Gwent Homecoming un intreccio tra CCG e GDR
Dopo lunghi mesi di attesa per l’arrivo di Gwent Homecoming, stanno venendo rilasciati piccoli frammenti delle grande modifiche previste. Alcune di queste sono già state trattate in un articolo precedente (link). Oggi ci soffermeremo in quello che sembra un passo avanti, da parte della CD Projekt Red, verso un intreccio tra ccg (gioco di carte collezionabili) e gdr (gioco di ruolo).
Intreccio non nel gioco in sé, ma in quello che potremmo definire background, o cornice, del gioco stesso.
Gwent Homecoming: il sistema delle ricompense
Sappiamo tutti che Gwent nasce dal terzo capitolo della serie pluripremiata The Witcher, come serie di missioni secondarie del gioco di ruolo. Nelle quali si procedeva guadagnando le carte con l’avanzare della storia.
L’idea del sistema di ricompense di Gwent Homecoming è piuttosto semplice. Invece che consegnare “titoli”, o rendere le missioni del gioco di carte fine a se stesse, la compagnia di sviluppo ha pensato ad un sistema di ricompense seguendo la linea di pensiero dello sviluppo di un personaggio in un titolo gdr.
Da qui l’intreccio: il sistema di ricompense.
Ogni missione (in gioco: achievement, o contract) assegnerà al giocatore che la concluderà un quantitativo di Punti Ricompensa. Questi potranno essere spesi lungo degli alberi (idea ripresa dagli alberi delle abilità, sempre nei gdr).
Il libro delle ricompense
Questi alberi delle ricompense (nel gioco libro delle ricompense) sono raggruppati, come in un libro diviso per capitoli, per fazioni e comandanti delle fazioni stesse. Ogni giocatore potrà scegliere la fazione su cui investire i Punti Ricompensa spesi, sia in termini stessi di fazione, sia in termini di comandanti (suggerimento: conviene dallo sbloccare tutte le fazioni e relativi comandanti, per poi andare a fondo nelle fazioni).
Com’è possibile vedere, ogni account non avrà ogni singolo comandante sbloccato, e quindi disponibile nella creazione mazzi, ma dovrà essere sbloccato dal giocatore. Clickando sulla fazione specifica sarà possibile proseguire varie vie dei singoli alberi, così da poter sbloccare 6 tipi di ricompense diverse:
- Pepite, soldi di gioco che come in passato permettono di comprare barili di carte o accede all’arena;
- Frammenti, per “creare” le carte;
- Polvere, per rendere le carte Premium;
- Forzieri, che presentano barili specifici della fazione (oltre alle tre ricompense citate sopra);
- Comandanti, che permetteranno di rendere disponibili i comandanti in gioco e sbloccare il loro albero delle ricompense;
- Pergamene, che oltre a un notevole quantitativo di Pepite renderà leggibile un pezzo della storia di una determinata fazione o di un comandante.
L’intreccio tra ccg e gdr
Facile, da tutto questo, tirare fuori l’idea dell’intreccio tra due modalità di gioco diversi come il ccg e il gdr. Gwent si è sempre mostrato favorevole a rendere l’esperienza di gioco ottima per tutti i giocatori. Basti pensare che il gioco stesso, ha fornito a tutti i giocatori di conseguire il completamento della collezione gratuitamente, così da permettergli il massimo del divertimento e della competitività. Con Gwent Homecoming possiamo vedere un ulteriore passo in avanti. Questo intreccio potrà costruire all’interno stesso del titolo un’alone di coinvolgimento tra il giocatore, le carte e l’ambientazione fantastica che il mondo dello strigo ha da offire (non a caso, a breve uscirà il gioco di ruolo in stile D&D di The Witcher).
Ovviamente siamo ben’interessati alla vostre opinioni a riguardo, sia dal lato intreccio, sia dal lato gioco.
Tutte le immagini sono state prese dal video di Youtube di Gwent: video, dall’account “secondario” di Pavel Burza (account utilizzato per effettuare vari test).