I LACCHE’ – TIRIAMO LE SOMME!
Lacchè – Due anni fa, su Hearthstone arrivò la banda di cattivi più sgangherata mai vista prima. Con Ascesa delle Ombre, abbiamo assistito all’avvento di Rafaam, Lazul, Dr. Boom, Hagatha e Re Cobaldo, personaggi iconici che hanno un posto nei cuori.
Purtroppo è giunto il momento di salutarli definitivamente per chi gioca lo standard (o forse no?). Ma per tutti noi, la vera pugnalata al cuore non sarà perdere i capi del M.A.L.E, nossignori. Il vero dramma videoludico è un altro.
Con la prossima imminente rotazione se ne andranno i servitori più amati e odiati della locanda. Signore e signori, dite addio ai Lacchè!
Ora che stanno per salutarci, è giunto il momento di tirare le somme e porsi una domanda molto semplice: sono stati soddisfacenti questi piccoli servitori?
Per rispondere vorrei prendere uno di quei palloncini giganteschi che si usano nelle feste e gridare un gigantesco SI!
Non giriamoci intorno, perché c’è poco da analizzare e discutere. Questa non è una recensione, ma un encomio d’addio. I Lacchè sono forse l’esperimento più riuscito mai visto nella locanda. Perché? Bè, i motivi sono tanti e vari. Per cominciare, sono stati innovativi sotto molti punti di vista. I Lacché rappresentano l’essenza stessa della value, dato che non potevamo metterli di main nel deck, ma soltanto generarli. Ma con il loro irrisorio costo a 1 e la loro immensa versatilità, erano perfetti per ogni archetipo che vi potesse venire in mente. Eccellenti per mettere pressione in un deck aggro, fenomenali per sovvertire le situazioni più disparate e utilissimi in late per generare valore, e che valore!
Anche se è vero che venivano generati in modo casuale, sfido chiunque a dire che non fossero utili, perché pur non ottenendo il Lacchè migliore per l’occasione, comunque qualcosa di buono usciva sempre. La loro versatilità, unità alla forza del valore che generavano, li ha resi un pilastro dei mazzi di ogni tier sin dal loro primo giorno, tanto che in ladder non sono mai calati di appeal.
Inoltre, la loro peculiare rappresentanza dei cattivi a cui facevano riferimento, li ha resi un’icona del gioco anche più dei loro superiori, alimentando la lore delle espansioni da cui provenivano meglio di un racconto dettagliato.
Ma come tutte le cose belle, anche questa finisce qui. Con l‘Anno del Grifone, i Lacché lasciano la scena tra gli applausi di tutti noi. Se vi esce una lacrima a pensare a loro non vergognatevi. Se un sorriso vi affiora nel udire per l’ultima volta io loro gagliardi motti d’entrata non biasimatevi. I Lacchè mancheranno davvero a tutti.
Quindi, cara mamma Blizzard, se ti venisse in mente di riproporli in futuro, magari in qualche strana nuova veste, sappi che il gesto sarebbe apprezzato. Per ora io, come molti altri, ti ringrazio per averci dato questi compagni d’avventura. Addio amici. Addio Lacchè del nostro cuore.
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