8 dritte per un buon Deckbuilding
Ben ritrovati, players della Locanda!
Quante volte vi siete trovati a dire: “… E se creassi io stesso un deck basato su qualche meccanica particolare che non è ancora diffusa in circolazione?” ma poi vi siete ritrovati con il classico: “Naah! Se voglio scalare facilmente la ladder è meglio seguire la lista di un Pro Player che è già testata e di sicuro affidamento”.
Purtroppo, in Hearthstone, spesso ci si ritrova ad usufruire del cosiddetto netdecking (la ricerca di mazzi online) finendo inevitabilmente con il lasciare la costruzione di un proprio mazzo solamente a pochi casi o al contesto “for fun”.
Nessuno sta dicendo che ci sia qualcosa di male nel ricorrere ad una lista collaudata da un esperto che gioca ad Hearthstone in maniera professionale, ma spesso ci sono dei giocatori che percepiscono l’esperienza di gioco di Hearthstone anche in base alla capacità di sentirsi protagonisti nella fase di costruzione del proprio mazzo. Proprio per questo, oggi, vi proponiamo una guida, tradotta da noi, di Asmodeus (celebre coach e creatore di contenuti per i giocatori di Hearthstone) dove ci verranno forniti 8 suggerimenti per un deckbuilding di successo.
I vantaggi nella costruzione di un proprio deck sono molteplici. Innanzitutto c’è la soddisfazione nel raggiungere dei Rank alti con un qualcosa creato da te stesso; inoltre risulta più facile ed immediato ottenere una visione d’insieme ed una miglior comprensione del nostro deck e su come dovrebbe essere giocato per vincere le partite (un qualcosa che normalmente ci richiederà un po’ di tempo per i mazzi pre-costruiti).
Costruire il nostro mazzo, tra l’altro, ci potrà anche insegnare molto sul gioco stesso, in quanto saremo in grado di capire il giusto approccio come quello sbagliato (generalmente quello sbagliato, naturalmente). Ma adesso, senza dilungarci troppo, ecco a voi alcuni metodi raccomandati per costruire dei buoni deck in Hearthstone.
Netdecking e copiare
Copiare dei deck di successo è assolutamente una buona cosa. I deck che sono in top tier (i più performanti nel meta attuale) hanno successo per un motivo: sono stati testati da molte persone ed è stato provato che funzionino nel metagame attuale. Il primo tentativo di costruire un deck da parte di Asmodeus lo vide copiare una lista Hunter da torneo (Hyped’s Hunter) molto tempo fa e il creatore della guida lo adattò semplicemente alla ladder con qualche modifica. Copiando un deck che era già performante, è stato possibile capire cosa funzionava nel deck e con solo 6 carte sostituite, Asmodeus raggiunse Legend con quel mazzo.
La cosa importante quando si copia una lista è fare attenzione ai suggerimenti che l’autore della lista ci fornisce. Alcune volte la forza del deck non risiede solamente nelle carte, ma anche nella maniera con cui viene giocato. Proviamo sempre a imparare perché e come il deck funzioni. Teniamo a mente, inoltre, che i mazzi da torneo spesso non risultano performanti in ladder, quindi assicuriamoci di copiare delle liste fatte e testate per il contesto della ladder.
Dopo aver imparato a modificare e migliorare i mazzi basati sulle idee altrui, saremo più a nostro agio nella costruzione di un deck tutto nostro.
Sinergie
Le sinergie tra le carte sono spesso la premessa iniziale dietro ogni deck che andremo a creare. Ma questo aspetto, spesso, viene anche sopravvalutato. Se vogliamo costruire un deck attorno ad una certa combo, ricordiamo che più carte saranno necessarie per la nostra combo, più risulterà difficile realizzarla. I migliori mazzi combo spesso hanno molte sinergie (ad esempio Patron Warrior, Malygos Druid ecc..), in maniera tale da poter usare diverse combinazioni che il deck ci mette a disposizione durante la partita. Dall’altro lato troviamo dei deck che puntano a pescare tutto il mazzo, in maniera tale da garantire a chi lo giochi di ottenere tutti i pezzi della combo necessari (ad esempio il Miracle Rogue o Worgen Warrior).
Utilizzare diverse carte che sinergizzino con il fulcro del mazzo è spesso la miglior maniera di costruirlo, piuttosto che avere diverse combo potentissime ma di difficile realizzazione. A prescindere da quanto pensiamo che sia incredibile e forte la nostra sinergia, dobbiamo comunque sempre tenere conto delle regole di base del gioco. Ai nostri nemici non interesserà della nostra grande idea, loro sono lì per batterci e proveranno a farlo nella maniera più efficiente a loro disposizione.
Ogni deck necessita di alcuni strumenti per poterlo gestire al meglio. Alcune carte molto forti e quasi overpowered, spesso, avranno più possibilità di attuare ottime sinergie; Custode del Serraglio è un grande esempio di ciò, piuttosto che altre sinergie potentissime ma strampalate.
Win condition
Ogni mazzo deve anche poter contare necessariamente su una win condition. Alle volte non risulta essere qualcosa di ovvio. Potrebbe semplicemente essere l’avere un maggior valore dalle nostre carte rispetto all’avversario oppure, se sopravviviamo tanto a lungo da riuscire a pescare quasi tutto il nostro mazzo, le nostre carte batteranno semplicemente l’intero mazzo avversario. Nei mazzi più aggressivi, la vittoria viene conseguita dopo aver inflitto abbastanza danni al nemico prima che egli prenda il controllo sul board e finirlo con qualche danno burst dalle magie burn come Ordine di Morte o Palla di Fuoco. Assicuriamoci di aver capito la win condition del nostro mazzo, in maniera tale da capire il corretto stile di gioco in ogni matchup.
Alcune win condition cambieranno a seconda della classe che ci troveremo a fronteggiare. Quando giochiamo un Control Warrior in un mirror match, all’improvviso potremo aspettarci realisticamente di avere le stesse probabilità sia di vincere che di perdere, basandoci sulla fatigue e su quante carte abbiamo pescato.
Proviamo ad includere più carte che supportino la nostra win condition e lasciamo seguire al nostro mazzo solamente una direzione, invece di includere diverse opzioni inutili. Un Dragon/Tempo/Pirate/Taunt/Mech Warrior può suonare affascinante, ma non sarà solido quanto un Dragon Warrior, cioè un mazzo focalizzato su un singolo approccio.
Giocare in curva per ottenere Tempo
I deck più veloci necessitano di avere più potenziale di pescate e di ciclare il mazzo, mentre i deck più lenti preferiranno avere carte con più valore a discapito delle carte che ci faranno pescare carte extra. La nostra curva di mana dovrebbe essere un indicatore fedele su quante draw ci saranno necessarie.
I mazzi come lo Zoolock possono permettersi di avere una curva di mana più bassa in quanto il potere eroe dello Stregone compensa il dispendio molto veloce di carte. Dall’altro frangente, se la nostra curva di mana risulta essere più alta e abbiamo molte carte da late game, ci serviranno meno draw.
Questo è un equilibrio difficile da trovare ed è qua che entrano in gioco il testing del nostro mazzo seguito dalle conseguenti modifiche. Giochiamo con il nostro mazzo e facciamo attenzione a quante carte abbiamo in mano durante le varie partite. Ci capita troppo spesso di rimanere con poche risorse in mano? Oppure ci troviamo sempre con una grande abbondanza di carte nella nostra mano?
Se siamo convinti che l’idea del nostro mazzo sia buona ma finiamo sempre con avere brutte pescate o carte scomode in mano, questo è probabilmente un segno che ci servono più draw per una selezione più vasta di carte nella nostra mano.
Rubare ricette testate
Quando costruiamo un nuovo deck, controlliamo se ci sono mazzi simili alla nostra idea e prendiamo ulteriore spunto anche da questi. Se la nostra idea è solamente quella di utilizzare 5 carte che hanno una gran sinergia tra loro, possiamo inserirle nell’archetipo di un altro mazzo che già esiste e funziona bene. Alcune idee sono universali e funzioneranno in molti mazzi (ad esempio il Curatore + Draco di Zaffiro + Ser Pinnus Mrrgglton + miglior bestia disponibile per la classe che intendiamo giocare).
Il principio è, quindi, di ispirarsi ad altri mazzi per poi prendere le idee migliori da essi. Per lungo tempo, i deck del Guerriero non utilizzavano il Piromante Selvaggio ma pochi mesi fa, all’improvviso, è incominciato ad apparire in diverse liste funzionando molto bene. Questa carta veniva in genere molto utilizzata nei mazzi del Sacerdote ma molti deck Guerriero pesanti hanno adottato questa variazione con ottimi risultati. Prestiamo, infine, molta attenzione a quello che gioca l’altra gente e cerchiamo di essere più aperti mentalmente.
Testare e modificare
Il testing è forse la parte più importante nel deckbuilding. Questo accade quando proviamo il nostro nuovo deck contro la realtà del vero gioco.
Ogni volta che giochiamo un nuovo mazzo, cerchiamo di prendere note su come vinciamo o perdiamo, ma specialmente su come perdiamo le partite.
- Eravamo inceppati con carte molto costose o situazionali in mano dall’inizio della partita?
- Abbiamo esaurito le nostre carte in mano prima di poter chiudere la partita?
- Ci è mancata un’adeguata risposta ad una carta piuttosto comune e che dovremmo aspettarci di frequente nel metagame attuale?
- Che tipo di board ci ha messo in difficoltà?
- Qual’è l’elemento comune dei mazzi che ci hanno sconfitto?
Qualunque sia il motivo, cerchiamo di capire quale sia lo scenario in cui ci troviamo più frequentemente e apportiamo le giuste modifiche basandoci su questo. Teniamo sempre a mente la nostra win condition e facciamo dei cambi che la supportino.
Testare il nostro mazzo è molto importante soprattutto in riferimento alla complessità del game ed il numero di situazioni nelle quali ci potremmo trovare. Alcune volte un’idea può sembrare ottima sulla carta ma poi rivelarsi pessima nella realtà.
Persino Asmodeus, agli inizi con Hearthstone, pensava di poter curarsi all’infinito con il suo mazzo Sacerdote ultra-difensivo per poi vincere in fatigue, ma si rese conto che quella non era una buona idea una volta realizzato quanti danni gli altri mazzi potevano infliggere per scombinare i suoi piani. Così dovette cambiare il suo deck per adattarlo a ciò che poteva trovare in ladder.
Contrastare il metagame
Aggiungere o togliere una carta, spesso, può fare una grossa differenza nel nostro winrate se siamo in grado di comprendere il metagame attuale. In questo caso vorremo adattare il nostro mazzo, ma questa volta non si tratta di come giri il nostro deck, ma di come funzionino gli altri deck che ci troviamo di fronte.
Carte come Harrison Jones o il Divoratore di Segreti possono capovolgere completamente un matchup negativo portandolo a nostro favore. Ci sono sempre dei counters che possono essere inseriti per darci una maggiore spinta contro un deck molto popolare al momento, ma assicuriamoci che quello che stiamo aggiungendo valga la pena di essere inserito.
Molte volte, una carta tech può essere rilevante solo in una piccola percentuale delle partite e noi finiamo col pagare il dazio di “inquinare” il nostro deck ed abbassare il winrate con le altre classi per aggiungere qualcosa ai matchups contro un tipo di mazzo non molto frequente in ladder.
Generalmente si dovrebbe mantenere una quantità minima di carte tech in ogni mazzo, a meno che non si scelga un archetipo totalmente diverso per contrastare un particolare tipo di mazzo molto popolare in ladder in quel momento.
Per poter giudicare in maniera accurata il metagame attuale, avremo la necessità di utilizzare dei software di tracking che avranno l’obiettivo di monitorare le statistiche di ciascuno dei mazzi che usiamo con i relativi matchups. Utilizziamo qualcosa come Track-o-Bot o Hearthstone Deck Tracker e dopo ogni sessione controlliamo le nostre statistiche per sapere contro quali mazzi il nostro deck risulta debole, in modo da poter considerare in maniera più cosciente eventuali sostituzioni che ci aiutino a migliorare i matchups critici.
Condividere il nostro deck con gli altri
È molto importante e d’aiuto condividere il nostro mazzo, in maniera tale che altri giocatori possano esprimere dei pareri al riguardo. C’è una ragione, infatti, se i Pro Players fanno pratica e costruiscono i deck in team. È sempre utile, difatti, avere un’opinione sul nostro mazzo da uno sguardo critico esterno. Forse altre persone saranno in grado di notare qualcosa di ovvio che ci era sfuggito o potranno trovare una maniera per battere il mazzo che ci dà più difficoltà quando lo affrontiamo. Condividiamo il nostro mazzo, quindi, e accettiamo gli input provenienti dagli altri giocatori. Potranno aver ragione o torto, ma risulterà sempre utile avere una seconda opinione per spingere il più possibile lo sviluppo del nostro deck.
Conclusioni finali
Ricordate che nessuno ci azzecca al primo tentativo. Il deckbuilding richiede molta esperienza e per riuscire in questa impresa dovremo esplorare nuove maniere di giocare commettendo anche molti errori. Il fallimento, poi, coincide semplicemente con l’aver trovato ciò che non va e più volte ci capita, più possibilità di imparare avremo. Maggior esperienza unita a sempre maggiori feedback ci indirizzerà naturalmente verso la strada giusta da seguire, quindi non bisogna aver paura di sperimentare.
Nella speranza che questa guida vi sia stata utile, siamo ansiosi di ricevere opinioni e domande a riguardo
Fonte: https://manacrystals.com/articles/242-8-tips-for-deckbuilding