Deathwing Dragonlord: ecco la storia (alternativa) del super Drago protagonista di ieri!
Durante la serata di ieri è stata mostrata, in anteprima internazionale, la nuova carta “Deathwing Dragonlord“…versione “vincitrice” di Alamorte che, a differenza dell’Alamorte tradizionale della storia normale di Azeroth e della Locanda non “distruggerà” tutto quello che si troverà davanti ma, alla sua morte, evocherà sul campo di battaglia tutti i Draghi presenti nella nostra mano.
In molti ci hanno chiesto cosa fosse questo “nuovo” Deathwing e come la sua figura venisse localizzata dentro la lunga ed incantevole storia di Warcraft…il Deathwing Dragonlord altro non è che la versione “vincitrice” di se stesso…
La nuova carta rivelata ieri mostra Alamorte nell’Ora del Crepuscolo, conosciuta anche come Fine dei Tempi.
Una realtà futura possibile, in cui i piani degli Antichi Dei hanno avuto successo, portati avanti dall’Aspetto Corrotto della Terra, Deathwing.
Durante l’Ora del Crepuscolo gli Antichi Dei sono liberi dalle loro antiche prigioni, e tornano su Azeroth per completare i loro piani: estinguere la vita sul pianeta.
Un’antica profezia annuncia come l’Ora del Crepuscolo sia la fine di Azeroth – durante l’ultimo tramonto, gli Antichi lanceranno il loro giudizio finale; riapriranno i cancelli di Ahn’Qiraj per lanciare l’assalto finale su Azeroth.
In questa realtà i Dragon Aspects (vedi sotto), creati in origine per fermare questi eventi, hanno fallito.
Ora che abbiamo visto la versione di Alamorte “vincitrice”, chiamato su Hearthstone Dragonlord, andiamo a leggere quella che è invece la storia tradizionale e conosciuta di Alamorte nella puntata a lui dedicata della rubrica “Le Carte di HearthStone“! Per chi non lo conoscesse…vi presentiamo un vero super cattivo del mondo di Warcraft, il protagonista assoluto dell’espansione di qualche anno fa “World of Warcraft Cataclism“!
Il principale responsabile del Cataclisma che segnò profondamente il mondo di Azeroth, era in origine chiamato Neltharion, ed era uno degli Aspetti del Drago (insieme ad Alexstrasza, Ysera, Nozdormu e Kalecgos) con il compito di dominare la terra, compito assegnatogli da Kahz’Goroth, uno dei Titani, noti anche come i “creatori dei mondi”.
Neltharion essendo incaricato della custodia della terra e delle sue profondità, venne a contatto con gli Dei Antichi, che i Titani avevano intrappolato nelle viscere del pianeta.
Questi Divinità , erano potentissime entità malvagie, il cui unico scopo era quello di portare la distruzione ed il caos sui pianeti dove arrivavano (gli Dei Antichi non erano di Azeroth). Uno di questi era il temibile Yogg-Saronn che i più anziani giocatori di World of Warcraft ricorderanno aver combattuto e sconfitto nel raid “Ulduar“.
Neltharion, una volta venuto in contatto con queste sinistre divinità, si lasciò corrompere, ed in preda alla follia iniziò a pianificare la distruzione degli altri Aspetti del Drago che, come lui avrebbe dovuto fare, stavano preservando Azeroth dalle influenze del male.
Escogitò cosi un piano oscuro, che prevedeva che gli altri Aspetti donassero parte del loro potere all’artefatto “Anima dei Draghi“, un’arma che Neltharion descrisse agli altri aspetti come l’unico artefatto in grado di fermare la Legione durante la Guerra degli Antichi. Gli Aspetti caddero nella trappola del Drago Nero che fu l’unico a non donare il potere nell’artefatto, e che quindi divenne, dopo questa vicenda, il più forte degli aspetti non avendo in nessun modo alterato od indebolito il suo potere.
Fu durante questa guerra che Neltharion divenne definitivamente Alamorte, cambiando anche il suo aspetto, e costretto a farsi forgiare sulle proprie scaglie una corazza di Adamantio poiché rischiava di essere squarciato dalla sua stessa mutazione malvagia.
Fortunatamente, l’artefatto “Anima dei Draghi” (che fu dopo questa vicenda ribattezzato “Anima dei Demoni“) gli fu sottratto da Malfurion Grantempesta, episodio che contribuì alla sconfitta di Neltharion per mano degli altri Aspetti del Drago, e che lo costrinse alla fuga nelle profondità del regno elementale di Rocciafonda.
Alamorte contro gli Aspetti
Circa diecimila anni dopo, Alamorte tornò su Azeroth per soddisfare la sua fame di vendetta, ed iniziò la guerra contro i popoli del mondo scatenando un cataclisma che provocò innumerevoli perdite.
Il cinematic trailer dell’espansione “Cataclism”, che ci mostra di quali devastazioni si macchiò il potente Alamorte
L’obiettivo di Alamorte, che trovava come suoi alleati il devastante Al’Akir ed il terribile Ragnaros, era la distruzione totale, il suo piano prevedeva un unico risultato : “la morte di tutti”.
Ma il furente drago nero insieme ai due elementali alleati, trovò lungo il suo cammino un manipolo di eroi che, aiutati dallo sciamano Thrall, e dagli Aspetti Alexstrasza, Ysera, Nozdormu e Kalecgos (successore di Malygos), affrontarono e distrussero Alamorte, durante il leggendario scontro nel Maelstorm!
Nozdormu, Thrall, Kalecgos, Ysera ed Alexstrasza
In World of Warcraft, Alamorte andava affrontato in due Encounter diversi: la prima battaglia era da combattere sul dorso del drago nero, al fine di danneggiare la sua armatura e lasciare cosi che l’adamantio non tenesse più compatta la massa demoniaca ed informe di cui era ormai composto Alamorte.
Una volta che il Raid riusciva a spaccare l’armatura, veniva catapultato nel secondo e finale Encounter, dove lo scopo era distruggere definitivamente un Alamorte fortemente sfigurato e decomposto.
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La “seconda fase” dello scontro con Alamorte, ucciso in questo video dei Quantum Leap
In HearthStone la carta Alamorte è una forte ma molto situazionale leggendaria.
A questa carta infatti, di solito è meglio preferirne altre di pari rarità, essendo il suo effetto (tenendo fede al lore del personaggio) devastante per entrambi i giocatori sul tavolo!
Al giocatore che lo evoca infatti, Alamorte distruggerà tutte le carte presenti nella mano, insieme a TUTTI i servitori.
Da utilizzare solo in casi di estrema necessità, può comunque cambiare in modo radicale le sorti di una partita che avremmo dato probabilmente per persa.
Sperando che questa puntata sia stata di vostro gradimento, vi salutiamo e vi raccomandiamo di non perdere la prossima puntata de “Le Carte di HearthStone“!! Solo su Powned.it!!