Nuove regole in Cina: VIETATO giocare ai videogiochi per più di 3 ORE a SETTIMANA!
Cina & Videogiochi – Nelle ultime ore é rimbalzata in giro per il web la notizia riguardante il nuovo regolamento cinese per la gestione del tempo dei giovani al di sotto dei 18 anni, ai quali sarà vietato di eccedere il limite massimo di 3 ore settimanali da passare davanti allo schermo.
Secondo le prime traduzioni del nuovo regolamento, le quali sembrano essere abbastanza attendibili, ai minorenni cinesi sarà permesso giocare ai videogiochi solo nell’arco di tempo che va dalle 20:00 alle 21:00 e solo ed esclusivamente nei giorni festivi e nei fine settimana.
La National Press and Publication Administration cinese, l’agenzia governativa responsabile della stesura di questo nuovo regolamento, ha descritto il piano come un ”modo innovativo di salvaguardare la salute fisica e mentale dei bambini e dei giovani del paese”.
Nel caso ve lo steste chiedendo, il nuovo regolamento verrà applicato a tutte le aziende che forniscono un qualsiasi servizio di gioco online, che dovranno incaricarsi di limitare gli account dei minorenni in tutte le fasce orarie diverse da quelle indicate. Come se non bastasse, agli utenti che non saranno registrati usando il loro nome e cognome reale (alle volte con tanto di scanner facciale), sarà totalmente vietato di accedere agli ambienti online.
Dunque un ulteriore durissimo colpo alle case di produzione Tencent e NetEase, che nonostante sembrino (almeno di facciata) aver preso tutto sommato bene le nuove regole, hanno visto le loro azioni scendere di ben 4 punti percentuali nella sola giornata di ieri, che come avrete già inteso, quando si parla di aziende multimilionarie, sono un bel po’ di soldi.
A dare un’idea più chiara del tutto ci ha pensato l’analista senior di Niko Partners, Daniel Ahmad, che in un recente comunicato ha affermato: ”Oggi in Cina ci sono oltre 110 milioni di minorenni che giocano ai videogiochi e ci aspettiamo che i nuovi limiti portino a un calo del numero di giocatori e a una riduzione della quantità di tempo e denaro spesi nel gioco da parte dei minori di 18 anni.”
”Tuttavia, non prevediamo che il calo della spesa avrà un impatto materiale significativo sui profitti delle società di gioco, dati i limiti di tempo e di spesa già in vigore per i minori negli ultimi due anni. Pertanto, ci aspettiamo un impatto più contenuto sui tassi di crescita complessivi poiché la spesa tra i minori era già bassa”
Insomma, Pechino é da troppo tempo alla ricerca di una soluzione che riesca ad arginare la dipendenza da videogame e forse, con questa mossa, riuscirà a farlo. Cosa ne pensate? Come al solito non mancate di farci sapere la vostra con un commento in community!
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