Hearthstone: alla scoperta del grande artista Alex Horley
Hearthstone Alex Horley- Come per quasi tutti i giochi di carte collezionabili online oppure no, anche per Hearthstone è importante, oltre a tener ben presente gli effetti che una carta possa avere, anche il lato artistico che ne deriva. E proprio le carte di Hearthstone hanno sfornato opere d’arte invidiabili per la loro bellezza.
Tra gli artisti più rinomati c’è senza ombra di dubbio il grande artista Alex Horley, nostro orgoglio nazionale. Alessandro Orlandelli (questo è il suo nome originale) è ormai alla corte di Blizzard da più di 15 anni ed ha partecipato a decine di progetti per l’azienda, sia per quanto riguarda Hearthstone che World of Warcraft (oltre che per molte altre aziende, dalla DC Comics alla Marvel Comics)
Alex, dal punto di vista artistico, adora creare soggetti raccapriccianti in stile “heavy metal” e lo fa in un modo tutto suo, ormai quasi in disuso tra i giovani artisti. Infatti Alex preferisce utilizzare pitture acriliche ed oli, di cui non se ne separa mai.
Anche se magari non lo sapete, spulciando tra i più grandi protagonisti di WoW e di Hearthstone, potrete scoprire opere d’arte di Alex Horley: dall’immagine iconica di Malfurion, al buon vecchio King Krush, fino alle nuove immagini, al contempo così oscure ma luminose, degli Old Gods di Lunacupa. Ormai Alex è arrivato a quota 500 opere per Blizzard, molte delle quali visibili nei corridoi della sede dell’azienda.
Vi lasciamo alla sua intervista e storia completa, pubblicata direttamente dal sito ufficiale di Hearthstone ed ovviamente vi ricordiamo di recuperare ed ammirare molte delle sue opere che sono davvero spettacolari.
Se sei un fan dell’universo di Warcraft, allora probabilmente sei un fan dell’artista Alex Horley… anche se magari non lo sapevi! Alex ha prodotto alcune delle tavole più iconiche uscite per Blizzard negli ultimi 15 anni. Dalle sue opere chiave spettacolari per Warlords of Draenor agli innumerevoli contributi per Hearthstone, probabilmente il suo lavoro ti è già molto familiare.
La persona
Alex, nome originale Alessandro Orlandelli, proviene dalla piccola città di Opera, appena fuori Milano, in Italia, dove ha imparato l’inglese da autodidatta, leggendo fumetti. “Disegno da quando ho ricordi,” ha detto Alex. “Quando ero un bambino, l’unica cosa che volevo fare era disegnare fumetti. Sono cresciuto con artisti come Jack Kirby e John Buscema, l’età del bronzo della Marvel negli anni Settanta.”
Da adolescente, Alex si è innamorato del lavoro di Frank Frazetta, un artista americano di fantasy e fantascienza nonché uno dei più rinomati illustratori del XX secolo. Alex ha cercato nelle librerie tutti i suoi titoli e alla fine si è imbattuto in una copia di The Fantastic Art of Frank Frazetta, Volumi 1-4. Il giorno dopo, Alex ha acquistato il suo primo set di pennelli e ha iniziato a disegnare. “Scoprire le opere di Frank per me è stato davvero un punto di svolta,” ha detto Alex, “perché è stato allora che ho scoperto cosa si può fare davvero con un pennello e un po’ di colori.”
Alex è un disegnatore tradizionale autodidatta, che lavora principalmente con pitture acriliche e oli. Ha una certa propensione a dipingere soggetti bizzarri e raccapriccianti, con uno stile “heavy metal” che attinge ai fumettisti della sua infanzia (Richard Corben, Sanjulian, Gil Kane e Gene Colan, per citarne alcuni) e alle storie epiche di Robert E. Howard, specialmente quelle di Conan il Barbaro. Alex ha buon occhio per la luce, il colore e la composizione. I suoi disegni sono unici per come rappresentano l’azione, le emozioni e l’anatomia umana e di creature fuori dall’ordinario.
Quando frequentava la prestigiosa Accademia di Belle Arti di Milano, non esistevano lezioni sul disegno fantasy o sui fumetti. Così, Alex trascorreva il suo tempo libero a fare bozzetti delle sculture nella Pinacoteca di Brera, a disegnare col suo stile fantasy e a frequentare le fumetterie locali. Dopo la laurea, ha assunto lo pseudonimo di Alex Horley (ora il suo marchio registrato) perché sentiva che il suo vero nome sarebbe stato troppo difficile da ricordare per i futuri editori, e anche perché occupava troppo spazio quando firmava le sue opere d’arte.
Il viaggio di Alex l’ha portato a lavorare per Blizzard nei primi anni 2000, per la creazione di alcune opere per il gioco di carte collezionabili di World of Warcraft. “Ho iniziato a lavorare al TCG nello stesso anno in cui avevo uno stand alla San Diego Comic Con. C’erano tutte queste persone che venivano al mio banchetto ed erano tutti molto gentili e mi dicevano che amavano i miei lavori,” ha raccontato Alex. “Non avevo idea di chi fossero. A un certo punto, qualcuno mi ha detto: ‘Ehi, ma quello è Samwise! E quello è Frank Pearce! Sono tutti di Blizzard!’ Allora, Frank si è presentato e ha detto che gli piaceva molto quello che stavo facendo per il TCG e mi ha invitato come suo ospite alla BlizzCon. Ne sono stato davvero onorato!”
Frank Pearce, uno dei cofondatori di Blizzard, è proprietario di almeno sette opere originali di Alex, mentre decine di altre sono appese ai muri del quartier generale di Blizzard Entertainment.
Dopo la BlizzCon, Frank ha invitato Alex al Blizzard campus, per parlare per la prima volta con gli altri artisti del suo lavoro sul TCG. “Fin dall’inizio, c’è stato mutuo rispetto, ammirazione e amore per l’arte. All’inizio ho collaborato con il team di sviluppo creativo,” ha detto Alex, “e dopo alcuni anni ho lavorato direttamente con Chris Robinson e Chris Metzen su Warlords of Draenor.”
Creare le opere chiave per l’espansione Warlords of Draenor è stato uno dei momenti salienti della storica carriera di Alex in Blizzard. Alex è stato il primo membro non facente parte ufficialmente di Blizzard autorizzato a produrre opere d’arte per il packaging del gioco. “In realtà dipingevo nel campus e mi portavo i miei colori tutti i giorni. Avevo il mio tavolo e il mio cavalletto. Mi sentivo un po’ un dinosauro,” ha detto Alex, “perché tutti invece lavoravano sugli schermi dei computer e io invece ero lì, a fare strani rumori con i miei cavalletti e i pennelli. Ma è stato divertente! È stato fantastico far parte del processo creativo. Ho anche avuto modo di disegnare alcuni personaggi, e mi è piaciuto moltissimo.”
Il processo
I disegni
Alex sa disegnare anche Murloc decisamente cattivi e ne ha mostrata un’ampia gamma nelle sue raffigurazioni di questa razza anfibia nel corso degli anni. “Ho progettato Pinnaceleste per La Discesa dei Draghi! Dal punto di vista pittorico è stato uno dei pochi casi in cui sono riuscito a ottenere quasi al cento per cento quello che avevo in mente,” ha detto Alex. “Non succede quasi mai! Alla fine è venuto quasi esattamente come volevo venisse, quindi sì, ho un debole per Pinnaceleste. È una delle carte (e dei Murloc) che preferisco, tra quelle che ho realizzato per Hearthstone.”
Più di recente, Alex ha progettato il ritorno degli Dei Antichi per Follia alla Fiera di Lunacupa. “Ho la fortuna di lavorare con Jeremy Cranford come direttore artistico. Lui sa che mi piacciono i mostri raccapriccianti e le creature dell’orrore, con i tentacoli alla Lovecraft, le zanne e tutto il resto,” ha detto Alex. “Così, ha deciso di affidarmi quel compito, lasciandomi dipingere i miei grandi quadri! La sfida era ritrarre quei personaggi di Warcraft, che di solito si trovano in ambienti molto sinistri e poco illuminati, e tradurli nel linguaggio visivo tipico di Hearthstone. Quindi, ho pensato a come creare una specie di fiera degli Dei Antichi. È questo, più o meno, che avevo in mente mentre dipingevo le mie opere! Avevo bisogno che fossero esseri inquietanti, ma dovevo allo stesso tempo usare una tavolozza di colori che li rendessero luminosi, quasi felici. È stata una sfida ma anche una grande esperienza, mi sono divertito molto ed è stato fantastico vedere quanto siano stati ben accolti dai fan di tutto il mondo!”
Le lezioni
Quando si tratta di trasmettere ciò che ha imparato nel corso degli anni a un artista in erba, ad Alex piace condividere alcune sue intuizioni. “Mantieni la mente aperta,” ha consigliato Alex. “Non compiacere. Continua a studiare e a imparare per continuare a evolverti nel tuo lavoro. Come artista, è normale che tu abbia un ego, ma a volte è salutare metterlo da parte. Tieni presente che c’è sempre qualcosa da imparare, da tutti. So che ci sono artisti che vogliono lavorare nel campo dei videogiochi e si occupano solo di opere legate a essi, ma è come restare chiusi in una scatola! Ci sono molte fonti d’ispirazione, fuori da quella scatola. Guardando anche cose al di là del tuo campo di interessi, aiuterai la tua arte. Non sai mai cosa puoi imparare o cosa potrebbe darti l’ispirazione.”
Puoi seguire Alex Horley su Instagram @alexhorleyartofficial eTwitter @AlexHorleyArt! Iscriviti per ricevere una notifica via e-mail quando ci sono in vendita disegni, bozzetti e stampe in edizione limitata su www.alexhorleyart.com, mandando una e-mail di richiesta a [email protected].
Eravate a conoscenza dell’enorme quantità di soggetti dipinti da Horley per la Blizzard? Qual è il vostro preferito? Fateci sapere la vostra…
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