L’arte del passare
Bentornati gentili lettori, sono Victor e oggi ho intenzione di parlare del passaggio del turno: una meccanica spesso sottovalutata, ma che invece in Legend of Runeterra riveste una grande importanza. Non effettuare alcuna azione al momento giusto può rivelarsi un’ottima giocata che può creare anche un grande vantaggio. Al contrario, giocare una carta, magari lasciandoci con poco mana e senza la possibilità di giocare risposte adeguate, può regalare un’opportunità al nostro avversario. Ma perché in LOR sapere quando passare è una cosa così importante? Semplicemente perché non è un gioco a turni, bensì ad azioni. I giocatori si alterneranno nelle proprie azioni, ma è possibile anche non effettuarne decidendo di passare. Questo può essere fatto perché non deteniamo alcuna carta da giocare, oppure per reagire alle successive giocate dell’ avversario.
Passare o giocare?
Quando giochi a Runeterra (così come ad altri giochi di carte) stai gestendo delle risorse: Nexus, Tempo, Mana e Carte. Quando passiamo rinunciamo alle ultime 2: non giochiamo carte sprecando il nostro mana. Spendendo delle carte creiamo tempo ponendo al nostro avversario una domanda. Se decide di passare non darà alcuna risposta e genereremo una pressione che porterà danni al nexus e, successivamente, alla nostra vittoria.
Se giocheremo in curva (una carta a costo 1 il primo turno, una carta a costo 2 il secondo e così via) staremo mettendo una grande pressione al nostro avversario. Certo, così facendo avrò giocato tutte le carte che potevo, ma l’obbiettivo di LOR non è spendere tutte le proprie risorse più velocemente possibile, bensì saperle gestire e utilizzare al momento giusto. Se resto senza mana sarò alla merce del mio avversario che, sapendo che non potrò fare nulla, farà il bello e il cattivo tempo. Quindi la domanda che bisogna porsi è: il mio avversario può rispondere efficacemente alle mie giocate? Se la risposta è si allora mi converrà tenere da parte il mana per eventuali risposte, nel caso contrario mettere pressione è la scelta giusta.
L’attacco come azione
Attaccare come prima azione può essere un buon modo per non dare informazioni. Certo rinunceremo in parte alla nostra letalità, ma l’avversario dovrà utilizzare risorse per non passare, e così sarai tu a fare la tua azione in base a come ha giocato.
Per prendere decisioni efficaci è necessario farsi 2 domande. La prima è che risorse ho? La risposta la potrai trovare osservando il tuo lato di campo. Trovare la risposta alla seconda invece risulta un po’ più complesso. Cosa sto cercando di fare con le mie risorse? Per farlo devi conoscere il mazzo dell’avversario e come imposta il suo gioco. Attaccare come prima azione è un buon modo per provare a dare una risposta a questa domanda, negando invece al tuo avversario questa informazione.
Il bluff
Ogni volta che passi il tuo avversario sarà costretto a porsi delle domande “Non ha nulla? Vuole giocare in risposta? Sta bluffando?”. Eh si, perché anche il bluff è una possibilità. Se per esempio stiamo giocando Lee Sin Zoe possiamo passare tenendo da parte 4 mana o più. Metteremo così in lui il dubbio che nella nostra mano sia presente un Deny, anche se magari non ne abbiamo.
Quando voglio bluffare devo pormi alcune domande: il bluff che sto facendo è credibile? Per esempio se ho già giocato 2 Deny e mi tengo 4 mana è difficile che l’avversario possa credere che io ne abbia un altro. La seconda è: il bluff che sto facendo è veramente dannoso per il mio avversario? Anche qui, posso fingere di avere Deny e tenermi 4 mana, ma se il mio avversario sta per vincere grazie alla sua board non si preoccuperà troppo delle mie carte e spingerà per chiudere la partita. In questo caso, conveniva giocare alleati per cercare di salvarsi piuttosto che passare.
Conclusione
La meccanica del passaggio non è semplice e anzi, varia da mazzo a mazzo e da partita a partita. Non esisterà mai una regola generale, l’obbiettivo di questo articolo era mostrare le varie situazioni per aiutarti a prendere decisioni migliori. Quando pensi se passare o meno, chiediti chi trae più vantaggio dalle stallo. Una volta che questo ragionamento ti è diventato naturale comincia a porti altre domande assieme ad essa: cosa voglio fare nei prossimi turni? Se lascio giocare il mio avversario cosa può fare?
Spero che questo pezzo sia stato utile noi ci vediamo al prossimo articolo.
Cordialmente Victor