Guida ai Mazzi Mech – Parte 2: Entriamo nel particolare. Vilrazziatore…possiamo fidarci?
Iniziamo questa seconda parte della guida aprendo una grande parentesi sul Vilrazziatore.
Molto razziatore. Estremamente vile. Da non perdere.
Come molti di voi avranno notato, il Vilrazziatore, inizialmente messo da parte per via del suo “side-effect”/”drawback”/”malus”, ha improvvisamente scombussolato il meta, divenendo il principale punto di forza di una delle liste più temute del gioco: l’Aggro Druid.
E non c’è da stupirsi che tanti altri mazzi aggro, a prescindere da che siano Mech o meno, lo stiano inserendo nelle proprie liste… Un classico esempio, è l’Hunter Midrange giocato da Pingpingho ai WORLDS CHAMPIONSHIP 2015 che, come alcuni di voi sapranno, montava la doppia copia di Vilrazziatore in lista.
- Perché il Vilrazziatore è così forte?
La risposta è semplicissima… a cinque mana, è un ignorantissimo 8/8.
- Se è così forte, perché non lo abbiamo visto giocare fin da subito?
Secondo il mio modesto parere, la community di Hearthstone, quindi tutti i videogiocatori appassionati di questo free-to-play, non hanno, o meglio, non AVEVANO ancora la maturità necessaria per rendersi conto della potenzialità di questa carta.
Sia chiaro, in questo gioco, seppur di meccaniche semplici, sono uscite e si giocano liste realizzabili solo da menti “brillanti”, e altrettanto “brillanti” sono le menti della maggior parte dei giocatori di alto livello appassionati di Hearthstone.
La maturità a cui mi riferisco, è legata alla crescita “virtuale” dei giocatori: seppur Hearthstone sia uno dei giochi più popolari del mondo, è ancora da considerare giovane come gioco.
Posso riuscire a chiarire meglio il discorso con un esempio. Prendiamo in considerazione uno dei giochi di carte piu’ popolari di sempre (lascio a voi indovinare il nome). Fin dalla nascita di questo gioco, la casa editrice realizzava carte incredibilmente “forti”, e che adesso valgono una “piccola fortuna”… tra le altre tante carte, ce ne erano alcune che avevano come obiettivo quello di macinare, ossia di “bruciare” le carte presenti nel proprio mazzo.
In un gioco come questo, non avere più carte a disposizione significava perdere la partita.
Ovviamente, girarono liste di mazzi incentrati completamente su questa meccanica… eppure, più passava il tempo, più ci si rendeva conto che un mazzo con una meccanica del genere non vinceva poi così tanto… con un mazzo di 60 carte, anche riuscendo a macinare fino a portare quel mazzo ad una sola carta, non era ancora abbastanza.
Ovviamente, col passare del tempo, si è raggiunti quella maturità di cui prima parlavo… e i mazzi da macina, o “mill” se preferite, iniziarono a sparire.
Questa maturità ha portato ad una grande consapevolezza: fintanto che sarà presente almeno una carta nel mazzo, l’impatto procurato da qualsiasi carta da “macina” tende a zero.
Le carte che non abbiamo ancora pescato, di fatto, NON RAPPRESENTANO UNA RISORSA. Sono risorse, invece, le carte in mano e sulla nostra board.
Quindi, il “side-effect”/”drawback”/”malus” del Vilrazziatore, fintanto che avremo almeno una carta nel mazzo, tende a zero.
E anche quando l’avversario sarà riuscito a “bruciare” tutte le carte nel nostro mazzo, i danni si limiteranno al danno di fatigue e all’inconveniente di non ottenere quella carta aggiuntiva in mano che di norma ci spetterebbe all’inizio di ogni turno.
Ma il game è ancora aperto! Anche con nessuna carta nel mazzo, avrete ancora la possibilità di portare i punti vita del vostro avversario a zero.
Questa analisi è attuata in considerazione del Vilrazziatore, per dimostrare che le possibilità di perdere di “macina” sono davvero minuscole, mentre le possibilità di riuscire a vincere il game grazie a questa carta sono nettamente maggiori. Non va’ però presa in considerazione in ottica delle liste “Mill” di Hearthstone, le quali hanno una lista e un tipo di gioco apposito per mandare l’avversario in fatigue e “distruggere” ogni suo tentativo di gioco.
- Capiterà quindi di perdere partite esclusivamente per colpa del Vilrazziatore?
Assolutamente sì! Ma la maturità del giocatore sta nel non farsi “spaventare” da questo… l’unica cosa di cui realmente spaventarsi quando abbiamo un Vilrazziatore in gioco è l’Esperto di Caccia.
- Possiamo quindi affidarci al Vilrazziatore?
Ebbene, se nel Mech possiamo permetterci un immenso Robot 8/8 al quinto, quarto o addirittura terzo turno (grazie a moneta e/o Roboevocatore), non possiamo far altro che approfittarne.
Un’altra piccola considerazione: quante volte vi sarà capitato di giocare Vilrazziatore e vedere il vostro avversario forzare giocate di carte su carte sprecando gran parte del loro potenziale, e solo per vedervi “bruciare” un pezzo di deck? Eh già…
Vilrazziatore: Voto 5/5.
SEGUE: Guida ai Mazzi Mech – Parte 3: Deckbuilding, How-To-Play e Matchup.