Conosciamo meglio JDart, nuovo giocatore dei DMTK Brawlers!
JDart è un nuovo membro del celebre team DMTK Brawlers; questo fantastico giocatore si è reso recentemente protagonista nella Top200 Europea con una sensazionale prestazione e trova quindi ora lo spazio che merita all’interno di uno dei più blasonati team della scena italiana della Locanda!
Vi lasciamo ora all’intervista che ci ha concesso in esclusiva e vi auguriamo una buona lettura ed un buon divertimento!
Ciao JDart e benvenuto su Powned.it! Siamo onorati di averti in esclusiva sulle nostre colonne. Parlaci un po’ di te!
Ciao a tutti, innanzitutto mi presento, sono Dario “JDart” Cozzo vengo da Adrano, paese della provincia di Catania ed ho 24 anni. Nella vita, fuori da Hearthstone, fuori dal mondo del Videogaming, sono uno Studente laureando in Infermieristica all’università degli Studi di Messina, che al momento segue un master in Infermieristica di Sala Operatoria. La mia vita da videogiocatore inizia abbastanza presto, ho giocato a livello competitivo per circa 10 anni alla saga di Halo, su Xbox, raggiungendo a livello italiano, il massimo al quale qualsiasi player italiano di Halo può aspirare a livello nazionale, togliendomi anche qualche piccola soddisfazione con ottimi piazzamenti a livelli Europei.
Conoscevi già il Team Brawlers o qualche suo membro prima della tua recente entrata? Cosa pensi di loro e degli altri team Italiani di Hearthstone?
Da quanto ho iniziato a giocare ad Hearthstone, essendo un player dal passato competitivo , ho subito iniziato a documentarmi su quali erano i player italiani più forti e i migliori team italiani della scena competitiva, ovviamente tra questi spiccavano i Brawlers. Essendo comunque un “Novellino” su Hearthstone, nonostante il mio passato, ho dovuto farmi le ossa, fare la gavetta, passando dal team Renegades prima, per poi trasferirmi nella neo formata Academy dei Brawlers. Li ho avuto la possibilità di affinare le mie capacità con l’aiuto diretto degli attuali player del team ufficiale, che da adesso sono miei compagni di squadra, ed ho avuto l’occasione di conoscere, chi più, chi meno i player del suddetto team ufficiale e il Presidente Silvio (Iodice, ndr), con i quali nel tempo ho stretto davvero un ottimo rapporto. Anzi se posso permettermi, vorrei spezzare una lancia a favore del progetto Academy, infatti consiglio a tutti i player che vogliono crescere e migliorare, per poi magari aspirare a qualcosa di più importante, di aderire a questa bellissima iniziativa: fidatevi, non ve ne pentirete!
Per quanto riguarda invece la scena dei team Italiani, trasferisco qui su Hearthstone la mia esperienza decennale nel mondo “Haloistico”. I team importanti ci sono, col tempo ogni aspetto di essi è migliorato, ma nonostante questo, siamo ancora lontani dal livello europeo e mondiale, anche perché, ne le leggi italiane ne la mentalità, permettono un vero e proprio salto di qualità della scena competitiva del nostro paese. Penso però che se tutte le realtà italiane importanti del settore, iniziano finalmente ad aiutarsi l’un l’altro, potremo anche noi presto, fare il salto di qualità che tanto sogniamo.
Ora che i Brawlers ti hanno fatto entrare nel team, quali sono i tuoi propositi per il 2017?
Onestamente parlando, l’entrata nel team dei Brawlers non ha cambiato quelli che erano gli obiettivi che mi ero posto per il mio 2017 su Hearthstone, ma solo rafforzato la convinzione che non sono il solo a credere che questi obbiettivi siano davvero possibili, perché c’è qualcun altro che crede in me.
I miei obiettivi sono principalmente quello di combattere ogni season per conquistare la Top100, per poter avere i punti necessari per partecipare alle qualificazioni per l’European Championship. Partecipare e perché no cercare di vincerei Tavern Hero anch’essi validi per lo stesso obbiettivo, e prendere parte a tutti gli eventi più importanti del panorama italiano di Hearthstone, cercando sempre di dare il massimo per portare a casa il massimo risultato.
Parliamo ora un po’ di Hearthstone, come hai conosciuto questo gioco? Da quanto giochi e quali sono i tuoi precedenti risultati?
Ho conosciuto Hearthstone abbastanza casualmente, grazie a varie pubblicità viste per caso su Twitch. Essendo fin da piccolo appassionato di cardgame, quando per motivi di studio fuori sede sono stato costretto ad abbandonare il mondo competitivo di Halo, ho deciso di approcciarmi a quella che per me era un novità, anche se il gioco era già uscito da parecchio tempo. Infatti la mia avventura nella locanda inizia nel Febbraio del 2016, e con l’uscita del formato Standard ho ottenuto per la prima volta il Rank Legend con una prima versione del glorioso Dragon Warrior. Da li in avanti ho sempre ottenuto legend abbastanza agevolmente ad ogni season, per poi puntare negli ultimi mesi alla Top 100. Risultato che ho conseguito varie volte nei mesi precedenti, ma che mai ero riuscito ad mantenere fino a fine stagione. Però a Novembre è avvenuta la svolta, infatti sono riuscito a chiudere la stagione classificata di Novembre al rank di Legend 63 e piazzandomi come migliore Italiano del primo mese valido per il conseguimento dei punti validi alla qualificazioni per l’European Preliminaries. A livello di tornei, non ho avuto modo di dimostrare ancora il mio valore, anche perché i tornei a cui ho partecipato sono davvero pochi, aspetto che nel 2017 sono ovviamente pronto a migliorare. Ciò non toglie però che anche qui una piccola soddisfazione sono già riuscito a togliermela, vincendo la tappa numero 6 degli Hearthstone European Tournament, organizzata per l’appunto da voi di Powned e dai ragazzi di Co-Hop e Gaming Arena.
Quali sono, secondo te, la carta più determinante e la migliore leggendaria uscita con Gadgetzan? E quali pensi che siano invece le carte dei vecchi format che ritieni siano diventate più potenti in questo ultimo periodo?
Sicuramente la nuova espansione ha fornito parecchi spunti, parecchie meccaniche nuove e parecchie carte degne di nota. La carta più determinante, dal mio punto di vista è stata il “Bucaniere Minuto”, onnipresente in ogni archetipo che porta delle armi nel proprio set, mentre come leggendarie, le migliori e quelle che non si possono non avere, sono: “Sghigno il Pirata” , “Aya Zampanera” e “Kazakus”.
Per quanto riguarda le carte dei vecchi set che hanno acquistato una maggiore giocabilità invece, la mia attenzione si sposta su tutti i vecchi Pirati già presenti nel set standard attuale, che hanno acquisito un valore spaventoso con la nuova espansione che mirava anche al buff della meccanica aggressiva dei pirati, e come diretta conseguenza di ciò, sul “Senzavolto Ardente” che la maggior parte di voi conoscono come il 4 mana 7/7! Con la scomparsa dei deck più lenti e control e delle rimozioni dirette che rendevano questa carta più gestibile, riuscire a giocare essa in curva, si è quasi trasformata in una win condition.
Grazie Dario, ti ringraziamo per aver risposto alle nostre domande. Lasciaci i tuoi contatti Social così che chi sta leggendo quest’intervista possa seguirti!
Grazie a voi per l’occasione datami , è stato un piacere poter rispondere alle vostre domande, e soprattutto, grazie ai Brawlers, per avermi accolto nella loro famiglia.
Potrete trovarmi su face book www.facebook.com/JDartHS , lasciate un like , vi raccomando … e a breve sarò frequentemente in diretta streaming su www.twitch.tv/DartDsquared