deve quindi considerare quanto segue:
- Giocate il Lanciatore di Coltelli e il Minibot Scudato. Uccidere le Reclute rimanenti in campo che non sono morte per il Lanciatore. Questa mossa aumenta la percentuale di vittorie SE l’avversario non ha Consacrazione – questa mossa si classifica come ‘Alto rischio alta ricompensa’
- Giocare il Lanciatore di Coltelli o il Minibot Scudato più il Potere Eroe. Uccidere le Reclute rimanenti in campo che non sono morte per il Lanciatore. Questa giocata è la più sicura contro Consacrazione.
- Utilizzare solo il Potere Eroe. Uccidere le Reclute. Questa mossa è molto conservativa e funziona solo contro Consacrazione.
- Giocare Benedizione dei Re sul Lanciatore di Coltelli. Attaccare l’eroe col Lanciatore e tradare con le Reclute e l’arma.
Queste quattro mosse influenzeranno la percentuale di vittorie del Giocatore 1 in base a cosa farà Giocatore 2 nel prossimo turno. Giocatore 1 deve perciò capire quanto è avanti nella partita – e quanto devo giocare rischiosamente o safe.
La regola da seguire è quella di giocare sempre safe se si è avanti nella partita mentre devi giocare rischiosamente solo se pensi di essere indietro (N/T dover rimontare).
Giocatore 1 decide per la quarta opzione ‘Giocare Benedizione dei Re sul Lanciatore di Coltelli. Attaccare l’eroe col Lanciatore e tradare con le Reclute e l’arma’. Giocatore 2 pesca il Gufo Beccoforte – ciò significa che potrà giocare il suo Lanciatore di Coltelli e poi Silenziare quello avversario con il Gufo, uno dei coltelli colpisce il Lanciatore del Giocatore 1 e questo significa che Giocatore 2 è in grado di ucciderlo utilizzando l’arma. Giocatore 2 con la sua pescata è stato in grado di ribaltare la partita portandosi avanti. Ciò significa che Giocatore 1 ha commesso un errore? Per me NO! Lui ha preso la scelta in grado di migliorare la percentuale di vittorie in base a ciò che poteva sapere.
Possiamo trasferire l’esempio nel mondo del Poker. Diciamo che Giocatore 2 ha ’77’ in mano e decide di andare All-in preflop. Giocatore 1 Guarda la sua mano e trova ‘KK’ e senza esitazione fa Call. A questo punto Giocatore 1 ha l’80% di vittoria , tuttavia un 7 compare sulla board al Turn (Never lucky, Babyrage) facendo vincere Giocatore 2 nonostante le percentuali di partenza a suo favore fossero il 20% . La giocata di Giocatore 1 è comunque corretta in base alle percentuali – ciò significa che se continuerà a giocare così vincerà più mani/partite di quante ne perderà nel lungo periodo. E’ esattamente quanto è successo nell’esempio della partita tra i due Secredin.
Le varie opzioni che Giocatore 1 avrebbe potuto prendere avrebbero influenzato i turni successivi differentemente – e questo era un ‘semplice’ turno quattro. Ciò che intendo dire è che il giocatore più esperto sarà in grado di scegliere l’opzione migliore più frequentemente di uno con meno esperienza – quindi nel lungo periodo quello più bravo supererò quello meno.
Un altro aspetto che desidero sottolineare a tal proposito riguarda lo stile di gioco aggressivo, difensivo o rischioso che bisogna adottare durante la partita in corso – molti consigliano di continuare ad adottare lo stesso stile per l’intero match. Io sono fortemente contrario a questa logica perché per essere un giocatore esperto bisogna saper adottare lo stile di gioco conseguentemente al mutare delle situazioni.
Per ora possiamo affermare che esistono diversi fattori e molteplici decisioni che possono essere prese ad ogni turno – ognuna di esse influenzerà i turni successivi e la percentuale di vittorie differentemente – come un diagramma ad albero.
Se immaginiamo di dover programmare un intero torneo il diagramma si espanderebbe anche al deckbuilding, quale classe utilizzare, quale mazzo bannare all’avversario con quale mazzo iniziare eccetera.
Questi elementi sono troppo poco considerati in quanto si parla principalmente delle singole partite, a mio giudizio, comunque il motivo di buoni topdeck o di mani iniziali perfette risiede in un accurata costruzione del mazzo. Riguardo alla costruzione dei deck e stile di gioco Adrian ‘Lifecoach‘ è noto per giocare mazzi come Midrange Paladin, Midrange Hunter, Midrange Druid o altri mazzi Midrange/Control.
La sua motivazione sull’uso di questi mazzi mazzi è l’assicurarsi che la partita duri più turni – in questo modo Lifecoach aumenta la possibilità di vincere giocando turni più ottimizzati del suo avversario. Inoltre l’altra particolarità di Lifecoach è di arrivare spesso alla rope – anche in turni semplici – ciò accade perché il tempo è una risorsa limitata. In questo modo lui può programmare i turni successivi e provare a prevedere cosa il suo avversario potrà giocare successivamente.
D’altra parte il giocatore meno esperto ha la tendenza a giocare più carte Tech come il Cavaliere Nero, Tecnocontrollore, Harrison Jones etc. Le carte tech hanno la possibilità di creare scatti nel tempo della partita perciò ovviamente si ha bisogno di alcune di esse nel mazzo ma è importante tenere a mente che spesso possono risultare inconsistenti. Ritornando in prospettiva il giocatore esperto si concentra sul creare mazzi solidi e su giocate che aumentino la percentuale di vittorie ogni turno di ogni partita mentre il giocatore meno esperto farà giocate meno efficienti e necessiterà di carte risolutive per ritornare in gioco.
Tuttavia le carte tech non sono flessibili perciò in altre partite nelle quali il giocatore meno esperto non sarà in grado di sfruttare il loro potere egli vedrà diminuire la sua percentuale di vittorie anche contro giocatori ancor più inesperti di lui.
Riassumendo – so che Hearthstone è influenzato dal fattore RNG e non è completamente basato sull’abilità. Credo anche che ci sia di più oltre questo grazie ad aspetti come il deckbuilding, strategie e giochi mentali, concentrarsi sulla partita e dover fare scelte ottimali ogni turno. A tal proposito questo articolo non ha lo scopo di chiedere soccorso contro le battute sul fattore RNG in Twitch – dato che Twitch è un elemento importante per il successo di un eSport come Hearthstone .
La chat sta solo rendendo tutto più divertente! Il mio scopo con questo articolo è di aprire gli occhi per la prima volta sui giocatori più competitivi della ladder, i giocatori dei tornei, e anche sui caster di Hearthstone.
I giocatori di Hearthstone giustificano le sconfitte con il RNG – a mio parere un sistema semplicistico per discolparsi. Richiede coraggio ammettere i propri errori – soprattutto se si è in diretta parlando dell’ultima partita.
Personalmente io ho commentato i miei errori e le giocate discutibili in diretta ed ogni volta non ho avuto paura di farlo – dato che non imparo nulla dal RNG, ma imparo dai miei errori.
Io ho solo tre o quattro mazzi che mi sento di padroneggiare totalmente e dove so che il 95 o 99 percento delle giocate saranno ottimali. Questo è dovuto al mio focus sui tornei dove solitamente vengono usati tre mazzi.
Sfortunatamente questo è anche uno svantaggio per me poiché i miei avversari spesso sanno cosa porterò ai tornei – come dimostrato dal mio compagno di squadra Ostkaka nel final qualifier per la Blizzcon di quest’anno.
Lo scopo di questo articolo è anche quello di spingere noi – giocatori e caster – a comportarci come ambasciatori del gioco non focalizzandoci sul RNG ma su mosse importanti e su giocate specifiche che hanno deciso una partita. Personalmente non mi sento frustrato se perdo pur avendo giocato bene – ma lo sono se vinco/perdo per una giocata sbagliata. Ci sarà sempre varianza in Hearthstone comunque, invece di concentrarsi su aspetti che non possiamo controllare, occupiamoci degli altri aspetti fantastici di questo gioco.
Grazie a tutti coloro che hanno speso il loro tempo leggendo il mio articolo – e felice Winterfell a tutti
Hoej