Gwent Homecoming: Analisi e volontà della redazione

Gwent Homecoming: Analisi e volontà della redazione

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Sono passati tre giorni dall’annuncio di CDProjektRed inerente il futuro di GWENT. Su internet tutti hanno dato il loro parere a riguardo del chiaccherato Homecoming e tra i tanti non potevano mancare i creator più influenti del settore come: Merchant; MegaMogway; FreddyBabes e Swim.
Noi di Powned.it vorremmo spiegare non solo cosa è successo e succederà, ma anche dirvi come si è arrivati a questo punto e come ci muoveremo in risposta.

GWENT l’idea originale e il risultato

GWENT, gioco di carte collezionabili (CCG) della CDProjektRed basato sulla pluripremiata serie videoludica e letteraria di The Witcher.
Il gioco si qualifica come secondo gioco di carte, per numeri e visualizzazioni sulle varie piattaforme. Attirando così l’interesse dei più.
Passano i mesi e GWENT comincia a calare sia a livello di visual che a livello di giociocatori. Così la CDProjektRed cerca un metodo per fidelizzare i vecchi giocatori e attirarne altri.
Tantissime nuove carte vengono presentate, aumentando le possibilità di sviluppo dei mazzi, introdotte la modalità Arena e la modifica delle ricompense di fine stagione.
Con il tempo arrivano dei problemi di bilanciamento. La risposta dello sviluppo è pronta a bilanciare e rispondere alla community, si viene così a formare un rapporto di vicinanza e collettività.
Le molte domande dei giocatori trovano infine risposta nel Q&A di Pavel Burza, che stabilisce, punto per punto, il volere degli sviluppatori e ne definisce gli obiettivi.

Il rapporto con la community

C’è però da sottolineare un punto, la CDProjektRed è sempre stata alla ricerca di un confronto con la community e risulta (tutt’ora) una delle case che più ascoltano e interagiscono con la sua communty . Se questo comportamento è risultato essere uno dei tanti punti di forza, ad oggi è stata anche la possibile goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Infatti, cercando sempre più un confronto, GWENT ha attirato molta attenzione su di sè e non è scontato che molti fattori di questa scelta siano da imputare anche all’eccessiva pressione che la CDProjektRed ha accumulato muovendosi in un ambiente come quello dei giochi competitivi.

Il gioco al giorno d’oggi

Al momento il gioco risulta, per quanto bilanciato, avere ancora delle criticità. Tra tutte le spie che forniscono vantaggio carte, il coinflip e le Wardancer.
Tra i punti a favore ogni fazione presenta uno o due archetipi competitivi, che possono soverchiare le altre fazioni, migliorando l’esperienza e la capacità di Decision Making che, da sempre, fanno il punto di forza del GWENT.
Senza dimenticare la natura stessa del gioco, che proprio per queste sue peculiarità si ritaglia di diritto un posto in prima fila tra i più complessi di sempre a dir di molti.
La risposta dei giocatori però non è troppo incoraggiante: lentamente il gioco, ai più, risulta noioso o ripetitivo. Il competitivo, Gwent Masters, ovviamente non ne risente, ma le partite di tutti i giorni cominciano a logorare la voglia dei giocatori.

Va aggiunto che i competitor del titolo hanno ripreso la loro strada, Magic: The Gathering e Hearthstone. Questo ha influito sia nei sentimenti che nel tempo di gioco dei giocatori.

Arriva GWENT Homecoming

La CDProjektRed sa che deve smuovere qualcosa a livello di gioco e di community e quindi punta all’obiettivo: l’uscita dalla beta. Così la casa di sviluppo prende in mano le promesse fatte, per mantenerle, e ferma i progetti secondari, per un fine unico e più importante.
Con la lettera di Iwìsnki, è stato comunicato ai giocatori che ci sarà un periodo di pausa di sei mesi, nei quali solo due saranno gli aggiornamenti (uno uscito oggi e un altro in uscit a Maggio ndr). Tutti gli eventi e i progetti iniziati continueranno il loro corso, come i tornei e gli eventi come la sfida tra fazioni, ma non ci saranno ulteriori aggiunte.
Questo ha portato un po’ di malumore e difficoltà per i creator (creatori di contenuti), dividendo internamente le opinioni e le soluzioni.

GWENT: Homecoming

Al di là delle opinioni personali e delle modifiche apportate alla quotidianità videoludica, emerge un fattore non da poco in questa scelta della CDProjektRed: Il coraggio.
L’idea dietro questa scelta è un modo di rielaborare e ridefinire il GWENT, rendendolo un gioco di carte valido e contemporaneamente una realtà da mantenere nel tempo. Simile, ma al contempo diverso dagli altri CCG. Non è da tutti essere in grado annunciare una decisione tale ad una schiera di fan accanita. Soprattutto in un ambiente competitivo e forsennato come quello dei videogiochi.
Fattore che rende questa scelta coraggiosa e inusuale oltre ogni limite ma che, speriamo, restituista tutto il coraggio e il tempo investito in questo altrettanto inusuale gioco di carte.

La NOSTRA community: Il Futuro

In questo periodo di magra di contenuti, noi della redazione ci siamo posti delle domande. La più importante di tutte è stata cosa fare e cosa portare alla community?
Non essendo intenzionati a interrompere tutto, abbiamo trovato l’idea di base: voi, la community.

In questi sei mesi ci sarà il tempo di “ri”-costruire, non solo il gruppo, ma anche l’interesse. L’idea è quella di portare contenuti originali e instaurare un rapporto tra i giocatori.
Il primo passo è quello di intensificare i tornei. Il prossimo è stato stabilito per il 03/05, per andare poi ad intensificare le date, ad ogni 3 settimane.
Un’altra cosa da aggiungere è la voglia di ascoltare ciò che avete da riferirci e da proporci. Siamo e saremo lieti di sapere cosa avete intenzione di dirci e vi aspettiamo nei commenti.
A presto e buon divertimeno.

 

Gwent: Rogue Mage, il giusto brio al tanto amato franchise

Gwent: Rogue Mage, il giusto brio al tanto amato franchise

Profilo di VinCesare
05/08/2022 17:26 di Vincenzo "VinCesare" De Cesare
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Gwent Rogue Mage – CD Projekt ci ha insegnato che il mondo di The Witcher si innalzerà sempre ad un livello più alto, e non parliamo solo del franchise principale, ma anche di tutto ciò che gli orbita intorno. E non fa di certo eccezione Gwent.

Il gioco di carte, nato proprio tra i capitoli del gioco principale, ha subìto molti cambiamenti negli anni e cerca sempre di spingere più in alto l’asticella della qualità o comunque di non essere da meno, rispetto agli altri giochi.

Così, dopo la prima esperienza di Thronebreaker, Gwent si è lanciato in una nuova esperienza singleplayer, Rogue Mage. Ma è qui che cominciano le differenze, senza però snaturare tutto ciò che di buono Gwent ha creato.

Un’avventura agli albori dei Witcher

Rogue Mage è una deliziosa evasione dal costante stress del mondo competitivo, che avvolge anche Gwent. Avete bisogno di staccare dal multiplayer, senza però abbandonare le meccaniche di Gwent? Rogue Mage farà per voi.

La nuova “espansione” spin-off di Gwent ci fa completamente immergere nel mondo di The Witcher al tempo della Congiunzione delle Sfere, periodo esatto in cui sono nati i Witcher. Ed è proprio questo il nostro scopo: nei panni di Alzur e Lyliana dovremo creare i primi “cacciatori”..

Per far ciò dovremo vagare per il mondo e sconfiggere micidiali boss per recuperare mutageni per i nostri esperimenti. Ma è qui che sorge la bellezza di Rogue Mage, la varietà di combattimenti e di modi in cui terminarli.

Parola d’ordine: rigiocabilità

Saremo alle prese con un Roguelite vero e proprio, in cui ogni nostro combattimento differenzierà da quello precedente, fino al raggiungimento del boss finale. Ogni run che faremo (sia in caso di vittoria finale o sconfitta intra-run) sarà completamente diversa dalla precedente.

Partiremo con un mazzo prestabilito (più avanti ne potremo sbloccare fino ad un massimo di 4), per poi modificarlo e convertirlo a nostro piacimento durante la run.

Ad ogni nuova run saremo più pronti rispetto all’esperienza precedente, questo perché avanzeremo di livello ottenendo carte, incantesimi e mazzi per permetterci di terminare le nostre run più facilmente (proprio con lo spirito Roguelite).

Le difficoltà verranno superate anche grazie agli eventi che si mostreranno durante il nostro cammino. Infatti ci saranno altri “incontri” che potremo affrontare, i quali ci permetteranno di ricevere o eliminare, o addirittura potenziare, le carte del nostro deck, per formare la migliore strategia possibile, per i boss futuri.

Anche le stesse sfide saranno diverse: esistono scontri normali oppure élite, questi ultimi daranno la possibilità di potenziare una delle nostre carte in caso di vittoria.

Il solito caro Gwent, ma rinnovato

Dimenticatevi, però, di classi e quindi cariche leader. Avremo al nostro fianco solamente le nostre carte, la nostra abilità e l’aiuto di innovativi incantesimi che possiamo attivare ogni turno al costo di Energia.

Quest’Energia avrà un tetto massimo di 100 unità, ma non temete, durante il vostro cammino avrete anche altre occasioni di aumentarla o ricaricarla. Scompaiono, poi, i turni: tutto in un unico round contro il vostro avversario che avrà anche un potere particolare al quale dovrete stare attenti.

Tutto ciò rende Rogue Mage una fucina di strategia e di incontri sempre diversi, donando ai giocatori una ri-giocabilità incredibile al prezzo di soli 10 euro.

Immaginiamo che per molti giocatori le esperienze singleplayer possano apparire stancanti, preferendo il competitivo, ma per tutti gli amanti sarà una vera manna dal cielo. Un occhio maggiore al mondo di The Witcher nella giusta salsa Gwent. Incontri mai scontati, sorprese, anche sconfitte, ma vittorie sempre più appaganti: tutto questo è Rogue Mage.

Ringraziamo CD Projekt per averci dato la possibilità di provare questa innovativa esperienza, sperando che in futuro possano arrivare tanti di questi “rinfrescanti” contenuti.

Agli amanti di Gwent e del mondo di The Witcher consigliamo assolutamente quest’avventura, all’insegna della genuina incertezza e dell’enorme varietà.

Caro Pow3r ti scrivo… (Così tu mi blasti un po’)

Caro Pow3r ti scrivo… (Così tu mi blasti un po’)

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11/10/2021 10:01 di Amin "Gosoap" Bey El Hadj
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Nel corso del pomeriggio di venerdi e sabato, la nostra testata é stata duramente attaccata dal noto streamer Giorgio ‘Pow3r’ Calandrelli, il quale in un commento su Facebook ripreso anche dai colleghi di Dr. Commodore (che non linkeremo per risparmiargli critiche inutili, a differenza loro) ci ha dato fondamentalmente dei venditori di fuffa.

Lasciando ad un futuro editoriale eventuali commenti sullo sciacallaggio come quello pateticamente perpetrato dalla redazione di Dr.Commodore (che spesso diventa norma nel panorama d’informazione videoludica italiana), vorremmo concentrare tutte le nostre attenzioni sul solo commento di Pow3r rilasciato su Facebook, andando a discernere i suoi punti, affrontandoli uno per uno.

Sono POW3R e sincero avete rotto il cazzo con i titoli clickbait e non riportare le notizie storpiandone a vostro piacimento per alimentare odio e flame. Ho espressamente detto che Final Fantasy XIV e WOW sono i migliori MMO ma troppo complessi per un giocatore che non li ha mai giocati e questo vale anche per gli altri MMO sul mercato.

Per quanto riguarda New World ho spiegato che rispetto a questi è più accattivante perché più semplice e alla portata di un nuovo giocatore che non ha mai giocato questa categoria. La battuta su Metin era con un amico che era in chat che è fan di Metin. Smettetela di usare il mio nome per i vostri articoli clickbait e specialmente create disinformazione. Più che una testata di news siete novella 2000 con le cagate che scrivete.”

”PS: gioco a WOW da quando avevo 11 anni, Vanilla fino a BFA e ho fatto anche SR1 su TBC, ho militato anche nei KOH per quanto riguarda PVE ad alti livelli. Prima che arrivino i mostri con la spada in mano a dire che non ho mai giocato ad un cazzo. Aggiungo mmo giocati: Ragnarok, SWTOR, AOC, WAOR, e tantissimi altri che manco mi ricordo’

Clickbait, una parola forte nata e cresciuta nei primi anni di Youtube (e che tutt’oggi continua a farla da padrone anche nei canali più famosi, tra cui anche il tuo, Pow3r) che non sentiamo per nulla nostra, e che indica un connubio di titoli ed immagini fuorvianti rispetto al contenuto dell’ articolo, video, od opera in generale.

Questo nel pezzo non é accaduto, le dichiarazioni effettuate da te sono state riportate con estrema accuratezza e precisione professionale. Questo, proprio perché nuda verità, non ti esime da eventuali critiche che giungono da persone che si fermano ad un titolo riassuntivo, scegliendo di non approfondire la questione.

Punto secondo: quello che hai detto nel commento su Facebook non é quello che viene detto nelle clip, che comunque Pow3r, o chi per lui, ha prontamente provveduto ad eliminare una volta che erano arrivate in tendenza tra i video del suo canale Twitch (come da immagine QUI SOTTO).

La scena italiana, della quale ti abbiamo sempre considerato un degnissimo rappresentante, dovrebbe forse imparare che quanto detto durante una diretta (nella quale si viene difesi da un certo numero di moderatori e si è permeato in un ambiente creato appositamente per i fan e non per gli hater) non rappresenta la totalità del pubblico, ed ha quindi una grande rilevanza, dal momento che nessuno può vietare a nessuno di riportare tali dichiarazioni per creare una discussione attorno ad una figura di rilievo.

POW3R

Quanto appena spiegato, accade di continuo in praticamente qualunque regione del globo terracqueo ed anche in Italia in altri ambienti (basti vedere la politica, il calcio, e la televisione) senza che nessuno si arrabbi o si offenda per delle critiche ricevute al suo pensiero, e che anzi a nostro modesto avviso dovrebbe essere la normalità in un ambiente che voglia sviluppare un discorso costruttivo (anche se purtroppo alcuni individui spesso non collaborano) e non prendere per oro colato ciò che dice una persona con un discreto seguito.

La disinformazione é un grande problema di questo triste mondo nel quale ci troviamo, ed i vari ricami che millanti riguardo quanto riportato nel nostro articolo lo sono ancora di più. Alcuni tuoi fedeli seguaci ci hanno accusato di aver estrapolato, manipolato e montato ad hoc le tue parole per far trasparire un messaggio fuorviante che doveva attirare odio, tuttavia ti assicuriamo che nulla potrebbe essere più lontano dai nostri standard lavorativi (visto che tra le altre cose le stesse erano state create da un tuo follower che si é anche detto contento che esse avessero generato una bella discussione nel gruppo di World Of Warcraft) e le clip che abbiamo ricaricato online e che TUTTI potranno vedere per creare un contraddittorio degno di questo nome sulle parole che sono uscite fuori dalla tua bocca (e non un intervento da bullo fatto su Facebook), lo potranno dimostrare.

-La clip di Pow3r e le nostre considerazioni-

Video 1Video 2

Il CEO di Powned Marco ‘Stak’ Cresta ha riassunto, in un video che lasceremo qua sotto, le nostre opinioni e reazioni a caldo a questo duro attacco che, dobbiamo essere sinceri, ci ha effettivamente fatti questionare sul nostro operato, da professionisti estremamente critici verso noi stessi quali siamo sempre stati.

Dopo un relativamente breve brainstorming tra di noi abbiamo valutato corretto quanto riportato nell’articolo ed abbiamo deciso di non piegarci, né farci intimidire da qualche milione di follower, rispondendo con onestà ed inflessibilità, come si converrebbe in queste occasioni.

-Il video di Stak-

Insomma, caro Giorgio, anzi, caro POW3R, come ti sei presentato sotto al nostro post, questo é quanto l’autore originale dell’articolo aveva da dire. Magari non leggerai mai queste parole, ma spero sinceramente che lo facciano più persone possibile e che questi lettori capiscano l’importanza dei gesti compiuti da questi autoproclamati giganti del web e quanto sia a sua volta importante lottare per lo sviluppo di un ambiente con una florida produzione d’informazione e discussione nel nostro paese, soprattutto in un momento così delicato per l’ambiente esportivo, anche attraverso i suoi principali esponenti.

La campagna NoClickBait

A dimostrazione di quanto sia per noi assolutamente importante utilizzare dei titoli che rispecchino i contenuti dei nostri articoli, e che le informazioni trasmesse dalle stesse siano sempre vere e non ingannevoli o in qualunque forma “alterate”, abbiamo deciso di aggiungere un box nel quale potrete darci le vostre impressioni.

Se dopo la lettura di un articolo vorrete comunicarci il vostro disappunto rispetto al titolo ed ai contenuti, potrete farlo semplicemente cliccando su “Clickbait” nel box in basso a destra. Se al contrario avrete piacere di segnalare l’effettiva pertinenza/autenticità di quanto da noi scritto, vi basterà cliccare su Non Clickbait. Provvederemo a pubblicare ogni settimana dei report dettagliati con i vostri pareri.

A Pow3r, fiduciosi che i nostri lettori possano capire appieno la situazione e farsi la loro idea a prescindere da qualunque pregiudizio, ti mandiamo un caloroso saluto.

-La redazione di Powned-

La clip di Pow3r

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Powned: la tribù dell’orso cerca nuovi membri!

Powned: la tribù dell’orso cerca nuovi membri!

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16/09/2020 15:30 di Marco "Stak" Cresta
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Powned da sempre si pone l’importante obiettivo di sensibilizzare, informare ed aggiornare il pubblico italiano circa le novità legate al mondo degli esport. E, più in generale, a quello dei videogiochi vissuti in modo agonistico.

Dal 2014, lo staff di Powned tiene fede all’impegno preso per merito delle persone che ci lavorano e credono con entusiasmo nel progetto. Affinché la struttura diventi sempre più solida e di livello ognuno di noi mette costantemente a disposizione le proprie capacità e la voglia di migliorare insieme.

Da Gennaio la nostra redazione cura anche la sezione esport del Corriere dello Sport e di Tuttosport. Cosa che ci ha dato la possibilità di metterci ulteriormente in gioco e di crescere sotto molteplici aspetti.

Per questo motivo, siamo alla ricerca di risorse da inserire all’interno del team, vogliose di dare il proprio contributo con news, articoli di approfondimento e guide. Ci piacerebbe, inoltre, estendere questa opportunità anche a chi è intenzionato a realizzare contenuti per le importanti testate sportive nazionali sopra citate.

I requisiti richiesti?

  • Passione per i videogiochi
  • Entusiasmo
  • Spirito d’iniziativa
  • Abilità di scrittura
  • Collaborare in team

Per candidarvi basterà semplicemente inviare una mail con oggetto “CANDIDATURA POWNED” all’indirizzo [email protected] , o scriverci un messaggio sulla nostra pagina Facebook. Nella mail segnalateci la sezione (o le sezioni) di vostro interesse e per la quale siete intenzionati a scrivere.

Sicuri della vostra partecipazione, la tribù dell’orso resta in attesa di iniziare con voi nuove ed entusiasmanti collaborazioni!