Costruire un Mazzo: qualche consiglio
Un aspetto che a volte viene sottovalutato del gioco di carte Hearthstone è la costruzione di un deck personale: la maggior parte dei giocatori studia attentamente il meta corrente e basa la costruzione del suo mazzo sull’esperienza di top players che pubblicano le loro liste vincenti. Non v’è dubbio che probabilmente questo sia il modo migliore per progredire velocemente nella ladder ma è giusto sottolineare che creare un proprio mazzo personale è sicuramente un’esperienza che va ad aumentare la nostra competenza, può essere molto divertente e, perchè no, gratificante: chi dice che non possiate essere voi, con una vostra creazione, uno dei prossimi giocatori ad apportare un importante contributo al meta del gioco?
Per questi motivi abbiamo deciso di pubblicare questa guida che contiene alcuni importanti consigli per costruire il proprio mazzo personale.
L’idea di partenza
La prima cosa di cui si ha bisogno per costruire un mazzo è uno spunto o una strategia attorno alla quale farlo ruotare: voglio giocare control o aggro? Voglio fare trade con i minion oppure attaccare direttamente gli HP dell’avversario? Voglio fare control con le magie o con le provocazioni?
Iniziate quindi a selezionare carte che rispecchino l’idea che avete in mente. Tenete conto che esistono molte carte fortissime individualmente ma che non si adattano a certe filosofie di gioco. Ad esempio Altocrine delle Savane, Re Krush, e Arco del Gladiatore sono carte molto potenti ma nessuna di loro si adatta ad un mazzo hyper-aggressivo del cacciatore.
Mana Curve
Costruire un mazzo con una buona mana curve è la chiave del successo. Cercate di avere sempre abbastanza minion o magie a basso costo per poter competere sin da subito, per il controllo o per fare rimozione. Allo stesso tempo, se non avete abbastanza minion da mid/lategame, quelli giocati dal vostro avversario saranno più forti dei vostri e sarete costretti a sacrificare più minion per abbatterne uno, situazione che non è auspicabile.
La strategia migliore è quindi fare un mazzo che permetta di essere competitivi in buona misura in ogni fase della partita. I mazzi molto aggressivi possono permettersi di avere una mana curve ferma a carte molto economiche e sono privi di soluzioni endgame, in quanto contano sull’eplosività e quindi fanno di tutto per chiudere una partita nei primi turni. I mazzi control, al contrario, partono più lentamente, mirano a ripulire il board dalle minacce più potenti con magie o affidandosi alle provocazioni, per poi giocare i loro assi nella manica molto costosi a partita inoltrata. Non esiste quindi nessun algoritmo per stabilire quale sia un mana curve ideale o migliore, anche perchè le carte stesse di cui il mazzo fa parte possono influire in maniera diversa sulle fasi della partita.
Carte “Pesca-carte”
Come tutti i giocatori un minimo navigati sapranno, rimanere con meno carte rispetto all’avversario è molto penalizzante in una partita. Ogni carta è una potenziale soluzione, avere più carte in mano aumenta le vostre soluzioni e arricchisce le vostre strategie. Avere quindi qualche stratagemma per aumentare le carte a vostra disposizione è vitale, soprattutto in un mazzo aggro; potete affidarvi sia a servitori come il Razziatore di Bottini che a spell come Nutrizione. Ricordate di non esagerare mai con le creature che permettono di pescare in quanto questa loro importante abilità è compensata da statistiche più basse rispetto a creature di pari costo (un Ingegnera Novizia è molto meno utile sul board di un Raptor Codarossa, nonostante il costo sia lo stesso).
Sinergie
Una possibilità importante che va sfruttata al meglio (cosa non possibile in arena) sono le sinergie e combo da inserire nel mazzo. Un mazzo che sfrutta carte che lavorano bene insieme sarà sempre superiore ad un mazzo che gioca solo carte individualmente molto potenti. Attenti però a non cadere nell’estremo opposto, ovvero inserendo troppe carte che sono vincolate alla pesenza di altre speifiche in campo o nella vostra mano; rischierete in molte partite di trovarvi delle carte “morte” per molti turni in mano senza poterle utilizzare. E’ quindi consigliabile non esagerare o scegliere carte che possono essere giocate anche in modo indipendente, come il Fabbro Astioso o il Piromante Selvaggio.
Un altra possibilità è scegliere carte che hanno sinergie col potere eroe: carte che potenziano i servitori si trovano a loro agio in mazzi Paladino e Sciamano, carte che potenziano le armi col Ladro ecc..
Avere una strategia di chiusura
Alla base di un buon mazzo ci dovrebbe essere sempre un’idea generale di come sconfiggere l’avversario. Sfruttare la sola superiorità numerica dei mazzi ealry aggro o la possibilità di utilizzare potenti minion che infliggono ingenti danni non sono le uniche opzioni che avete, e potete appoggiarvi ad alcune combo particolarmente potenti come:
Passo nell’Ombra + Leeroy Jenkins oppure Ruggito Selvaggio + Forza della Natura
Combo di questo genere portano via quasi metà degli HP e possono essere sfruttate per chiudere la partita quando l’avversario non si sente ancora in pericolo e quindi non adotta le migliori strategie difensive, oppure mentre ha appena predisposto il suo assalto finale dandovi per spacciato, consentendovi così di poter ribaltare la partita.
Ogni carta ha la sua funzione
Quando costruite il mazzo assegnate ad ogni carta una funzione specifica: rimozione di minacce, copertura, finisher ecc.. Se non riuscite bene ad identificare l’utilità di una carta iniziate a valutare di eliminarla. La seconda cosa da focalizzare, esamimando una carte è: ci sono altre carte che assolvono meglio questo compito? Ad esempio se ho bisogno di una carta da midgame che mi permetta di assicurare il controllo del board e magari far triggare con una provocazione toglierò il Banditore di Meccania in favore dello Yeti di Ventofreddo.
Non scartare a priori le carte meno popolari
Ogni carta in Heartshone è diversa dalle altre, alcune sono certamente migliori per assolvere a certi scopi, ma non esistono carte oggettivamente del tutto inutili. Possiamo fare due esempi su tutti: l’ Arciera Elfica ed il Portascudi fino a pochi giorni fa (inizio della season 2) erano carte che nessuno avrebbe inserito in un mazzo competitivo. Con l’introduzione del deck Zoo sono diventate entrambe molto utilizzate, e vitali per alcune strategie.
Carte impopolari, ma con una buona sinergia col proprio mazzo possono portare l’avversario a sottovalutarvi ed essere colto di sorpresa, non abbiate quindi pregiudizi verso nessuna carta del gioco, se vi sembra adatta al deck che state costruendo.
Aggiornarsi al Meta corrente
Un mazzo può avere ottime sinergie, un buon mana curve e potenti opzioni di gioco ma non sarà mai forte in senso assoluto: ogni mazzo non assolverà mai a tutti i compiti possibili, avrà dei fisiologici punti deboli e soffrirà determinate strategie. Per questo è importante capire quali sono i mazzi più popolari e cercare di arginare i loro punti di forza cercando di non scoprire loro il fianco e, al contempo, capire quali sono le migliori soluzioni per sconfiggerli. Un esempio banale potrebbe essere utilizzare il Cavaliere del Sangue se nel meta corrente molti mazzi utilizzano carte con scudo divino. Questa analisi ci porta direttamente al punto seguente:
Massimizzare il raggio di efficacia
E’ possibile costruire un mazzo che dia enormi possibilità di vittoria contro la lista più comune del meta, utilizzando carte ad hoc per counterarlo e riuscire a strappare tantissime vittorie. Quello che funziona contro un singolo mazzo è però difficlmente estendibile agli altri, anche se molto simili. Cercate di fare una lista che possa contrastare un range specifico di mazzi o di approcci alla partita (ad esempio contro gli aggro in generale o contro i midrange) senza focalizzarvi su un singolo deck (per quanto possiate odiarlo e vi siate stancati di perdere contro di questo). Questa considerazione non si applica ai mazzi da torneo, dove spesso è importante avere una scelta sicura da usare contro un mazzo specifico largamente utilizzato.
Le prime carte che vorrete inserire saranno ovviamente quelle decisive sia contro aggro che control, come Agente dell’IR:7, Druido dell’Unghia o Elementale dell’Acqua.
Testa e migliora
Creare un buon mazzo richiede più dedizione di quanti si pensi, avrete bisogno di limature costanti per arrivare ad un buon equilibrio. Quando perdete, chiedetevi perchè, in modo da scoprire i punti deboli ed eventualmente porvi rimedio. Se vincete a mani basse contro uno o due mazzi specifici ma perdete sempre contro gli altri dovete provare ad inserire carte meno specifiche. Ricordate inoltre che i mazzi non sono come diamanti, non durano per sempre, e hanno costante bisogno di manutenzione per essere aggiornati col meta del gioco.
Conclusioni
Costruire un mazzo da 0 per affrontare una stagione competitiva richiede molto sacrificio, non basta organizzare 30 carte, magari folgorati da un idea vincente. Dovrete provarlo, riprovarlo, limarlo e collaudarlo molto a lungo ma le soddisfazioni potrebbero essere impagabili se consegirete i risultati sperati.
Il team di powned.it vuole incoraggiarvi a provare questo approccio al gioco e di farci sapere quali risultati riuscirete ad ottenere con le vostre creazioni. Magari uno di voi potrebbe avere l’onore di apparire nella nostra sezione Guide con un mazzo che porta il suo nome! Buon Game a tutti!!