CHI LE HA VISTE? ARCISPORA MSSHI’FN E YSIEL Cantavento
Arcispora e Ysiel – Nella locanda di Hearthstone, c’è una classe che non ha quasi mai conosciuto crisi. Una classe che anche nei momenti di debolezza, è sempre riuscita a tirar fuori quel mazzo top tier che sbancava la ladder. Signori e signore, stiamo parlando ovviamente del Druido.
Il buon vecchio Malfurion continua ancora oggi a imperversare funesto per la locanda, rivaleggiando con tutti gli archetipi del momento grazie alla sua versione Spell, capace di passare interi turni inerme, per poi dominare la partita grazie alla creazione di una board eccezionale. Ma al momento, è questa è la sua unica identità.
Con la rotazione in wild di aprile infatti, il Druido ha perso forza in uno dei suoi archetipi più forti sino a quel momento. All’uscita di scena di Melmo il Melmoide e Druida da Guerra Loti, il Quest Druid non è più riuscito a imporsi nella ladder, seppur gran parte delle carte “scegli” più importanti siano ancora presenti in standard.
Da Ceneri delle Terre Esterne, tutti ci aspettavamo dei tool importanti, ed in parte così è stato. Sono uscite carte forti, specifiche perfino, ideali per creare l’attuale Spell che tanto piace a molti giocatori. L’unico problema è che all’appello mancano due signore… le leggendarie!
La prima che analizzeremo è la “tipica” Prime di categoria, una carta presente nell’arsenale di tutte le classi, ma che nel Druido in particolare, non solo non ha trovato gioco… non si è proprio mai vista!
La nostra cara e impronunciabile Arcispora Msshi’fn è una carta finora non pervenuta. Basti pensare che è molto più probabile evocarla da qualche spell o servitore dalle altre classi, piuttosto che vederla giocata da un Druido. Eppure non sarebbe affatto male. A 3 mana abbiamo un body 3/4 (EV + 0,5) con provocazione, in teoria utile contro aggro.
Alla sua morte, nel nostro mazzo verrà inserita la sua versione Prime, che a 10 mana metterà in campo un 9/9 + un’altro 9/9 con provocazione o assalto.
Ora, guardando le statistiche, la versione Prime risulta forse troppo esosa, ma in molti potrebbero dire “Nel meta abbiamo e continuiamo a vedere di peggio giocato”. Quindi perché questa carta non trova spazio in nessun archetipo druidico?
A mio parere, se questa carta fosse venuta alla luce all’apice del Quest Druid, sarebbe stata un tool sempre inserito nel mazzo (anche se l’attivazione della doppia scelta avrebbe dato UN solo servitore, con sia assalto che provocazione). Purtroppo in un meta veloce come quello dei primi mesi non era proponibile perché troppo lenta, mentre in quello attuale semplicemente non ha un mazzo in cui entrare. Questa carta è SFORTUNATA. Il fatto stesso che viva in una delle poche epoche in cui esiste uno Spell Druid la dice lunga e la rende sostanzialmente inutile al momento.
Il mio consiglio è di NON craftarla. Se la avete GIA’ in collezione tenetela, specialmente con la nuova espansione alle porte. Chissà… magari usciranno delle carte che la faranno brillare!
Discorso diverso va fatto per l’altra leggendaria, Ysiel Cantavento. Mentre la Prime è una carta esistente nel posto sbagliato al momento sbagliato, questa è solamente scarsa. A 9 mana abbiamo a disposizione un servitore dal body 5/5, il cui potere recita “Le tue Magie costano (1)”.
In passato Malfurion ha avuto Aviana, una carta del tutto opposta a Ysiel, con la differenza che una delle identità principali del Druido è proprio la sua forma Big Minion. Anche Aviana ha avuto il suo bel da fare per emergere in meta, ma col tempo ha trovato spazio e dato aiuto a questo archetipo basato sui “servitori cicciotti”.
Ysiel semplicemente non serve a nulla. In primo luogo le spell da 7/8 mana della classe sono poco adatte a un’archetipo Big Spell (Aiuto della Foresta e Oasi Nascosta ad esempio), ma seppur una minima possibilità di gioco c’era, è stata spazza via da una carta: Kael’thas Solealto, che fa la stessa cosa, meglio e più volte.
Per questi motivi il consiglio è di shardarla senza colpo ferire.
In conclusione il Druido rimane forte e saldo in meta. Tuttavia, le leggendarie più fresche sono ancora relegate ai margini: una in panchina e una fuori rosa. Aspettiamo fiduciosi, sperando che la prossima espansione possa cambiare la loro sorte.
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