RAINBOW 6, Una ventata d’aria fresca in Italia
Ormai due settimane fa si sono giocate le finali delle pro League di Rainbow Six Siege a Milano, sarà un segnale positivo per il movimento esport Italiano?


In Italia la concezione di esport è ancora molto lontana rispetto a quella di altri stati Europei però, quando Ubisoft ha annunciato che le finali delle Pro League si sarebbero tenute a Milano, fin dal primo istante si è percepito di trovarsi davanti ad un grande, grandissimo evento.
Il successo di pubblico per queste finali di pro League è arrivato subito dopo la messa in vendita dei biglietti, con i tagliandini polverizzati in meno di 48h.
La cornice di pubblico giunta fino al Palazzo Del Ghiaccio è stata incredibile ma il segnale più forte è arrivato dalla stampa.
Durante i due giorni di evento, infatti, sono intervenuti sul posto le maggiori emittenti televisive.
Nessuno avrebbe mai creduto ad una cosa simile anche perché, diciamolo con una certa franchezza, in Italia una parte dei Media generalisti pensa che i videogiochi siano un qualcosa di pericoloso o, comunque, di “inutile”.


La cornice di pubblico Italiano comunque merita una menzione d’onore, perché il nostro calore è riuscito a coinvolgere anche i caster stranieri.
Ma quanto vale veramente questo evento per il nostro movimento?
Dire tanto sarebbe riduttivo, poiché il suono di quei canti e di quei cori ha tuonato così forte da lanciare un segnale indelebile e riecheggiante nelle menti e nei cuori di tutti i presenti.


Esattamente una settimana dopo le finali di Pro League di Milano, il Torino Fc ha organizzato un torneo per i giocatori di FIFA.
Il torneo si è svolto in due fasi, con la prima dal vivo dentro un centro commerciale e la seconda, con conseguente premiazione, direttamente allo Stadio Olimpico “Grande Torino”.
Il mondo esport in Italia sta cambiando e sempre più società investono capitali in questi sport; grazie a questo, finalmente, si potranno raggiungere risultati affini agli altri stati Europei.
Ci sarà ancora molto su cui lavorare ma abbiamo preso la strada giusta.