Global Games, perchè le trasmissioni sono in differita?
Questo fine settimana sono iniziate ufficialmente le sfide dell’edizione 2019 dei Global Games di Hearthstone, manifestazione con un montepremi di circa 75 mila Dollari a cui partecipano le migliori 32 nazionali del mondo.
Tra queste troviamo anche l’Italia che, guidata dalla coppia di professionisti Marco Turna Castiglioni e Simone Leta Liguori, è riuscita a superare indenne la fase a gironi, sconfiggendo prima la Germania e poi la Norvegia e riuscendo cosi ad accedere alla Top16 come testa di serie.
Le gesta degli italiani, cosi come quelle degli altri giocatori di tutte le altre nazionali che hanno giocato in top32, non sono andate però in diretta, ed infatti entrambe le partite degli italiani (di cui conosciamo solamente i mazzi usati ed il risultato, che troverete nell’approfondimento linkato sotto) non sono ancora state viste da nessuno (e non lo saranno almeno fino al weekend).
Parliamo di peculiarità perchè mai nella storia di questo gioco (e, che io ricordi, in generale degli esports) avevamo assistito a qualcosa del genere…gli esports sono sempre stati legati a doppio filo con la logica della “diretta”, a tal punto che dopo i primi tornei di Hearthstone trasmessi divenne una costante la presenza del “delay” in tutte le manifestazioni offline, e di account speciali (senza alcuna lista amici) per quelle live.
Ci riferiamo ovviamente ai tornei più importanti della scena, a quelli che possono vantare una produzione professionale, uno staff preparato e molti, moltissimi soldi a budget da spendere.
I Global Games di Heartstone sono certamente tra le manifestazioni che rientrano nei parametri indicati sopra, ed è proprio per questo che appare quanto meno sospetto che per una competizione del genere (almeno per la Top32, non sappiamo ancora se la top16 verrà trasmessa in diretta) si sia scelta la tortuosa, impervia e fallimentare strada delle “differite”.
Al momento non è stata rilasciata alcuna motivazione riguardo questa scelta, anche se la maggioranza degli appassionati (forse sarebbe meglio parlare della quasi totalità degli appassionati) non ha per nulla preso di buon grado la mancanza delle sfide in diretta, ed ancor meno la scelta di trasmettere le sfide in differita dopo tempi “biblici” che rendono, di fatto, quasi del tutto inutile guardare lo show.
Pur non essendoci ancora alcuna nota ufficiale (ma non appena disponibile non esiteremo neanche un istante a segnalarla alla nostra community), l’idea che personalmente mi son fatto è che dietro questa anomala decisione vi siano ancora degli strascichi della “questione Blitzchung” e di tutto il caos che ne è derivato.
Per chi non lo ricordasse Blitzchung è un giocatore professionista di HS che subì una dura squalifica per un anno (poi commutata in una meno grave a 6 mesi) per aver apertamente manifestato le proprie idee politiche in supporto dei manifestanti di Hong Kong. Blizzard motivò il ban perché le gesta di Blitzchung avrebbero potuto urtare parte degli spettatori (in questo specifico caso specialmente all’interno della community cinese), negando quindi che vi fosse qualsiasi tipo di “altra censura” nella sua azione ed affermando che questa decisione sarebbe stata presa anche in altre situazioni, e con altri stati coinvolti.
Blitzchung ringrazia Blizzard ma sottolinea: “onestamente, 6 mesi di squalifica sono ancora troppi”
Conoscendo questo fatto, e quelli che si sono poi succeduti (su tutti quello dei giocatori impegnati nel campionato delle Università), potrebbe quindi acquisire una certa solidità l’ipotesi per la quale le differite servono per eliminare dallo show eventuali azioni o gesta che per il regolamento Blizz sono vietate.
Ricordiamoci ad esempio che in questa competizione vi sono anche la nazionale di Hong Kong e quella di Taiwan, e che quindi la scelta di mandare l’intera competizione in differita potrebbe tranquillamente essere motivata (da Blizzard) come una scelta per evitare eventuali altri “incidenti” in streaming.
Se cosi fosse sarebbe ovviamente gravissimo, ma non vi è alcuna prova al momento che il “no” alle dirette sia da ricondurre a questo…si tratta solamente di un’ipotesi, che vuole cercare di rispondere ad un quesito ancora irrisolto.
In conclusione quindi, sperando di ricevere presto delle notizie in merito, vogliamo lanciare un appello diretto proprio alla grande azienda statunitense: Blizzard, perché hai deciso di trasmettere le partite in differita, “uccidendo” ogni genere di potenziale “pathos” di noi tifosi?