WESG: Alibaba contro Tencent; è guerra per la supremazia sull’esport in Asia

WESG: Alibaba contro Tencent; è guerra per la supremazia sull’esport in Asia

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Le due società sono in lotta per dominare sulla scena esportiva, e sembra che Tencent stia vincendo

Pochi giorni fa è stata annunciata dalla multinazionale Alibaba l’edizione 2018/2019 del World Electronic Sports Games, dei quali la compagnia aveva effettuato una grande “prova generale” con l’edizione del 2016. Quell’anno tutti avevano pensato ad una vera e propria rivoluzione nelle meccaniche delle competizioni esport globali ed avevano acclamato la WESG come l’Olimpiade dell’esport.

Non c’è da stupirsi, quindi, se l’annuncio di Alibaba ha creato una forte eccitazione nei giocatori e nei fan degli esport di tutto il mondo, anche se il continente asiatico di sicuro è quello che sente più vicina la competizione. I giochi trattati dalla prossima edizione di questo evento mondiale sono sei, ma il loro annuncio mi ha personalmente lasciato molto perplesso. Sembra infatti che Alibaba abbia volontariamente tralasciato di includere i giochi di proprietà parziale o totale della più grande società cinese nel campo dell’informatica (e non solo) Tencent.

Tencent e la sua subsidiaria Tencent Games sono infatti proprietarie o azioniste di moltissimi titoli che hanno una scena esport fiorente, in alcuni casi anche tra le più floride e seguite del mondo. Stiamo parlando di aziende come la Riot Games, creatrice di un big dell’esport come League of Legends, ma anche di Activision Blizzard (della quale sono stati inclusi Hearthstone, ovviamente per mancanza di controparti importanti nella scena come potrebbero diventare Gwent o MTG Arena, e Starcraft, di indubbia popolarità in Asia), di Supercell con Clash Royale, di Epic Games con il popolarissimo Fortnite e di Bluehole con PUBG. Non dimentichiamo, infine, che la stessa Tencent Games è produttrice del più diffuso e giocato MOBA per smartphone di tutta l’Asia: Arena of Valor.

Tutti i giochi di queste case sono stati esclusi (con l’eccezione appunto di Hearthstone), mentre sono stati scelti altri titoli, anche con molto meno seguito, in loro vece. Come titolo mobile abbiamo Vainglory invece di AoV, PES al posto di FIFA, che ha lanciato collaborazioni con diverse leghe calcistiche in Europa per la creazione di campionati associati alle competizioni ufficiali. Gli unici giochi “slegati” presenti sono Dota2 e CS:GO, appartenenti entrambi a Valve.

Nonostante questa singolare scelta di Alibaba, non è questo l’unico motivo che porta a pensare ad una imminente collisione delle due superpotenze cinesi. Anche Fortune, famosissimo giornale economico internazionale, ha buona ragione di credere che questi due giganti siano in un conflitto serrato per assicurarsi l’egemonia dell’esport e, in generale, del mondo tecnologico in tutta l’Asia. Già in passato tra le due aziende sono volate parole di fuoco: solamente l’anno scorso, infatti, il CEO e fondatore di Tencent Huateng “Pony” Ma ha rivolto delle frecciate estremamente pungenti al rivale in affari: al Fortune Global Forum, infatti, della società di e-commerce è stato detto che “sembra un padrone di casa avido” che cerca di spillare sempre più soldi ai suoi clienti, mentre secondo Huateng Ma la posizione di Tencent è quella di “aiutare i nostri partner e non di competere con loro”. Il fondatore di Alibaba Jack Ma ha risposto pochi mesi dopo queste dichiarazioni, dicendo che “noi ci fidiamo delle persone molto più che dei nostri prodotti”.

In questa situazione di stallo tra le due superpotenze, come si fa ad affermare che una sia in vantaggio rispetto all’altra? Da un dato di fatto molto interessante, quando si guarda alle finanze investite in questo WESG: i montepremi presenti per ogni categoria sono stati quasi dimezzati rispetto all’edizione dell’anno passato. Nonostante il montepremi complessivo sia sempre una cifra notevole, circa 2.5 milioni di dollari, i compensi per ogni gioco sono di molto diminuiti rispetto all’edizione del 2017, mentre le modalità del torneo sono rimaste invariate: si giocheranno dei tornei di qualificazione zonali che permetteranno ai giocatori di qualificarsi per la fase finale che si svolgerà in Cina nella prima metà del 2019.

Come mai questa diminuzione del montepremi dovrebbe essere una fonte di preoccupazione per chi ritiene che Alibaba sia pronta a lanciarsi come organizzatore di livello nello scenario esport mondiale? È molto semplice capire questa posizione se si guardano ai numeri che sta raggiungendo la scena esportiva globale: Goldman Sachs, infatti, ha stimato una crescita di circa il 450% per il mercato esportivo nei prossimi quattro anni. Secondo la stimata agenzia economica, infatti, il giro di mercato dell’esport passerà dai 590 milioni del 2017 ai 2.9 miliardi di dollari nel 2022, facendo intuire come mai numerose compagnie non endemiche, ovvero non native dell’ambiente del gaming e della tecnologia, stiano cominciando a sponsorizzare eventi esport in tutto il globo. Ci basta pensare alla Overwatch League, massimo torneo dell’omonimo titolo di Blizzard, che ha avuto ingenti sponsorizzazioni da compagnie come Toyota, T-mobile e Sour Patch Kids.

Che senso ha quindi ridurre i montepremi di un evento che, quest’anno più che nel 2017, ha le capacità di attrarre fortissime sponsorizzazioni? Potrebbe essere che Alibaba abbia intenzione di cedere terreno alla controparte già molto più presente nel territorio del gaming, ovvero Tencent. Questa compagnia, infatti, ha già speso moltissimi dei suoi ingenti fondi per ampliare la sua batteria di giochi e per sponsorizzare e creare eventi esport in Asia, uno tra tutti la Arena of Valor World Cup e le Valor Series regionali, ampliate da quest’anno anche in Sudamerica.
Sono stati infatti visti investimenti plurimilionari da parte dell’azienda colosso del gaming mondiale, tra i quali l’acquisto per più di 300 milioni di dollari di una quota di Bilibili, proprietaria della franchigia della OWL di Chengdu, e l’acquisizione in maggioranza della Bluehole, con annessi i diritti di porting per PUBG Mobile in tutta l’Asia.

Mentre Alibaba sembra ritirarsi Tencent non esita un secondo ad avanzare, o almeno così sembrano i fatti. Dobbiamo solamente aspettare di vedere lo svolgimento dell’importantissimo evento targato Alibaba per capire se, nel futuro più prossimo, si potrà avere un ribaltamento delle carte in mano alle aziende cinesi. Per ora, infatti, solamente Alibaba ha mai tentato di creare un evento multigioco di questo livello, ma non è detto che le cose staranno per sempre così.

In conclusione, c’è anche un altro importante tassello da mettere al suo posto. Come molti di voi sapranno, quest’anno diversi esponenti della comunità esport mondiale si sono riuniti a Losanna con il Comitato Olimpico Internazionale per discutere del futuro degli esport come parte di un progetto olimpico, anche se sembra per ora che non ci sia stato un accordo definitivo (o nemmeno provvisorio) sul fatto di partecipare ad un evento olimpico o, come molti si aspettano, di avere una vera e propria “Olimpiade dell’esport”.

E se questa informazione semplicemente non fosse stata rivelata? Sarebbe plausibile pensare che una società importante come Alibaba potrebbe avere degli agganci all’interno del COI e che avrebbe potuto venire a sapere di un futuro evento olimpico legato agli esport. Se questa assunzione fosse corretta sarebbe solamente logico che la compagnia non abbia intenzione di investire poi così tanto in un evento esport di questo livello: a che pro costruire un torneo conosciuto come “le Olimpiadi dell’esport” se poi gli organizzatori delle vere Olimpiadi verranno a rubarti la scena con il loro, indubbiamente più potente e meglio sponsorizzato, progetto?

Questa teoria personalmente non mi convince, però. Se ci fosse un progetto olimpico per gli esport in discussione, a che pro creare un evento mondiale spendendo un sacco di quattrini sapendo per certo che il COI molto probabilmente ti ruberebbe la scena? Sarebbe stato meglio, a quel punto, evitare di tenere l’evento del tutto.

Purtroppo né Alibaba né Tencent hanno voluto lasciare dichiarazioni in merito alla questione, quindi se vogliamo sapere come andrà a finire questa guerra tra titani dobbiamo solamente metterci seduti ed aspettare. E non dimentichiamoci i popcorn, sarà di sicuro una sfida all’ultima banconota.

Dark Souls 3 Archthrones, la nuova mod per i veterani della serie!

Dark Souls 3 Archthrones, la nuova mod per i veterani della serie!

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28/03/2024 16:58 di  "maretta72"
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Speciale Dark Souls 3 – Ben tornati lettori in questi speciale, oggi andremo a parlare di una mod che ha fatto tornare molte persone a giocare un vecchio titolo di casa FromSoftware.

Stiamo parlando di Dark Souls 3, un titolo apprezzatissimo dai fan della serie, che nel corso del tempo ha ricevuto miriadi di mod, sia estetiche e semplici che aggiungono nuovi elementi di gioco come oggetti, sia sotto forma di vere e proprie modifiche al gameplay, ma oggi ci soffermiamo sulla mod Archthrones, l’ultima arrivata.

DARK SOULS ARCHTHRONES

MA COS’È QUESTA MOD?

Archthrones è una mod che va a riscrivere completamente il gioco. Ci sono voluti ben 4 anni prima di vedere questo progetto a compimento, e seppur ora si tratti ancora di una beta abbastanza corposa, visto il suo perso di 11 gigabyte di memoria, i fan hanno preso molto bene il suo arrivo estasiati dall’ottimo lavoro svolto su di essa.

Già dopo la selezione della nuova partita, saremmo introdotti in uno scenario diverso da quello che conoscevamo del gioco con una storia riscritta da zero tutta da scoprire. Saremo catapultati in una nuova avventura che però sarà anche familiare, infatti il gioco inizierà a Boletaria, luogo dove ha inizio l’avventura di Demon Souls, il tutto ‘rimodellato’ sul gioco attuale dove poi si potrà arrivare all’hub di gioco, anch’esso rimodellato, dalla quale poi inizia la strada del protagonista verso il suo cammino.

CARATTERISTICHE DELLA MOD

Ma cosa caratterizza questa mod e la differenzia da quelle che già conosciamo?

Tralasciando la storia per evitare eventuali ‘spolier’, la peculiarità di questa nuova avventura è l’unione di tutti i titoli della sua categoria, ed il fatto che sono raggruppati luoghi e meccaniche presenti nei vari Dark Souls, Bloodborne, Elden Ring ed a tratti anche Sekiro, in un unico gioco.

Il livello di dettaglio è davvero molto alto, sia per le zone inedite che per quelle rivisitate, rendendo anche le zone più luminose siccome i giochi originali avevano un’ambientazione più cupa.

Anche se molti nemici sono stati ripresi da vari titoli, altri invece hanno subito dei trattamenti di ‘reskin’ e modifiche al loro move set, citandone uno, il boss del tutorial è il modello del Demone Vagante di Dark Souls 1 modificato nell’aspetto come se fosse il Demone Avanguardia di Demon Souls, ma con l’aggiunta di una seconda fase inedita.

Sono state aggiunte anche nuove armi, armature ed NPC mai visti prima, portando il giocatore ad esplorare le varie zone alla loro ricerca. La mod possiede anche dei server dedicati, così da poter permettere la possibilità di cooperare senza nessun problema.

DOVE POSSO PROVARE LA MOD?

La mod è totalmente gratuita ed è disponibile dal sito degli sviluppatori: archthrones.com

Detto questo, spero che questa mod possa essere di vostro gradimento e che vi abbia invogliato a provarla e supportarla, con una nuova sfida tutta da scoprire in attesa dell’uscita della mod completa.

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25/03/2024 19:33 di Marco "Stak" Cresta
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Stando a quanto riferito dall’autorevole leaker Dusk Golem, il prossimo titolo in arrivo per la saga di Resident Evil dovrebbe essere decisamente diverso rispetto a tutti i predecessori.

Ricordandovi che tutte le informazioni riportate qui sono “ufficiose” e non confermate ufficialmente, andiamo a vedere di cosa si tratta…

Dusk Golem è entrato in possesso di informazioni per le quali il nuovo Resident Evil 9 sarebbe un titolo totalmente open world, con un engine totalmente nuovo per il franchise ma già utilizzato per Monster Hunter Wild.

Pur essendo connotato dall’ambientazione tipica di Resident Evil, il numero 9 della serie avrà tantissime “similarità” con Monster Hunter, oltre ad essere caratterizzato dal “budget” più imponente della storia di Resident Evil.

Uscita prevista per Resident Evil 9: 

Il gioco dovrebbe uscire il prossimo anno (nel 2025, ndr), a poco più di due anni dall’annuncio di Capcom di “rilanciare” la serie di videogiochi su Resident Evil.

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Profilo di Stak
25/03/2024 18:24 di Marco "Stak" Cresta
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Ultim’ora Elder Scrolls 6 – Attraverso un post pubblicato pochi minuti fa sul profilo ufficiale di X, gli sviluppatori di Bethesda hanno svelato un clamoroso teaser!

Con l’occasione della celebrazione dei 30 anni di The Elder Scrolls, i devs di Bethesda hanno infatti annunciato che sono al momento al lavoro sullo sviluppo del sesto titolo della serie (“ELDER SCROLLS 6“, ndr).

Nel messaggio ad altissimo contenuto di spoiler, i devs di Bethesda Game Studios hanno scritto “ultimo ma non meno importante, sì, confermiamo che siamo in fase di sviluppo del prossimo capitolo: The Elder Scrolls VI“.

A quanto pare, il prossimo gioco importante della serie sarà anche l’ultimo titolo a cui lavorerà Bethesda prima di dedicarsi nuovamente al franchise di Fallout.

Il post in cui Bethesda annuncia lo sviluppo di Elder Scrolls 6

Dopo The Elder Scroll 6 toccherà a Fallout 5

Stando a quanto riportato da alcuni addetti ai lavori, “Fallout 5” dovrebbe entrare in sviluppo poco dopo il rilascio sul mercato di Elder Scrolls 6, quindi non prima di almeno 5, se non 6 o più anni da oggi.

Di conseguenza, e se queste dovessero rivelarsi delle tempistiche esatte, avremmo quasi due decenni di distanza tra il rilascio di Fallout 4 e Fallout 5. Se siete appassionati come noi della serie post-apocalittica di Bethesda, dovrete  avere ancora “moltissima” pazienza… Sicuri del fatto però, che il prossimo Fallout non deluderà le aspettative.

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