CORSE DI LUNACUPA – COSA DOBBIAMO ASPETTARCI?
Corse di Lunacupa – Brum, brum! Ed eccoli sulla linea di partenza, sono loro i corridori più folli di Lunacupa! Sono pronti a darsi battaglia per decidere chi vincerà la gara, e per farlo portano con loro ben 35 nuove carte in dote!
E voi che guardate con trepidazione dagli spalti, cosa dite? Siete pronti a farvi trascinare nella corsa da questa nuova, mirabolante mini-espansione che la Blizzard ha deciso di iniettare nel meta di Hearthstone? Io di certo, e spero che anche voi siate pronti a schiacciare l’acceleratore a manetta!
Partiamo col dire che, a differenza dei mini-set del passato (anche se erano mascherati da avventure), Corse di Lunacupa si presenta come un’espansione delle espansioni. Non un aggiunta casuale di carte più o meno forti.
Delle 35 nuove carte proposte (qui il link per vederle tutte) non se ne trova una che non presenti una meccanica conosciuta degli ultimi 3 set. Dalla meccanica Prime alla Corruzione. Dalle carte bi-classe alle dormienti, tutte hanno in serbo qualcosa di saldo e già visto, ma stavolta nell’accezione positiva del termine.
Le carte di questo mini-set (rivelato in fretta e furia da mamma Blizzard) sembrano rimaste fuori dalle precedenti espansioni per il rotto della cuffia e ora vengono proposte come ricche aggiunte al meta di HS. A mio avviso questa è stata una mossa eccellente. Il meta, anche se a tratti noioso, è ora ben bilanciato e rimarca l’assenza di un Tier S che batte tutti, cosa di cui eravamo stufi in passato.
Quindi quale modo migliore di perfezionare la ladder se non quello di aggiungere tool ad archetipi già esistenti? Si perché qualunque carta voi andiate a leggere, ce ne sarà di certo almeno una che si sposa alla perfezione con il vostro mazzo preferito, e questo è un gran bene!
Ma d’altro canto, quando aggiungi senza voler stravolgere, c’è il rovescio della medaglia. Il rischio che le carte in questione non impattino minimamente sul gioco c’è, ed è reale.
Se da una parte vogliamo aggiungere tool e novità, dall’altra potremmo domandarci: ma perché devo intaccare un mazzo che già funziona? Perché devo rischiare di compromettere un’archetipo ben oliato? Questa è la domanda amletica che fa impazzire i game director di HS. Dietro questa domanda si annida l’atavica paura di vedere gli sforzi fatti infruttuosi e resi nulli da un meta che rischia di fagocitare in un solo boccone le nuove aggiunte.
Personalmente spero che questo non succeda, anzi. Invito tutti, me compreso, a non fossilizzarsi sul ranking e a provare, testare e sbattere il grugno su nuovi archetipi e nuove dinamiche. Magari sfruttando proprio le carte che ci sono state appena fornite.
La forza di HS, da quando hanno iniziato a pianificare per bene le espansioni, è la capacità di rimanere sempre uguale nell’anima, ma di rinnovarsi nella forma. E per farlo ha bisogno che i giocatori sperimentino sempre cose nuove.
E voi che ne pensate? Sperate che le nuove carte stravolgeranno il meta, o vi accontentate di vederle in azione su quello che abbiamo già?