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The Telegraph continua la sua campagna contro i videogiochi

The Telegraph continua la sua campagna contro i videogiochi

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Da qualche tempo a questa parte, la redazione del The Telegraph, ha iniziato a scagliarsi con veemenza contro i videogiochi. In diversi articoli, i redattori non hanno utilizzato mezzi termini, definendo il medium videoludico come la prossima pandemia. Insomma una vera campagna denigratoria, destinata a protrarsi per chissà quanto tempo.

The Telegraph si scaglia contro i videogiochi

La nuova pandemia

Durante il 2020 ed il 2021, l’umanità ha vissuto un periodo di crisi senza precedenti, causata dalla pandemia da COVID-19. Duranti i vari lockdown nazionali e locali, molte persone sono rimaste isolate dai propri affetti, a causa delle norme imposte proprio per limitare il contagio.

Per questo motivo, l’industria videoludica, ha visto un boom di vendite durante questi anni. I videogiochi hanno offerto un rifugio alle persone sole, permettendogli di rimanere connessi con i propri amici e parenti, regalando anche una parvenza, seppur minima, di socialità.

Persino l’OMS ha riconosciuto il valore dei videogiochi durante il periodo pandemico, invitando le persone ad avvicinarsi a questo mondo. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha sempre avuto una cattiva opinione in merito ai videogame, ma grazie alla crisi sanitaria l’inversione di marcia è stata netta.

Purtroppo non tutti hanno avuto l’accortezza ed anche la sensibilità necessaria per percepire questo messaggio, ma anzi c’è chi ha calcato ancora di più la mano sulle presunte problematiche derivate dai videogiochi. E’ il caso del giornale inglese The Telegraph, che negli ultimi tempi ha imbastito una vera campagna denigratoria nei confronti di questo medium, definendolo la “nuova pandemia“.

Toni decisamente alti

Sin da quando il videogioco esiste, una larga fetta dell’opinione pubblica lo ha sempre guardato con sospetto ed a volte paura (infondata). Chiunque di noi sia cresciuto negli anni ’90 avrà sentito più volte il ritornello: “perdi solo tempo con i videogiochi”.

Anche chi vi scrive, che lavora da tempo nel settore, deve ancora oggi avere a che fare con queste problematiche, derivanti da una mentalità vecchia, tipica dei genitori poco informati sul mondo videoludico/ tecnologico.

Cavalcando questa onda, i redattori del The Telgraph, hanno voluto scagliarsi apertamente contro il medium, definendolo “la nuova pandemia“, oppure “oppio digitale“. Il gaming disorder è un problema reale e concreto, ma come ogni dipendenza va curata. Il problema, nel caso dei videogiochi, non è il mezzo ma bensì chi arriva ad esserne dipendente. Oppure ancora è colpa dei genitori (se parliamo di minorenni), incapaci d’imporre un corretto uso del medium.

Questo concetto sembra essere fin troppo difficile da comprendere per quei media che, con molta malizia, non perdono l’occasione per tirar fuori i soliti cliché. Dire che “iPad e libri di testo online nelle classi stanno normalizzando l’uso di schermi [e questo] potenzialmente danneggerà il cervello dei teenager”, dimostra una disonestà intellettuale unica.

Per fare certe forti dichiarazioni, bisogna avere in mano dei dati, degli studi o delle ricerche. La scienza, quella vera, ha da tempo smentito le illazioni confezionate ad arte da chi cerca di fomentare gli animi, ma puntualmente questi risultati non vengono mai citati. Anzi, molti studi hanno confermato gli effetti benefici dei videogame, sia dal punto di vista fisico che mentale.

Il problema dell’età

In un secondo articolo, pubblicato il 4 di settembre, la redazione del The Telegraph ha rincarato la dose sui videogiochi, discriminando anche gli stessi giocatori. Secondo i redattori gli uomini adulti non dovrebbero sprecare le loro vite giocando ai videogiochi“, per dedicarsi a cose più importanti.

Ecco, questo è un altro dei cliché che va per la maggiore tra chi osteggia i videogiochi. Secondo queste persone, i videogame sarebbero legati a doppio filo all’età, e quindi adatti solo ad un pubblico di bambini. Chiunque non sia un ragazzino e sia un appassionato (o anche un professionista) del mondo del gaming, automaticamente sta perdendo il suo tempo.

Insomma un ragionamento che avrebbe sfigurato anche durante il periodo del Proibizionismo americano. Se nel 2021 non si accetta il fatto che le persone siano libere di fare ciò che vogliono, e che non esista un canone da rispettare, vuol dire che qualcosa è andato storto. Vuol dire che non ci stiamo evolvendo, ma stiamo regredendo verso un passato che dovrebbe essere sepolto.

E’ aberrante vedere un giornale famosissimo come il The Telegraph, che parla a milioni di persone intorno al mondo, prendere una posizione così netta e quasi propagandistica. Speriamo vivamente che questa campagna insensata, becera e priva di fondamenti scientifici possa terminare presto. Ma dall’altro canto sappiamo che non finirà, perché i media “tradizionali” riescono sempre a tirar fuori questi argomenti per fare qualche click in più e fomentare l’opinione pubblica.

In conclusione vogliamo ricordare che i videogiochi hanno varie nature. Possono essere arte, possono essere sport. Possono emozionare, possono far arrabbiare ed innamorare allo stesso tempo. Chi dice il contrario o prova a sminuire il loro valore lo fa per ignoranza, per paura o per malizia.

Dark Souls 3 Archthrones, la nuova mod per i veterani della serie!

Dark Souls 3 Archthrones, la nuova mod per i veterani della serie!

Profilo di maretta72
28/03/2024 16:58 di  "maretta72"
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Speciale Dark Souls 3 – Ben tornati lettori in questi speciale, oggi andremo a parlare di una mod che ha fatto tornare molte persone a giocare un vecchio titolo di casa FromSoftware.

Stiamo parlando di Dark Souls 3, un titolo apprezzatissimo dai fan della serie, che nel corso del tempo ha ricevuto miriadi di mod, sia estetiche e semplici che aggiungono nuovi elementi di gioco come oggetti, sia sotto forma di vere e proprie modifiche al gameplay, ma oggi ci soffermiamo sulla mod Archthrones, l’ultima arrivata.

DARK SOULS ARCHTHRONES

MA COS’È QUESTA MOD?

Archthrones è una mod che va a riscrivere completamente il gioco. Ci sono voluti ben 4 anni prima di vedere questo progetto a compimento, e seppur ora si tratti ancora di una beta abbastanza corposa, visto il suo perso di 11 gigabyte di memoria, i fan hanno preso molto bene il suo arrivo estasiati dall’ottimo lavoro svolto su di essa.

Già dopo la selezione della nuova partita, saremmo introdotti in uno scenario diverso da quello che conoscevamo del gioco con una storia riscritta da zero tutta da scoprire. Saremo catapultati in una nuova avventura che però sarà anche familiare, infatti il gioco inizierà a Boletaria, luogo dove ha inizio l’avventura di Demon Souls, il tutto ‘rimodellato’ sul gioco attuale dove poi si potrà arrivare all’hub di gioco, anch’esso rimodellato, dalla quale poi inizia la strada del protagonista verso il suo cammino.

CARATTERISTICHE DELLA MOD

Ma cosa caratterizza questa mod e la differenzia da quelle che già conosciamo?

Tralasciando la storia per evitare eventuali ‘spolier’, la peculiarità di questa nuova avventura è l’unione di tutti i titoli della sua categoria, ed il fatto che sono raggruppati luoghi e meccaniche presenti nei vari Dark Souls, Bloodborne, Elden Ring ed a tratti anche Sekiro, in un unico gioco.

Il livello di dettaglio è davvero molto alto, sia per le zone inedite che per quelle rivisitate, rendendo anche le zone più luminose siccome i giochi originali avevano un’ambientazione più cupa.

Anche se molti nemici sono stati ripresi da vari titoli, altri invece hanno subito dei trattamenti di ‘reskin’ e modifiche al loro move set, citandone uno, il boss del tutorial è il modello del Demone Vagante di Dark Souls 1 modificato nell’aspetto come se fosse il Demone Avanguardia di Demon Souls, ma con l’aggiunta di una seconda fase inedita.

Sono state aggiunte anche nuove armi, armature ed NPC mai visti prima, portando il giocatore ad esplorare le varie zone alla loro ricerca. La mod possiede anche dei server dedicati, così da poter permettere la possibilità di cooperare senza nessun problema.

DOVE POSSO PROVARE LA MOD?

La mod è totalmente gratuita ed è disponibile dal sito degli sviluppatori: archthrones.com

Detto questo, spero che questa mod possa essere di vostro gradimento e che vi abbia invogliato a provarla e supportarla, con una nuova sfida tutta da scoprire in attesa dell’uscita della mod completa.

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Profilo di Stak
25/03/2024 19:33 di Marco "Stak" Cresta
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Stando a quanto riferito dall’autorevole leaker Dusk Golem, il prossimo titolo in arrivo per la saga di Resident Evil dovrebbe essere decisamente diverso rispetto a tutti i predecessori.

Ricordandovi che tutte le informazioni riportate qui sono “ufficiose” e non confermate ufficialmente, andiamo a vedere di cosa si tratta…

Dusk Golem è entrato in possesso di informazioni per le quali il nuovo Resident Evil 9 sarebbe un titolo totalmente open world, con un engine totalmente nuovo per il franchise ma già utilizzato per Monster Hunter Wild.

Pur essendo connotato dall’ambientazione tipica di Resident Evil, il numero 9 della serie avrà tantissime “similarità” con Monster Hunter, oltre ad essere caratterizzato dal “budget” più imponente della storia di Resident Evil.

Uscita prevista per Resident Evil 9: 

Il gioco dovrebbe uscire il prossimo anno (nel 2025, ndr), a poco più di due anni dall’annuncio di Capcom di “rilanciare” la serie di videogiochi su Resident Evil.

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Bethesda svela su X: “SI, stiamo lavorando su ELDER SCROLLS 6”

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Profilo di Stak
25/03/2024 18:24 di Marco "Stak" Cresta
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Ultim’ora Elder Scrolls 6 – Attraverso un post pubblicato pochi minuti fa sul profilo ufficiale di X, gli sviluppatori di Bethesda hanno svelato un clamoroso teaser!

Con l’occasione della celebrazione dei 30 anni di The Elder Scrolls, i devs di Bethesda hanno infatti annunciato che sono al momento al lavoro sullo sviluppo del sesto titolo della serie (“ELDER SCROLLS 6“, ndr).

Nel messaggio ad altissimo contenuto di spoiler, i devs di Bethesda Game Studios hanno scritto “ultimo ma non meno importante, sì, confermiamo che siamo in fase di sviluppo del prossimo capitolo: The Elder Scrolls VI“.

A quanto pare, il prossimo gioco importante della serie sarà anche l’ultimo titolo a cui lavorerà Bethesda prima di dedicarsi nuovamente al franchise di Fallout.

Il post in cui Bethesda annuncia lo sviluppo di Elder Scrolls 6

Dopo The Elder Scroll 6 toccherà a Fallout 5

Stando a quanto riportato da alcuni addetti ai lavori, “Fallout 5” dovrebbe entrare in sviluppo poco dopo il rilascio sul mercato di Elder Scrolls 6, quindi non prima di almeno 5, se non 6 o più anni da oggi.

Di conseguenza, e se queste dovessero rivelarsi delle tempistiche esatte, avremmo quasi due decenni di distanza tra il rilascio di Fallout 4 e Fallout 5. Se siete appassionati come noi della serie post-apocalittica di Bethesda, dovrete  avere ancora “moltissima” pazienza… Sicuri del fatto però, che il prossimo Fallout non deluderà le aspettative.

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