Studi sul mercato esport per il 2019 e per il prossimo trienno – Grande sorpresa per l’Italia
Il 2019 si sta per chiudere e fioccano indagini di mercato esport a cura di Deloitte e di Business Insider che tracciano un’interessantissima analisi dei trend e dei mercati digitali (con particolare riferimento agli esport) per l’Europa.
Per raccontare l’anno in conclusione, ma soprattutto quelli che verranno, analizziamo alcuni grafici presenti in questi studi.
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Grafico 1
Il primo grafico, a cura di Deloitte, mostra il trend in crescita per il quinquienno 2018-2023 che mostra il CAGR (Tasso Annuo di Crescita Composto) del mercato europeo degli esport. Se nel 2017 si parlava di “boom” per il 2018, stando a questi grafici sarà proprio con il 2020 che inizierà una crescita inarrestabile che porterà ad un +300% rispetto al dato del 2018. IMPRESSIONANTE!
Grafico 2
A cura di Business Insider, il grafico mostra invece il tasso di crescita previsto per il mercato globale degli esport “letto” da varie agenzie di rating, con un 2021 e 2022 che, secondo l’autorevolissima Goldman Sachs, segnerà l’esplosione del media in modo definitivo in tutto il globo terrestre
Grafico 3
Il terzo grafico a cura di Deloitte è quello che, a livello economico, è il meno rilevante ma che segna invece un dato eccezionale per l’Italia. Infatti questo studio mostra come Spagna e Italia (con al terzo posto la Polonia nda) abbiano una percentuale incredibilmente più alta rispetto agli altri paesi europei di persone che guardano regolarmente eventi esport online, con un incredibile 23% dei consumatori che raddoppia i dati di Germania ed Inghilterra. Sorprendente!
Conclusioni
Questi studi mostrano come ci sia un certo entusiasmo verso la scena esport europea che è sul punto di “svoltare” già dal prossimo anno; è altresì vero che bisogna tenere i piedi per terra e non illudersi dato che, anche in base a studi e report passati, questa crescita doveva esserci anche negli scorsi anni e alla fine è stata più modesta delle previsioni.
I dati di viewers su Italia e Spagna mostrano comunque due mercati sorprendentemente interessati al media e che quindi potrebbero attirare investitori più di paesi “notoriamente” più golosi come quelli del centro e nord Europa; un dato che non è affatto da sottovalutare quando si dovranno fare le stime di investimento per le grandi compagnie di Videogames. Che ne pensate?