Come scegliere il proprio mouse da Gaming

Come scegliere il proprio mouse da Gaming

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Il mouse è sicuramente la periferica che riveste il ruolo più delicato durante le nostre sessioni di gioco. Se infatti tra una tastiera di primissima fascia ed una media le differenze possono non essere particolarmente significative, le prestazioni del mouse incidono in modo importante sull’esperienza di gioco ed i risultati che possiamo ottenere. Per questo è importante, per un giocatore che vuole ottenere il massimo dalle proprie capacità, non accontentarsi ed investire qualcosa in più nell’acquisto di questa periferica.
Ma come fare a capire qual’è il mouse più adatto a noi? Sono infatti molteplici le funzionalità offerte dai vari prodotti, che si presentano in forme diverse e non sempre adattabili alle abitudini di tutti i giocatori.
Andiamo a scoprire come scegliere il mouse migliore in relazione alle nostre esigenze specifiche, al nostro modo di utilizzarlo, e che risulti più confortevole nella nostra mano.

Presa

Quando scegliamo un mouse vogliamo che risulti comodo e che si adatti alle nostre abitudini, e non viceversa. Esistono infatti differenti tipi di presa (grip), nessuna delle quali pregiudica i risultati che si possono ottenere, a patto di utilizzare una periferica ergonomicamente adatta. Ecco di seguito le 3 più comuni.

Palm Grip

PALMIl grip più diffuso è il palm grip: tutta la mano è sul mouse (nell’immagine il colore verde raffigura i punti di contatto tra mano e mouse).
Dito indice e medio sono rispettivamente fissi su tasto sinistro e destro del mouse, il pollice si trova sul lato, mentre anulare e mignolo sono sulla parte destra, con l’unica funzione di impugnare bene il mouse.
Per cliccare il bottone destro e sinistro del mouse si muove tutto il dito e quindi i click sono più lenti degli altri tipi di grip, che comportano il movimento della sola parte finale delle dita.
Questo tipo di grip si adatta bene ai classici gaming mouse ergonomici.
È il grip più adatto a sessioni di gioco lunghe, perché l’intera mano “riposa” sul mouse ed è molto meno stancante degli altri grip. Ma è meno preciso, perché il movimento del puntatore riposa sull’avambraccio, cosa che risulta però in maggiore velocità.

Claw Grip

CLAWClaw vuol dire “artigli”, ed è caratterizzata appunto dal mettere la mano a forma di artiglio, piegando le dita. Ci sono 6 punti di contatto col mouse: le punta delle 5 dita ed il palmo.
Il Claw Grip viene preferito dai giocatori che necessitano di movimenti rapidi e precisi, e da quelli che vogliono avere maggiore rapidità e controllo sui click.
Questo grip stanca molto rapidamente, perché non è una presa naturale, e quindi in sessioni di game lunghe, la capacità di movimento potrebbe risentirne.
Questa presa può essere usata con tutti i tipi di mouse, ma di solito si preferiscono quelli con i bordi alti e relativamente corti.

Fingertip Grip

FINGERÈ anche considerato come una variante del claw grip. Il mouse viene impugnato e mosso completamente con i polpastrelli delle dita. Il palmo non tocca per nulla la superficie del mouse e quindi i punti di contatto sono 5.
Questo grip è quello che restituisce in generale maggiore precisione ed agilità, ma è anche quello che stanca di più, perché le dita lavoreranno di più rispetto agli altri, e di conseguenza forse il più “hard to master” (difficile da padroneggiare).

Ora che conosciamo qual’è la nostra presa naturale sarà più facile trovare un prodotto che si adatta meglio alle nostre esigenze: non sarà infatti difficile trovare informazioni su quale grip sia più indicato per ogni tipo di mouse (se l’informazione non viene fornita nella scheda del sito ufficiale è comunque possibile reperirla in forum specializzati o recensioni).

Movimento del polso

Come per il grip, anche i movimenti che si effettuano con il mouse sono molto personali, ed è bene trovare un mouse che ci venga incontro senza snaturare le nostre abitudini.

Un High Senser è il giocatore che, di solito, preferisce muovere solo il polso, spostando di poco il mouse per muovere il puntatore.

Un Low Senser invece è un giocatore che preferisce fare ampi spostamenti di tutto l’avambraccio per muovere il puntatore.

Prendiamo un gioco in terza persona o un FPS, per fare un giro di visuale a 360° l’high senser userà 10/15 cm massimo, mentre il low senser ne userà sicuramente più di 15 cm.
Difficilmente vedrete un high senser alzare il mouse dal pad (tappetino), dato che usa una piccola parte di esso e non ha granché bisogno di più spazio, mentre un low senser alzerà spesso il mouse per riposizionare al centro la mano, evitando di muovere il puntatore.

Low Senser preferiranno quindi mouse più leggeri per stancare meno dita e polso dal momento che è richiesto il sollevamento costante della periferica, mentre gli High Senser troveranno di grande aiuto un mouse che permetta di modificare i DPI attraverso la pressione di un tasto (esamineremo questa funzione più avanti).

Tasti aggiuntivi

Non tutti i giocatori hanno bisogno della stessa quantità di tasti sul proprio mouse, è importante capire di cosa abbiamo bisogno prima di fare un acquisto, per non rischiare di ritrovarsi con poche soluzioni o di abbondare eccessivamente, ritrovandosi con una buona porzione di mouse occupata da tasti che non utilizzeremo mai. I mouse tradizionali hanno sempre almeno 2 tasti (i classici “destro e sinistro”). Tutti gli altri sono considerati tasti aggiuntivi.

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Generalmente un mouse da gaming piuttosto versatile dovrebbe presentare almeno 2 tasti aggiuntivi, collocati nella parte sinistra, appena sopra a dove è posizionato il pollice a riposo. Questi tasti, oltre ad un importante funzione di navigazione di default (permettono di scorrere avanti ed indietro, sia nel browser che nelle finestre) facilitano sensibilmente la vita ai giocatori, che hanno la possibilità di richiamare 2 funzioni molto utilizzate con estrema facilità (sia che si tratti di una spell di un MOBA che lanciare una granata su un FPS). Diciamo che con un totale di 3 tasti aggiuntivi avrete la possibilità di trarre il massimo dalla quasi totalità i giochi più comuni.

mmopEsistono mouse con una quantità smisurata di tasti, che sono rivolti quasi esclusivamente ai giocatori di MMO. Questi giochi infatti mettono a disposizione dei propri personaggi svariate decine di abilità, ed avere molti richiami addizionali oltre a quelli della tastiera, facilita enormemente il lavoro del giocatore e ne aumenta in modo considerevole le performance. Se considerate l’acquisto di un mouse con queste caratteristiche vale la pena accertarsi che sia dotato di una memoria interna per la personalizzazione delle macro. Se però non siamo interessati al raggiungimento della perfezione assoluta (è possibile godere a pieno di un titolo come World of Warcraft anche con solo 2-3 tasti addizionali), se abbiamo una tastiera che permette l’utilizzo delle macro, o, a maggior ragione, non giochiamo affatto questo genere di giochi, allora potremo non sentire mai il bisogno di un mouse con queste caratteristiche.

Funzioni

Alcuni mouse hanno dei tasti dedicati ad alcune funzioni specifiche. Non tutte le funzioni sono indispensabili per tutti i tipi di giocatori, ed è quindi importante focalizzare quali possono esserci d’aiuto e quali, invece, risulterebbero inutilizzate.

aimUna delle funzioni più comuni è quella di Aim (mira), che prevede la pressione di un tasto specifico che diminuisce la sensibilità dei DPI del mouse. E’ diversa dalla personalizzazione della sensibilità (che esaminiamo nel capitolo successivo) in quanto una volta rilasciata la pressione dal tasto, la velocità del cursore torna ad essere quella standard. Questa particolare funzione è presente generalmente solo nei mouse di fascia alta, ed è indicata per chi gioca FPS come Call of Duty, in quanto consente una maggiore stabilità sui tiri da lunga distanza.

Esistono moltissime altre funzionalità offerte dalle varie case produttrici, ma perlopiù risultano piuttosto inutili, come tasti dedicati allo sblocco della rotella del mouse (permettendole di ruotare senza i classici scatti) o illuminazioni multicolori, che non dovrebbero influire sulle scelte di acquisto.

Se invece siete mancini rivolgetevi ad un prodotto dedicato: ad oggi moltissimi mouse hanno una versione per l’utilizzo con la mano sinistra, e non sarete più costretti ad accontentarvi!

Sensibilità

Ormai quasi tutti i mouse dedicati al gaming permettono di personalizzare i DPI. Andiamo a scoprire cosa significa ed in cosa consiste questa funzione.

uroDPI (Dots Per Inch – Punti Per Pollice) sono la scala di campionamento con cui il mouse rileva i movimenti: più il numero DPI è elevato, più il cursore si muoverà a parità di movimento fisico.
Alcuni costruttori come la SteelSeries nelle caratteristiche dei prodotti perlano di CPI (Counts Per Inch – Campionamenti per Pollice). Nella sostanza è la stessa cosa, cambia solo la scala di campionamento.
Non è vero che a seconda del valore dei DPI il mouse risulta più o meno preciso, cambia solo la risposta nella nostra mano: i giocatori High Senser preferiranno avere DPI alti, mentre i Low Senser preferiranno avere un basso valore DPI.
Solitamente i mouse che permettono di personalizzare questa funzione presentano dei tasti (+ e -) che consentono di regolare la sensbilità del mouse. Se presentano una memoria interna ed un buon software sarà anche possibile personalizzare ogni intervallo con valori scelti da noi.

Questa funzione è particolarmente utile per i giocatori di FPS, ma viene anche incontro a chi pratica tipologie di gioco molto diverse, e vuole adattare le prestazione del controller passando dall’una all’altra.

Laser o Ottico?

las 2Si può dire che in senso assoluto i mouse con rilevamento laser siano migliori, in quanto raggiungono risoluzioni maggiori e risultano più funzionali su alcune superfici, ma è importante considerare che il divario con un buon mouse ottico è pressochè impercettibile, e questa differenza non dovrebbe costituire un discrimine nell’acquisto, a meno che non siate alla ricerca del massimo. In questo caso potete rivolgervi a prodotti con doppia sorgente di rilevamento (laser/ottica) o a doppia lettura laser (con un “occhio” dedicato ad ogni asse) per avere il massimo possibile dell’affidabilità, ma si tratta di prodotti molto costosi e che garantiscono un guadagno di prestazioni minimo.

Cavo o Wireless?

imagesAd oggi i mouse wireless non sono più inferiori alle loro controparti con filo e non presentano differenze rilevabili in prestazioni o a livello tecnico. La scelta rimane quindi sostanzialmente vostra tenendo conto delle sostanziali differenze di base.
I mouse wireless devono essere ricaricati in un’apposita centralina con una certa costanza: dimenticare di ricaricarlo quando è prossimo alla fine della batteria potrebbe costituire uno spiacevolissimo intralcio alle vostre sessioni di gioco. La presenza del cavo inoltre evita cadute rovinose dalla vostra scrivania e contribuisce a preservare l’integrità del mouse, senza contare che un prodotto senza fili, a parità di modello, costa sempre qualcosa in più.
La scelta ideale, ma in assoluto più costosa, è rivolgersi ad un modello che presenti il cavo, con funzione anche di ricarica, che possa essere rimosso per poter usufruire della periferica in modalità wireless. Se scegliete questo tipo di prodotto assicuratevi però che quando il cavo è inserito sia dotato di un buon sistema di ancoraggio che lo renda stabile.

 

Si ringrazia il portale Kioseka, dal quale sono state tratte le informazioni riguardanti le varie tipologie di grip.

OneOdio A70: qualità audio ad un prezzo interessante

OneOdio A70: qualità audio ad un prezzo interessante

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21/11/2023 14:10 di Mario "Rios" Cristofalo
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Trovare delle cuffie interessanti e di qualità, ad un prezzo contenuto, è diventata una vera sfida nel 2023. Eppure qualche prodotto riesce comunque a distinguersi. Questo è il caso delle OneOdio A70, un headset wireless e cablato over-ear di altissimo livello, che non ha compromessi dal punto di vista dell’audio.

L’azienda ha voluto porre tutte le sue attenzioni su questo aspetto, non tralasciando comunque la qualità costruttiva del prodotto. Tutto questo ad un prezzo molto concorrenziale, che farà gola a diverse fasce di clientela.

Andiamo quindi a scoprire insieme queste cuffie, che sicuramente sapranno regalare soddisfazioni anche agli utenti più esigenti.

Recensione delle OneOdio A70

Qualità costruttiva

Nonostante queste cuffie abbiano un prezzo contenuto e puntino, principalmente, sulla qualità audio, non rinunciano ad avere dei materiali di buon livello. Per quanto la struttura sia completamente di plastica, questa riesce a trasmettere un feeling molto buono al tatto.

Il materiale è molto resistente, ma flessibile, e garantisce una solidità strutturale anche quando le cuffie vengono piegate e riposte nell’apposita custodia. L’archetto, inoltre, ha degli inserti di metallo che contribuiscono a rendere il tutto ancora più solido.

I padiglioni si possono orientare secondo le proprie esigenze, visto che possono ruotare ed adattarsi ad ogni tipo di testa ed orecchio. I cuscinetti sono molto morbidi, con del foam all’interno, mentre l’esterno è completamente rivestito di finta pelle. Questa non risulta fastidiosa, non scalda le orecchie e soprattutto non causa sudorazione alla pelle.

Una caratteristica che di solito non si trova nemmeno sugli headset di fascia premium e che invece troviamo su queste OnoOdio A70. Infine, come su tutti i prodotti di OneOdio, troviamo la genialata del doppio jack. L’avere sia il jack da 3.5mm che quello da 6.5mm è un marchio di fabbrica dell’azienda, che fa la gioia degli audiofili.

Qualità audio

Come detto in precedenza, le OneOdio A70 puntano tutto sulla qualità audio. Infatti offrono un suono cristallino, con medi e bassi corposi ma non invadenti, come spesso accade sui prodotti di questa fascia di prezzo. Anche gli alti si difendono molto bene, anche se ogni tanto possono andare in distorsione a volume molto alto.

Parliamo comunque di un volume altissimo, quasi dannoso per la salute, che probabilmente non userete mai. Anche perché le A70 riescono ad esprimere una potenza impressionante, non avrete bisogno di spingerle al limite.

Vedere film, serie TV, video su YouTube o semplicemente ascoltare musica sarà un vero e proprio piacere sia con il cavo che in wireless. Le OneOdio A70, infatti, vantano una connettività bluetooth 5.2, che garantisce la fruizione dei contenuti multimediali senza latenza.

Infine potrete usufruire dei vostri contenuti preferiti per quanto tempo vorrete, visto che le A70 hanno una batteria praticamente infinita. L’azienda dichiara un’autonomia di ben 72 ore con volume all’80%, cosa che le rende davvero straordinarie. Durante i nostri test non siamo mai riusciti a scaricarle completamente, ed ancora oggi le abbiamo ricaricate soltanto una volta (quando sono uscite dalla scatola).

Conclusioni e prezzo

Le OneOdio A70 sono delle cuffie adatte a tutti, anche alle persone più esigenti dal punto di vista dell’audio. Possono essere considerate come delle “cuffie da battaglia”, ottime da portare in giro senza pensare che potrebbero rompersi o rovinarsi. Se a tutto ciò unite un prezzo davvero conveniente, di 45,99 euro normalmente, avrete tra le mani un vero e proprio best-buy.

Ma sappiamo bene che questa non è una settimana “normale”, visto che sta arrivando il black friday. Proprio per questo motivo trovate le A70 in forte sconto su Amazon se volete acquistarleAttualmente le trovate a 36,79, un prezzo molto interessante per un prodotto che merita la vostra attenzione.

Lenovo Legion 7: gaming portatile alla massima potenza

Lenovo Legion 7: gaming portatile alla massima potenza

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28/01/2023 14:51 di Mario "Rios" Cristofalo
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Il Lenovo Legion 7 è, almeno per il momento, uno dei portatili da gaming più completi e potenti disponibili ora sul mercato. Questo PC, infatti, vanta un hardware di tutto rispetto unito ad un design elegante, raffinato, molto diverso dai suoi competitor più vicini.

Durante la nostra prova non siamo mai riuscito a metterlo in difficoltà in nessuna circostanza, pur stressandolo con i giochi più moderni e pesanti che metterebbero alla prova qualsiasi macchina. Insomma, Lenovo ha fatto un grandissimo lavoro.

Andiamo quindi a scoprire più da vicino questo computer straordinario sotto tutti i punti di vista, anche nel prezzo non adatto a tutte le tasche.

Recensione Lenovo Legion 7

Caratteristiche tecniche

  • Processore: Intel Core i9-12900HX, 16C (8P + 8E)/24T, P-core 2.3/5.0GHz, E-core 1.7/3.6GHz, 30MB
  • RAM: 2x 16GB SO-DIMM DDR5-4800
  • Memoria: 1TB SSD M.2 2280 PCIe 4.0×4 NVMe
  • Scheda Grafica: NVIDIA GeForce RTX 3080 Ti 16GB , Boost Clock 1590MHz, TGP 175W
  • Display: IPS WQXGA (2560 x 1600) a mini LED da 40,64 cm (16″), 1250 nit, formato 16:10, frequenza di aggiornamento a 165 Hz (tempo di risposta di 3 ms), 100% della gamma di colori DCI-P3, 100% della gamma di colori Adobe RGB, certificazione fino a VESA DisplayHDR™ 1000, supporto per Dolby Vision™, certificazione TÜV Rheinland
  • Capacità e durata della batteria: 99,99Wh con una durata dichiarata di massimo 7,1h
  • Sistema operativo: Windows 11
  • Larghezza: 358,1 mm
  • Profondità: 263,5 mm
  • Altezza: 19,4 mm
  • Peso: 2,53 kg

Design ed estetica

Il primo impatto con il Lenovo Legion 7 è tanto stupefacente quanto straniante per un gamer. Infatti, il prodotto, non rispetta i canoni imposti dal settore dei portatili da gaming, ma anzi li riscrive portandoli ad un altro livello.

Infatti da spento il Legion 7 risulta essere molto elegante, con un corpo interamente in metallo e linee sobrie ma taglienti allo stesso tempo. Il colore grigio scelto da Lenovo per questo modello lo rende molto professionale, differente dai colori aggressivi a cui ci hanno abituati gli altri brand che producono i portatili da gaming.

Ma quando si preme il pulsante di accensione, avviene la magia. Tutti i LED RGB di cui dispone si accendono e colorano l’ambiente, trasportandoci immediatamente in un contesto molto più familiare per i videogiocatori.

I LED possono essere anche modificati e resi più appariscenti o più sobri, dando una doppia anima a questo computer: un’appariscente macchina per il gioco o un sobrio PC adatto a tutte le esigenze.

Il design del Legion 7 può piacere o non piacere, ma è innegabile il fatto che Lenovo stia provando (con successo) a differenziarsi dagli altri in termini di estetica. Questa scelta porta il look dei PC da gaming su un altro livello, facendo capire anche al pubblico generalista che non si tratta di qualcosa appetibile solo per i giovani ed i giovanissimi.

Prestazioni con batteria

Diciamolo subito: il Lenovo Legion 7 non è un campione nel settore della durata della batteria. Infatti, con un utilizzo intenso, la batteria non supera la durata di un’ora e mezza/due ore al massimo.

Giocando senza alimentazione si perde, inevitabilmente, qualcosa in termini di prestazione, ma l’hardware di cui dispone vi permette comunque di poter giocare in tranquillità per quel tempo sopraindicato.

In utilizzo prettamente office/multimedia, il Legion 7 si avvicina di molto ai valoro indicati da Lenovo per ciò che riguarda la durata della batteria. Chiaramente ci sono degli accorgimenti per poter aumentare la vita della batteria, ma niente di trascendentale.

Prestazioni con alimentazione esterna

Il Lenovo Legion 7 si porta dietro un alimentatore da ben 300W, che da al PC un boost notevole in termini di prestazione quando questo dispone di un’alimentazione esterna.

In queste condizioni la macchina riesce a sfruttare il pieno potenziale del suo i9 e della sua 3080 Ti, diventando il paradiso di ogni gamer. Il Legion 7 non ha mai un’esitazione, non si blocca, non freeza e non perde fps nemmeno dopo lunghissime sessioni di gaming.

Quando le temperature salgono si attiva l’ottimo sistema di ventilazione di cui dispone, che può essere regolato anche manualmente tramite l’apposita combinazione di tasti. Chiaramente le ventole si fanno sentire quando partono al massimo regime, ma comunque non sovrastano la buona resa sonora delle casse HARMAN che riescono a tenere il passo.

Questo cosa comporta? Beh, potete giocare a qualunque tipo di gioco con tutti i dettagli impostati al massimo senza paura. Anche un gioco come Cyberpunk 2077 ha una resa magnifica, con un frame-rate più che accettabile e che non scende mai sotto i 60 fps. Nei giochi meno pretenziosi in termini di prestazioni non avrete alcun calo di frame, ma anzi arriverete a dei numeri di fps davvero folli (su League Of Legends si arriva ad oltre 300)

Display

Ma queste prestazioni sono rese ancora migliori da un display di livello altissimo. Infatti il Lenovo Legion 7 dispone di un display da 16″ IPS in 16:10 con una risoluzione massima di 2560×1600 pixel ed un refresh rate che arriva fino a 165hz.

Giocare o consultare contenuti multimediali con questo pannello è un’esperienza incredibile, che non ha nulla da invidiare ai monitor di fascia medio-alta disponibili per i PC da casa. Il display ha un’ottima calibrazione di base, ed il picco di luminosità a 500 nits e l’anti-glare di cui dispone lo rendono visibile in ogni condizione di luce e quindi perfetto per essere usato anche all’aperto.

Tastiera e touchpad

La tastiera del Lenovo Legion 7 è forse l’unica nota dolente di un prodotto che è quasi perfetto. Per quanto sia ottima in termini di prestazioni (sempre molto sensibile e reattiva), per quanto riguarda la costruzione ha delle criticità piuttosto fastidiose.

Infatti la tastiera risulta essere piuttosto rumorosa in alcuni punti, e la barra spaziatrice risulta essere il focus principale di questo problema. Quando andrete ad usare questo tasto, potrete sentire un fastidioso stridio metallico, a cui dovrete abituarvi per forza. Inoltre la tastiera tende a flettersi in alcune zone, ma non dovrebbe essere un problema sul lungo periodo.

Il touchpad, dall’altro lato, non ha nessun difetto. Ha le giuste dimensioni, è molto facile da utilizzare ed è precisissimo con le gesture ed in generale in ogni circostanza. Anche i tasti di cui dispone sono sensibili e ben fatti, ma chiaramente è impossibile usarlo per giocare.

Prezzo

Come avrete capito leggendo la recensione fino a questo punto, il Lenovo Legion 7 è un PC senza compromessi, forse non adatto a tutti. Il suo hardware al top del mercato lo portano ad essere sicuramente performante ed esagerato in senso positivo ma, inevitabilmente, tutto ciò ha un costo piuttosto importante.

Il Legion 7 può avere diverse configurazioni, ma quella che abbiamo avuto noi in prova supera i 3000 euro. Un prezzo enorme, e sicuramente non alla portata di tutti. Un prezzo che, nonostante tutto, riesce a soddisfare anche i palati più tra i gamer.

Questo Lenovo Legion 7 è un prodotto adatto a chi ha delle necessità molto alte, ma che al contempo non ha la possibilità di avere un computer fisso di pari livello.

AMD presenterà le CPU serie 7000 “non-X” al prossimo CES?

AMD presenterà le CPU serie 7000 “non-X” al prossimo CES?

Profilo di VinCesare
29/12/2022 10:11 di Vincenzo "VinCesare" De Cesare
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AMD Serie 7000 – Il mondo della tecnologia é in costante evoluzione ed é normale che anche le maggiori aziende produttrici di semiconduttori si attivino per stare al passo con i tempi. Tra queste c’é sicuramente AMD.

La nota azienda statunitense é al lavoro per portare al pubblico un nuovo chipset aggiornato, performante e avvicinabile da ogni tipologia di tasca.

Un assaggio c’é stato con i nuovi AMD Ryzen Serie 7000 in versione X: CPU ultra performanti ad un costo super competitivo. Ma da Settembre si attende anche la versione “non-X” di questi nuovi chip basati sulla nuova architettura Zen4.

Un leak, però, dei colleghi di Videocardz vorrebbe questi nuovi modelli annunciati proprio nel mese di Gennaio durante il “Consumer Electronics Show” (CES), in svolgimento proprio tra qualche settimana.

Sempre secondo il leak, tre sarebbero i modelli da annunciare: il Ryzen 9 7900, il Ryzen 7 7700 ed il Ryzen 5 7600. Dovrebbero essere pronti alla distribuzione il 10 Gennaio.

Questi, poi, tutti i dettagli sui modelli leakati:

  • RYZEN 5 7600
    • 6-Core, 12-Thread, 5.1GHz, 38MB Cache, 65W TDP – $229
  • RYZEN 7 7700
    • 8-Core, 16-Thread, 5.3GHz, 40MB Cache, 65W TDP – $329
  • RYZEN 9 7900
    • 12-Core, 24-Thread, 5.4GHz, 76MB Cache, 65W TDP – $429

Già da questa piccola infografica si evince come i tre modelli siano ultra competitivi a livello di prezzi, anche rispetto alle loro versioni X già in commercio. Tutto ciò senza rinunciare alle prestazioni e con il bonus di consumare davvero pochissimo a livello energetico.

Davvero arriverà tutto questo tra qualche giorno? Speriamo sia così!